Il vantaggio della dichiarazione precompilata è quello di trovare correttamente indicate in dichiarazione dei redditi le spese sostenute nel corso dell’anno nonchè i redditi conseguiti di cui il Fisco è a conoscenza tramite la certificazione unica: redditi da lavoro dipendente, pensione, cessione diritti d’autore, ecc.
Tuttavia, può succedere che l’Agenzia delle entrate ometta di predisporre la dichiarazione precompilata di alcuni contribuenti. Come bisogna comportarsi in questi casi? E’ possibile recuperare la dichiarazione precompilata?
In caso di risposta affermativa, quali saranno le conseguenze sui controlli dell’Agenzia delle entrate?
Come recuperare il 730 precompilato: se il fisco dimentica la nostra dichiarazione
Innanzitutto rispondiamo alla prima domanda: in base alle indicazioni fornite dall’Agenzia delle entrate sulla sua rivista Fisco oggi, se l’Agenzia delle entrate non ha potuto predisporre il modello precompilato, per compilare e inviare la dichiarazione autonomamente, il contribuente può comunque utilizzare l’applicazione, direttamente via web, “La tua dichiarazione precompilata”.
In tale caso, il contribuente non dovrà scaricare alcun software sul proprio PC. Potrà fare tutto on line.
Attenzione però, in tale situazioni il contribuente deve riportare tutti i dati che non sono stati precompilati, a eccezione dei dati anagrafici.
Ciò sta a significare che il contribuente dovrà inserire i singoli dati di spesa e reddituali, sulla base degli “scontrini” e delle fatture in suo possesso.
Difatti perderà tutti i vantaggi di regola associati alla dichiarazione precompilata.
Le conseguenze sui controlli del Fisco
Il fatto che il contribuente debba intervenire sul 730 precompilato, significa che non potrà beneficiare dei controlli alleggeriti previsti in favore di chi non effettua modifiche al 730.
Infatti, se il contribuente presenta il 730 precompilato direttamente oppure tramite sostituto d’imposta:
- senza effettuare modifiche: non ci saranno i controlli documentali sugli oneri detraibili e deducibili comunicati all’Agenzia delle entrate;
- con modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta: non saranno effettuati i controlli documentali sugli oneri, comunicati all’Agenzia delle entrate, che non sono stati modificati.
In tale ultimo caso, sugli oneri comunicati che risultano modificati, rispetto alla dichiarazione precompilata:
- saranno effettuati i controlli documentali,
- relativamente ai soli documenti che hanno determinato la modifica.
Se l’Agenzia delle entrate non predispone il 730, il contribuente dovrà inserire i singoli dati di spesa e reddituali.
Ciò comporterà che la la dichiarazione non potrà beneficiare dei controlli semplificati appena analizzati.
Difatti, una mancanza del Fisco, peserà in maniera negativa sul contribuente.
Invio 730 precompilato tramite Caf
In alternativa all’invio diretto del 730 precompilato che l’Agenzia delle entrate non aveva predisposto, il contribuente potrebbe decidere di rivolgersi direttamente al Caf o ad un professionista abilitato.
In tale caso, sarà lo stesso Caf a rispondere di eventuali controlli documentali rispetto ai dati che saranno inseriti nel 730. Fermo restando che la verifica dei requisiti soggettivi che danno diritto a detrazioni e deduzioni varie, sarà effettuata in capo al contribuente.
Segui gli aggiornamenti su Google News!
Segui Lavoro e Diritti su WhatsApp, Facebook, YouTube o via email