via libera alla riapertura dei termini per la rottamazione quater, offrendo una nuova opportunità ai contribuenti che erano decaduti dal beneficio a causa del mancato o tardivo pagamento di una rata. La misura, approvata dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato nell’ambito del decreto Milleproroghe, consente a questi soggetti di regolarizzare la propria posizione con il Fisco, evitando di dover corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora.
Questa riapertura rappresenta un’importante occasione per chi aveva aderito alla sanatoria, introdotta con la Legge di Bilancio 2023, ma non era riuscito a rispettare le scadenze. Inoltre, parallelamente al provvedimento sulla rottamazione quater, il Governo sta valutando una nuova sanatoria denominata rottamazione quinquies, che potrebbe estendere i benefici della definizione agevolata anche alle cartelle esattoriali notificate fino al 2023.
Vediamo quindi nel dettaglio le novità introdotte, le prossime scadenze per i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione e le nuove possibilità di rateizzazione per chi non può usufruire della misura.
Cosa prevede la riapertura della rottamazione quater
L’emendamento approvato consente ai contribuenti che hanno saltato o versato in ritardo una rata della rottamazione quater di rientrare nel beneficio, evitando così di dover pagare integralmente le somme dovute, comprensive di sanzioni e interessi di mora. Tuttavia, al momento, non è stata inclusa la proroga del concordato biennale, inizialmente prevista ma poi ritirata in sede di discussione.
Dopo una lunga contrattazione arriva l’emendamento definitivo sulla Rottamazione quater per riammettere i decaduti al 31 dicembre 2024. L’emendamento specifica che tali soggetti, entro il 30 aprile 2025, dovranno presentare una nuova richiesta di adesione. I soggetti decaduti per mancato, insufficiente o tardivo versamento di quanto dovuto possono inviare telematicamente una nuova richiesta entro tale data. In caso di riammissione alla misura agevolativa, il contribuente dovrà corrispondere le somme dovute aumentate di un tasso di interesse del 2% a decorrere dal 1° novembre 2023 e provvedere al pagamento:
- in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025;
- nel numero massimo di dieci rate consecutive, di pari ammontare, con scadenza rispettivamente:
- le prime due il 31 luglio e il 30 novembre 2025;
- le successive il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2026 e 2027.
L’ammontare definitivo delle somme dovute ai fini della definizione, nonché delle singole rate e il giorno e il mese di scadenza di ciascuna, saranno comunicati dalla Riscossione entro il 30 giugno 2025.
Si attende il testo definitivo dell’emendamento nella conversione in legge del Decreto Milleproroghe.
In scadenza la settima rata della rottamazione quater
Prima dei dettagli sulla riammissione in termini per i decaduti dalla rottamazione quater, è importante ricordare che il 28 febbraio scadrà la settima rata della sanatoria.
Come di consueto, saranno concessi cinque giorni di tolleranza, quindi il pagamento potrà essere effettuato senza conseguenze fino al 5 marzo.
Allo studio la rottamazione quinquies per le cartelle fino al 2023
Oltre alla riapertura della rottamazione quater, il Governo sta valutando l’introduzione di una nuova misura, la rottamazione quinquies, proposta dalla Lega e attualmente in discussione. Dopo le dichiarazioni di cautela del Vice Ministro Maurizio Leo, interpellato durante Telefisco 2025, il Ministro Giancarlo Giorgetti non ha smentito la possibilità di una nuova misura agevolativa.
Se approvata, questa sanatoria consentirebbe di rottamare le cartelle esattoriali fino al 2023, ampliando così la platea dei beneficiari e offrendo un’ulteriore possibilità di regolarizzazione ai contribuenti con debiti fiscali.
Resta dunque da vedere quali saranno gli sviluppi nelle prossime settimane, con l’eventuale approvazione della rottamazione quinquies, che potrebbe rappresentare un’ulteriore opportunità per i contribuenti in difficoltà nel saldare i propri debiti con il Fisco.
Rateizzazione delle cartelle con Agenzia delle Entrate – Riscossione
Per chi, invece, ha cartelle di pagamento e non può aderire alla rottamazione, è possibile usufruire della nuova rateizzazione introdotta dal Decreto Legislativo n. 110/2024 e dal Decreto del 27 dicembre 2024 del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Le nuove regole consentono di ottenere la rateizzazione fino a 84 rate con una semplice richiesta online, oppure fino a 120 rate con istanza documentata.
Per maggiori informazioni sulle due tipologie di istanze e su come presentare la domanda, è possibile consultare la modulistica aggiornata disponibile nella sezione dedicata del sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione (ex Equitalia): Rateizzazione – Agenzia Entrate Riscossione.
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