Con circolare n. 227775 dello scorso 29 dicembre, il MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero delle Finanze, ha definito i nuovi importi del diritto camerale dovuti per il 2015.
In base all’art. 28 comma 1 del D.L. 90/2014, convertito nella L. 114/2014, recante “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari” è stata disposta la riduzione del diritto annuale dovuto alle Camere di Commercio per l’iscrizione nel Registro delle Imprese o nel REA.
Le suddetta Legge ha stabilito che:
Nelle more del riordino delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l’importo del diritto annuale di cui all’articolo 18 della Legge 29 dicembre 1993, n. 580 e successive modificazioni, come determinato per l’anno 2014, è ridotto, per l’anno 2015, del 35 per cento, per l’anno 2016, del 40 per cento, e, a decorrere dall’anno 2017, del 50 per cento
Riassumendo vi sarà quindi una riduzione graduale del diritto camerale pari al:
- 35% nel 2015;
- 40% dal 2016;
- 50% dal 2017.
La Circolare è stata emanata per far chiarezza in attesa di un apposito decreto previsto prima della fine del 2014, ma che tarda ancora ad essere approvato. Il MISE sottolinea quindi l’urgenza di questa circolare soprattutto per i soggetti di nuova iscrizione o per l’attivazione di nuoive unitàcli in quanto per loro il tributo è da versare entro trenta giorni dalla presentazione della domanda di iscrizione tramite modello F24 o direttamente allo sportello camerale.
Importi dei diritti camerali 2015 ridotti del 35%
Imprese che pagano i diritti camerali in misura fissa
- imprese individuali iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese euro 57,20; in caso di unità locale 11,44 euro;
- imprese individuali iscritte nella sezione ordinaria del registro delle imprese euro 130,00 ; in caso di unità locale 26,00 euro.
Soggetti che in via transitoria pagano i diritti camerali in misura fissa
- società semplici non agricole 130 euro; in caso di unità locale 26,00 euro;
- società semplici agricole 65 euro; in caso di unità locale 13,00 euro;
- società tra avvocati di cui al D.Lgs. 96/2001 130,00 euro; in caso di unità locale 26,00 euro;
- soggetti iscritti al Rea versano l’importo di 19,50 euro.
Imprese con sede principale all’estero
Le imprese con sede principale all’estero per ciascuna unità locale/sede secondaria dovranno versare 71,50 euro.
Nota Bene La Circolare mette in evidenza che gli importi espressi sono calcolati al centesimo di euro, ma saranno poi arrotondati all’euro in base alle disposizioni delle varie Camere di Commercio.
Imprese tenute al versamento del diritto annuale commisurato al fatturato
La Circolare del MISE si conclude con l’indicazione relativamente alle imprese iscritte al registro, diverse da quelle individuali e diverse da quelle che in via transitoria pagano in misura fissa.
Per questa tipologia di imprese è necessario che le stesse applichino al fatturato le aliquote definite dal decreto interministeriale 21 aprile 2011, diminuendo le aliquote del 35% mantenendo nel calcolo 5 cifre decimali.
Le fasce di fatturato e le nuove aliquote calcolate sono le seguenti:
- da 0,00 a 100.000,00 Euro 200,00 (Misura fissa)
- da 100.000,01 a 250.000,00 aliquota 0,015%;
- da 250.000,01 a 500.000,00 aliquota 0,013%;
- da 500.000,01 a 1.000.000,00 aliquota 0,010%;
- da 1.000.000,01 a 10.000.000,00 aliquota 0,009%;
- da 10.000.000,01 a 35.000.000,00 aliquota 0,005%;
- da 35.000.000,01 a 50.000.000,00 aliquota 0,003%;
- oltre 50.000.000,00 aliquota 0,001%;
Per ulteriori approfondimenti relativamente ai diritti camerali dovuti in percentuale vi rimandiamo comunque alla lettura della Circolare e alla consultazione delle CCIAA competenti territorialmente.
Circolare del MISE n. 227775 del 29 dicembre 2014 (2,2 MiB, 860 hits)