Ogni anno, i contribuenti italiani possono presentare la dichiarazione dei redditi utilizzando il modello 730, preferito rispetto al modello Redditi per la sua semplicità e rapidità nei rimborsi. Generalmente, dipendenti e pensionati ricevono i crediti fiscali maturati durante l’anno precedente direttamente in busta paga o nella pensione a partire da luglio, grazie all’intervento del datore di lavoro o dell’ente pensionistico come sostituti d’imposta.
Ma cosa accade per chi non ha un sostituto d’imposta come i disoccupati o chi ha cessato il rapporto di lavoro? Ma anche per chi per propria scelta non ha voluto indicare il datore di lavoro quale sostituto d’imposta e ha preferito avere il rimborso 730 senza sostituto dal Fisco? In questi casi, il rimborso non viene erogato da un datore di lavoro o dall’ente pensionistico, ma direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Vediamo in questa guida come funziona la presentazione del modello 730 senza sostituto d’imposta e quando arrivano i rimborsi IRPEF dal Fisco.
Come funziona il 730 senza sostituto d’imposta
Il modello 730 senza sostituto è un’opzione disponibile per quei contribuenti che non hanno un datore di lavoro o un ente pensionistico incaricato di effettuare il conguaglio fiscale. Questo può accadere, ad esempio, a lavoratori precari, disoccupati o chi ha cessato il rapporto di lavoro prima dell’anno fiscale di riferimento. Anche in questi casi, il modello 730 può essere utilizzato, garantendo ai contribuenti la possibilità di richiedere rimborsi o regolarizzare eventuali debiti fiscali.
Inoltre a partire dalla dichiarazione 730 2024, l’opzione “Nessun sostituto” è ammessa anche in presenza di un sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio.
La presentazione del 730 senza sostituto può avvenire in due modalità:
- Precompilato: direttamente sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
- Ordinario: tramite un CAF o un professionista abilitato.
In entrambi i casi, è fondamentale indicare correttamente la lettera “A” nella sezione “Dati del sostituto d’imposta” e barrare la casella “Modello 730 dipendenti senza sostituto”. Questo passaggio segnala all’Agenzia delle Entrate che sarà l’ente stesso a occuparsi del conguaglio fiscale.
- Se dal 730 risulta un credito, il rimborso viene corrisposto direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
- Al contrario, se si registra un debito, il pagamento deve essere effettuato dal contribuente utilizzando il modello F24.
Rimborso 730 senza sostituto, quando arriva
Per chi presenta il 730 senza sostituto d’imposta, i rimborsi IRPEF vengono erogati direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Di norma, i pagamenti iniziano a partire dal mese di dicembre, ma solo per i crediti non superiori a 4.000 euro.
Per importi superiori a questa soglia, oppure in caso di incongruenze o discrepanze nella dichiarazione, l’Agenzia può avviare controlli preventivi, che potrebbero rallentare l’erogazione. Ad esempio, una dichiarazione con detrazioni elevate o importi incoerenti rispetto ai dati comunicati può richiedere verifiche più approfondite.
Come comunicare l’IBAN all’Agenzia delle Entrate
Per accelerare i tempi del rimborso, è fondamentale comunicare all’Agenzia delle Entrate il proprio codice IBAN, per chi non lo ha già inserito nel 730 si può fare in due modi:
- Online, accedendo all’area riservata sul sito dell’Agenzia tramite SPID, CIE o CNS, seguendo il percorso: Servizi > Rimborsi > Comunicazione IBAN per accredito su c/c.
- In presenza, recandosi presso un ufficio territoriale con il modulo dedicato, allegando un documento d’identità.
Nota Bene: in fase di dichiarazione dei redditi 730 sia precompilata che ordinaria, nella sezione dei dati personali del dichiarante è possibile inserire anche il proprio IBAN. In questo modo non è necessario comunicare nuovamente il codice IBAN tramite cassetto fiscale online.
Leggi anche: Cassetto fiscale Agenzia delle Entrate: cos’è e come funziona l’area riservata online
Dove controllare lo stato del rimborso
Lo stato del rimborso può essere verificato direttamente nell’area riservata Cassetto Fiscale del sito dell’Agenzia delle Entrate. Dopo aver effettuato l’accesso con SPID o CiE, è possibile consultare i dettagli della dichiarazione e lo stato della lavorazione del rimborso.
Un esempio pratico: Mario Rossi, disoccupato, presenta il 730 senza sostituto d’imposta a settembre, dichiarando un credito IRPEF di 500 euro. Avendo comunicato correttamente il suo IBAN tramite il portale dell’Agenzia, Mario riceve il rimborso direttamente sul conto corrente entro la fine di dicembre. Se il credito fosse stato superiore a 4.000 euro, invece, il rimborso avrebbe potuto subire un ritardo a causa di controlli preventivi.
Conclusioni
Il rimborso 730 senza sostituto d’imposta rappresenta un’opportunità importante per chi non ha un datore di lavoro o un ente pensionistico incaricato di effettuare il conguaglio fiscale, ma anche per chi vuole ricevere il rimborso direttamente dal Fisco.
L’Agenzia delle Entrate si occupa direttamente dell’erogazione dei rimborsi, a partire dal mese di dicembre, garantendo trasparenza e semplicità per i contribuenti. Comunicare tempestivamente il proprio IBAN e verificare i dettagli della dichiarazione online sono passaggi fondamentali per accelerare i tempi e monitorare l’iter del rimborso.