Ci sarà tempo fino al 21 luglio per la presentazione degli emendamenti alla legge delega per la riforma fiscale, che ora è all’esame della commissione Finanze del Senato. La proroga, rispetto al precedente termine del 18 luglio è frutto dell’ultima riunione dei capigruppo di Palazzo Madama.
A oggi tuttavia ci sono degli emendamenti che sono già stati approvati rispetto al testo iniziale licenziato dal Consiglio dei Ministri.
Vediamo nello specifico quali sono le novità già approvate rispetto al testo iniziale della legge delega licenziata tempo fa dal Governo.
Legge delega sulla riforma fiscale: un cenno ai principi di intervento
In base all’attuale testo della legge delega per la riforma fiscale, i principi operativi ai quali si atterrà il Governo nella definizione dei decreti legislativi attraverso i quali saranno raggiunti gli obiettivi di riforma, sono i seguenti (vedi dossier Camera dei Deputati):
- stimolo della crescita economica e alla natalità,
- prevenzione e riduzione dell’evasione e dell’elusione fiscale attraverso l’aumento dell’efficienza della struttura dei tributi e la riduzione del carico fiscale,
- razionalizzazione e semplificazione del sistema tributario e
- revisione degli adempimenti dichiarativi e di versamento per i contribuenti.
Su tale ultimo punto, in tal senso va la previsione che permette il versamento rateizzato delle imposte anche con riferimento al 2° acconto di novembre.
Riforma fiscale 2023, quali sono gli emendamenti ad oggi approvati
Il testo della Legge Fiscale, prima di passare al Senato è già stato oggetto di esame alla Camera dei Deputati che ha già approvato una serie di emendamenti. Di particolare importanza quello sulla flat tax riservata ai lavoratori dipendenti.
Con le modifiche in sede referente, è stata limitata l’applicazione della cd. flat tax incrementale, originariamente prevista in via generalizzata dal testo del disegno di legge presentato dal Governo:
- alle retribuzioni corrisposte a titolo di straordinario che eccedono una determinata soglia e
- sui redditi da lavoro dipendente e assimilati riferiti alla tredicesima mensilità.
- estesa la flat tax altresì ai premi di produttività.
Nella revisione e riduzione dell’Irpef, si dovrà tenere conto della composizione del nucleo familiare, occorre prendere in considerazione, in particolare, i nuclei familiari in cui sia presente una persona con disabilità. Si prevede anche un trattamento particolare per gli atti di trasferimento o di destinazione di beni e diritti in favore di persone con disabilità.
Accise e le altre imposte sulla produzione e sui consumi
Per quanto riguarda le accise e le altre imposte sulla produzione e sui consumi, il testo della riforma, come da emendamenti, prevede tra l’altro di:
- rimodulare le aliquote di accisa sui prodotti energetici e sull’energia elettrica e sul teleriscaldamento, in modo da tener conto dell’impatto ambientale di ciascun prodotto con l’obiettivo, tra l’altro, di contribuire alla riduzione progressiva delle emissioni di gas climalteranti
- promuovere, nel rispetto delle disposizioni europee in materia di esenzioni o riduzioni di accisa, la produzione di energia elettrica, di gas metano o di gas naturale o di altri gas (come precisato in sede referente) ottenuti da biomasse o altre risorse rinnovabili;
- rimodulare la tassazione sui prodotti energetici impiegati per la produzione di energia elettrica per incentivare l’uso di quelli più compatibili con l’ambiente;
- riordinare e revisionare le agevolazioni in materia di accisa sui prodotti energetici, con particolare riferimento ai sussidi ambientalmente dannosi;
- semplificare gli adempimenti relativi alla detenzione, vendita e circolazione dei prodotti alcolici;
- ecc.
Cedolare secca
Sulla cedolare secca, il disegno di legge prevede la possibilità di estendere il regime della cedolare secca agli immobili commerciali ossia adibiti ad uso diverso da quello abitativo qualora – come specificato in sede emendativa – il conduttore sia un esercente attività di impresa ovvero un’arte o una professione.
Regime forfettario
Per quanto riguarda il regime forfettario, la Lega ha proposto in Senato (non c’è stata ancora alcuna approvazione) di estendere il forfettario alle associazioni professionali e alle società di professionisti composte da under 35. Fermo restando sempre il tetto dei ricavi a 85.000 euro.
Risale invece a qualche settima fa la possibile eliminazione del c.d superbollo.