L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile, lo scorso 29 febbraio 2024, il Modello Redditi Persone fisiche 2024 e le istruzioni necessarie per la sua compilazione. Tra le novità più importanti, che scattano da quest’anno, c’è la scadenza che è fissata al 15 ottobre.
Ma non solo: sono previste delle novità che risultano essere strettamente connesse all’introduzione del concordato. Ha preso il via, in altre parole, il restyling della dichiarazione dei redditi, che è stata introdotta attraverso la riforma fiscale.
Scopriamo quali sono le novità più importanti che sono arrivate nel 2024.
Modello Redditi persone Fisiche 2024: le novità previste
Quest’anno arriva una novità importante per quanto riguarda il Modello Redditi Persone Fisiche. Sostanzialmente hanno debuttato le novità previste dalla riforma fiscale: la scadenza è stata fissata al 15 ottobre. Oltre ad andare a toccare direttamente il flusso dei dati utili per la proposta di concordato preventivo biennale.
Alcune modifiche sono figlie delle novità che sono state introdotte nel corso degli ultimi anni. Tra queste ci sono l’assegno unico e la flat tax incrementale. Il nuovo Modello Redditi Persone Fisiche, in estrema sintesi, risulta essere una sintesi dell’evoluzione normativa dell’ultimo periodo.
Ad entrare nello specifico e a fornire le istruzioni necessarie è stata direttamente l’Agenzia delle Entrate, attraverso un provvedimento pubblicato il 29 febbraio 2024.
E’ possibile reperire il testo del provvedimento delle Entrate, il Modello Redditi PF e le istruzioni di compilazione da questo indirizzo https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/provvedimento-28-febbraio-2024-pf
I dati da inserire entro il 15 ottobre
Il Modello Redditi PF 2024 è, in estrema sintesi, lo strumento che le persone fisiche munite di una partita Iva e i contribuenti che non inviano il Modello 730 devono utilizzare per trasmettere la propria dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2023.
L’Agenzia delle Entrate, entro il prossimo 30 aprile 2024, metterà a disposizione dei diretti interessati la versione precompilata. Vi potranno accedere anche i titolari di redditi differenti da quelli da lavoro dipendente e assimilati.
Per l’invio i contribuenti hanno tempo fino al 15 ottobre 2024. Ricordiamo, infatti, che la riforma fiscale, attraverso il decreto legislativo che ha rivisto gli adempimenti contabili, ha provveduto a spostare il termine per effettuare l’invio dal 30 novembre al 30 settembre 2024. Il concordato preventivo biennale ha determinato l’introduzione, almeno per il 2024, di una proroga di due settimane.
Come si compone il Modello Redditi PF
L’Agenzia delle Entrate, nel provvedimento pubblicato il 29 febbraio 2024, ha spiegato che il modello si compone sostanzialmente di tre fascicoli, ai quali si aggiungono quelli necessari per l’invio dei dati relativi all’Isa. E, soprattutto, quelli strettamente connessi con l’elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale.
Le novità e le istruzioni
All’interno del nuovo Modello Redditi Pf 2024 trovano anche spazio le ultime novità relative alla riforma fiscale e le innovazioni che sono state introdotte nel corso degli ultimi anni.
La nuova versione, infatti, si adegua al nuovo concordato preventivo. Al suo interno debutta il modello per inviare i dati rilevanti per elaborare la proposta da parte dei soggetti che sono sottoposti all’Isa. È prevista, inoltre, una nuova sezione dedicata ai forfettari.
Utilizzando il quadro LM, imprenditori e lavoratori autonomi hanno la possibilità di aderire al concordato sperimentale, opzione resa disponibile per i soggetti che hanno aderito al regime forfettario. E che ha una durata annuale.
Sempre all’interno del quadro LM trova spazio, inoltre, una sezione appositamente dedicata al calcolo della flat tax incrementale, che è stata introdotta attraverso la Legge di Bilancio 2023 per un solo anno. Anche questa è destinata unicamente ai soggetti che hanno aderito al regime forfettario.
Volendo allargare ulteriormente lo sguardo ad una platea più ampia di contribuenti, anche l’assegno unico fa sentire tutto il suo peso. La misura ha debuttato nel corso del marzo 2022 e per tutto il periodo d’imposta 2023 non sono state riconosciute le detrazioni per i figli fiscalmente a carico con meno di 21 anni e l’eventuale maggiorazione riconosciuta per i figli con disabilità. Risultano essere stati adeguati i prospetti per i figli a carico.
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