L’Agenzia delle entrate sulla base dell’attendibilità dei dati inseriti nella dichiarazione dei redditi rilascia dei punteggi di affidabilità fiscale, il riferimento è ai cosiddetti ISA; da qui, non è sbagliato considerare gli ISA quali vere e proprie pagelle fiscali.
Per coloro che ottengono i punteggi più alti di affidabilità fiscale, il legislatore prevede dei vantaggi non solo con compensazioni in F24 e rimborsi fiscali agevolati ma anche con una riduzione dei termini di accertamento.
Questo meccanismo premiale vale anche rispetto ai dati che verranno fuori alle dichiarazioni 2023, periodo d’imposta 2022; in considerazione di ciò, l’Agenzia delle entrate con provvedimento, Prot. n. 140005/2023 del 27 aprile, ha definito i livelli di affidabilità fiscale relativi al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2022, cui sono associati i benefici premiali previsti dal DL 50/2017.
Regime premiale ISA: cos’è e come funziona in breve
I contribuenti con la migliore condotta fiscale, possono sfruttare una serie di vantaggi riservati loro dal comma 11 dell’articolo 9-bis del DL 50/2017.
In particolare, il regime premiale prevede:
- l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti per un importo non superiore a 50mila euro annui relativamente all’Iva e per un importo non superiore a 20mila euro annui relativamente alle imposte dirette e all’Irap;
- l’esonero dall’apposizione del visto di conformità ovvero dalla prestazione della garanzia per i rimborsi dell’imposta sul valore aggiunto per un importo non superiore a 50mila euro annui;
- l’esclusione dell’applicazione della disciplina delle società non operative prevista dall’articolo 30 della legge n. 724/1994, anche ai fini di quanto disposto dall’articolo 2, secondo periodo del comma 36-decies, del Dl n. 138/2011;
- l’esclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici (articolo 39, primo comma, lettera d), secondo periodo, Dpr n. 600/1973, e articolo 54, secondo comma, secondo periodo, Dpr n. 633/1972);
- la riduzione dei termini di accertamento previsti dall’articolo 43, comma 1, del Dpr n. 600/1973, con riferimento al reddito di impresa e di lavoro autonomo, e dall’articolo 57, comma 1, del Dpr n. 633/1972;
- l’esclusione della determinazione sintetica del reddito complessivo (articolo 38, Dpr n. 600/1973), a condizione che il reddito complessivo accertabile non ecceda di due terzi il reddito dichiarato.
Detto ciò, vediamo quali sono i requisiti nel rispetto dei quali i contribuenti possono sfruttare il regime premiale in parola.
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ISA 2023, quali sono le regole di accesso al regime premiale
Rispetto alle prossime dichiarazioni dei redditi, modello Redditi 2023, periodo d’imposta 2022, i contribuenti potranno maturare o meno le suddette agevolazioni alle seguenti condizioni.
Soffermiamoci sui primi tre benefici premiali sopra elencati.
Per quanto riguarda l’esonero dall’apposizione del visto di conformità, l’esonero è riconosciuto ai contribuenti che, per il periodo d’imposta 2022, presentano un livello di affidabilità almeno pari a 8; I benefici in parola sono riconosciuti anche ai contribuenti che presentano un livello di affidabilità complessivo almeno pari a 8,5, calcolato attraverso la media semplice dei livelli di affidabilità ottenuti a seguito dell’applicazione degli ISA per i periodi d’imposta 2021 e 2022.
Tali condizioni devono essere rispettate:
- per quanto riguarda l’Iva, ai fini dell’utilizzo in compensazione/rimborso dei crediti maturati nel 2023 (1° trimestre 2024 per l’Iva TR);
- per le imposte dirette, ai fini dell’utilizzo dei crediti maturati nel periodo d’imposta 2022.
Ciò, in considerazione delle diverse tempistiche di presentazione delle dichiarazioni Iva e delle imposte sui redditi.
L’esonero dall’apposizione del visto di conformità, ovvero dalla prestazione della garanzia, ai fini del rimborso del credito Iva risultante dalla dichiarazione annuale per l’anno di imposta 2023, ovvero del credito Iva infrannuale maturato nei primi tre trimestri dell’anno di imposta 2024, per un importo non superiore a 50mila euro annui, è condizionato all’attribuzione di un punteggio almeno pari a 8 ( punteggio Isa per il periodo di imposta 2022), anche per effetto dell’indicazione di ulteriori componenti positivi.
Tale beneficio è riconosciuto anche ai contribuenti che presentano un livello di affidabilità medio 2021/2022 pari a 8,5.
L’esclusione dall’applicazione della disciplina delle società non operative di cui all’articolo 30 della legge 23 dicembre 1994, n. 724, è riconosciuta per il periodo d’imposta 2022: ai contribuenti con un livello di affidabilità almeno pari a 9 per il periodo di imposta 2022; ai contribuenti con un livello di affidabilità complessivo almeno pari a 9, calcolato attraverso la media semplice dei livelli di affidabilità ottenuti a seguito dell’applicazione degli ISA per i periodi d’imposta 2021 e 2022.