Con un provvedimento pubblicato in data 30 maggio 2022, Prot. n. 2022/184653, l’Agenzia delle entrate ha individuato gli elementi di incoerenza che fanno scattare i controlli preventivi sui rimborsi 730, ovvero sulla dichiarazione dei redditi modello 730 con esito a credito o rimborso. In particolare, l’Agenzia delle entrate conferma le variabili fissate per gli anni precedenti.
I controlli possono essere attivati sul 730 sia ordinario che precompilato; poco importa se la dichiarazione è stata presentata direttamente, tramite il proprio datore di lavoro o ancora tramite Caf o professionista abilitato. Ecco quando il Fisco attiverà i controlli preventivi sul 730, ma prima spieghiamo in breve cosa sono e come funzionano.
Controlli preventivi del Fisco sul 730: cosa sono e come funzionano
In presenza di elementi di incoerenza rispetto al 730 precompilato presentato direttamente dal contribuente ovvero tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, l’Agenzia delle entrate può attivare i cosiddetti controlli preventivi.
Si deve trattare di un 730 precompilato rispetto al quale il contribuente ha effettuato modifiche rispetto ai dati precaricati dal Fisco che:
- incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta e
- presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate,
- ovvero determinano un rimborso di importo superiore a 4.000 euro.
Tali controlli possono essere attivati in via automatizzata o mediante verifica della documentazione giustificativa. Ciò può avvenire entro quattro mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione. Dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine.
Come conseguenza, il rimborso che risulta spettante al termine delle operazioni di controllo preventivo, è erogato dall’Agenzia delle entrate non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione; ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine.
Quali sono gli elementi di incoerenza che bloccano i rimborsi
Con un provvedimento pubblicato il 30 maggio, l’Agenzia delle entrate ha individuato gli elementi di incoerenza che fanno scattare i controlli preventivi sui 730-2022 con esito a rimborso.
In particolare, sono considerati elementi di incoerenza:
- lo scostamento per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente, o
- presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle certificazioni uniche (spese detraibili, redditi, ritenute ecc).
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È altresì considerato elemento di incoerenza la presenza di situazioni di rischio individuate in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti.
I controlli preventivi possono trovare applicazione anche con riferimento alle dichiarazioni 73o precompilate e ordinarie presentate ai CAF o ai professionisti abilitati.