Differiti tutti gli adempimenti fiscali ricadenti nei due giorni del 30 e 31 marzo 2022. Il motivo principale sta nel fatto che nei predetti giorni l’Agenzia delle Entrate ha avuto un blackout informatico, bloccando di fatto gli accessi sul portale e di conseguenza gli adempimenti.
In particolare, ci sono state delle difficoltà tecniche comunicate da Sogei il 30 marzo, e il 31 marzo il sito ancora non si era ripreso al 100%. Questi malfunzionamenti hanno comportato problematiche a professionisti e a imprese, vista impossibilità di portare a termine gli adempimenti in scadenza. La stessa AdE ha emanato in data 1° aprile 2022 il Provvedimento n. 9/E, a seguito di comunicato stampa, tramite il quale ha preso atto dell’irregolare funzionamento di taluni servizi e la conseguente proroga delle scadenze previste per la fine del mese.
Proroga scadenze fiscali 30 e 31 marzo 2022
Cosa succede in questi casi? Se un intermediario non è riuscito ottemperare alle scadenze fiscali, andrà incontro alle sanzioni? In tali casi, la legge stabilisce che si applica la L. n. 498/1961. Cosa afferma questa legge? Ebbene, in caso di guasto informativo il contribuente ha a disposizione ulteriori 10 giorni di tempo per effettuare l’adempimento.
Tra l’altro, è possibile applicare altresì ulteriori 7 giorni per “lieve inadempimento”: quindi, a conti fatti, gli adempimenti ricadenti nei giorni di 30 e 31 marzo possono essere rinviati fino a dopo Pasqua e Pasquetta. In altri termini, si arriverebbe al 19 aprile 2022.
Proroga Avvisi bonari in scadenza a fine marzo
Tra gli adempimenti in scadenza il 30 e 31 marzo 2022, ricadono anche gli avvisi bonari. Infatti, tra il 28 febbraio e il 1° marzo arrivano gli avvisi bonari ai contribuenti che hanno poi 30 giorni di tempo – dalla data di ricevimento dell’avviso – ad ottemperare all’adempimento.
Quindi, la scadenza cade proprio nei giorni del 30 e 31 marzo 2022, giorni nei quali il portale dell’Agenzia delle Entrate ha avuto un blackout informativo.
Quali scadenze sono prorogate?
Ma quali sono le scadenze che s’intendono rinviate? Innanzitutto, sono rinviate all’11 aprile 2022:
- la Dichiarazione IVA mensile in regime IOSS (Import One Stop Shop) e il relativo versamento;
- il Modello INTRA-12 mensile e versamento d’imposta in relazione agli acquisti dichiarati;
- il Modello Redditi SC: dichiarazione dei redditi in modalità telematica per società di capitali ed enti commerciali residenti che hanno chiuso il periodo d’imposta il 30 aprile 2021;
- la presentazione del modello EAS (enti non commerciali) per comunicare le variazioni dati verificatesi nel 2021, rispetto a quanto già comunicato;
- per i contribuenti che utilizzano il portale “Fatture e Corrispettivi” è possibile completare l’iter di trasmissione;
- la presentazione della dichiarazione sull’imposta sulle transazioni finanziarie (c.d. “Tobin tax”) relativa alle operazioni effettuate nel corso dell’anno precedente.
Un’altra scadenza fiscale è quella che riguarda i lavori edilizi, o meglio la comunicazione da inviare all’Agenzia delle entrate relativa alle opzioni alternative alla detrazione (cessione del credito o sconto in fattura). La scadenza di questo adempimento è già stata prorogata al 29 aprile.
In merito alla comunicazione delle opzioni di sconto in fattura o cessione del credito, s’intendono rinviate alla predetta data tutte quelle che vengono inviate entro il 5 aprile – ossia caricate sulla piattaforma cessione dei crediti entro il 10 aprile – consentendo quindi l’utilizzo dei relativi crediti d’imposta.
Altri importanti appuntamenti slittati sono quelli con:
- il bonus pubblicità;
- la stima dell’ammontare di spesa in pubblicità su giornali e tv già sostenuta nel 2022 o ancora da sostenere.