Gli effetti dell’aumento dell‘inflazione sono evidenti a tutti, tra incrementi di prezzo nei supermercati e nei negozi e caro mutui che spaventa cittadini e famiglie. Ecco perché in un contesto in cui il costo della vita si fa sempre più consistente, non possono che esservi novità ed aggiornamenti anche in tema di modello ISEE universitario 2023.
In particolare, il modello ISEE è il parametro usato per accedere alle prestazioni legate al diritto allo studio universitario, e il suo valore fissa dunque quando e a che condizioni gli studenti possono aver diritto a borse di studio e altri benefici universitari. Mentre per quanto riguarda la scadenza generale dell’ISEE, la sua validità è fissata fino al 31 dicembre dell’anno nel quale è presentato.
Ebbene, che cosa cambia in concreto nel 2023? La risposta è semplice: sale il limite da considerare per l’ottenimento di borse di studio e altre prestazioni valevoli a favore degli studenti universitari. In sintesi l’incremento dell’inflazione ha condotto ad un rialzo pari a circa 2mila euro della soglia massima prevista a fini ISEE. Ma le Università possono intervenire ulteriormente. Vediamo più da vicino queste ultime novità.
Leggi anche: Servizio civile digitale, ecco il bando per la selezione di 4.629 operatori volontari
Modello ISEE universitario 2023: nuove soglie di riferimento
Come accennato, anche le agevolazioni legate al diritto allo studio universitario sono influenzate dall’andamento dell’inflazione, tanto che le prestazioni come borse di studio e non solo possono oggi ‘giovarsi’ di un aumento delle soglie ISEE per aver accesso ad uno di questi benefici.
Lo dispone il decreto ministeriale n. 204 di quest’anno, che contiene l’aggiornamento per l’anno accademico 2023/2024 dei limiti massimi dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e dell’Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente (ISPE) – utili ad accedere ai benefici per gli studenti.
Nel 2022 il valore massimo dell’ISEE universitario era pari a 24.335,11 euro, ammontare uguale invece a 52.902,43 tenuto conto del cd. ISPE, vale a dire l’Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente.
Ebbene, dicevamo degli effetti dell’inflazione anche in campo di soglie ISEE per prestazioni relative al diritto allo studio universitario: gli effetti di essa e in particolare il noto e marcato aumento pari all’8,1% all’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, hanno condotto alla necessità di ritoccare verso l’alto le soglie ISEE previste.
Cosa dice il decreto in tema di soglie ISEE e benefici universitari
In particolare nel testo del decreto si trova indicato che:
I limiti massimi dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e dell’Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente (ISPE) per l’accesso ai benefici relativi al diritto allo studio, così come determinati dal d.m. n. 1320/2021 citato in premessa, sono aggiornati per l’anno accademico 2023/2024 per effetto della variazione dell’indice generale Istat dei prezzi al consumo per le famiglie dioperai e impiegati corrispondente al valore pari a +8,1% e pertanto sono cosi definiti:
– limite massimo ISEE: euro 26.306,25
– limite massimo ISPE: euro 57.187,53.
Facendo due rapidi calcoli, in virtù di quanto disposto dal decreto ministeriale del 23 febbraio scorso, per il modello ISEE universitario legato all’anno accademico 2023/2024 il limite massimo è così innalzato di circa 2mila euro, giungendo – come appena visto – a 26.306,25 euro e, al contempo, la soglia massima ISPE si pone sui 57.187,53 euro. Si tratta di aumenti abbastanza significativi, ma che non possono tener conto dell’aumento del costo della vita legato al boom inflazione.
Inoltre – dicevamo – oltre al citato rialzo delle soglie ISEE, a ciascuna Università è data la possibilità di ulteriori interventi per l’estensione della platea di studenti ammessi a borse di studio e altre agevolazioni.
Aumentate anche le borse di studio agli studenti
A crescere, contestualmente, sono anche le cifre base delle borse di studio assegnate agli studenti, uguali infatti a:
- 6.656,52 euro (circa un +500 euro rispetto alle annualità anteriori) per i fuorisede;
- 3.889,99 euro (+ 291,48 euro) per i pendolari;
- 2.682,77 euro (+ 201,02 euro) per gli studenti in sede.
Si tratta di aumenti che ben si giustificano alla luce anche del caro affitti e dell’aumento del costo dei trasporti.
Alcuni chiarimenti sul modello ISEE
Ricordiamo altresì che la presentazione del modello ISEE è obbligatoria per gli studenti universitari non soltanto per accedere alle agevolazioni in tema di diritto allo studio, ma anche ai fini del preciso inquadramento circa le tasse dovute per il periodo di studi in ateneo.
Peraltro l’ISEE universitario indica il codice fiscale dello studente per cui è presentata la DSU e, per compilare quest’ultima – vale a dire il documento su cui è quantificato l’effettivo valore ISEE – occorre sempre avere i dati legati al nucleo familiare, ai patrimoni e ai redditi incassati. Questi, per quel che attiene all’attestazione 2023, dovranno essere correlati al periodo d’imposta 2021.
Il modello ISEE va presentato avvalendosi dei servizi Inps, o tramite il supporto di professionisti o CAF – ma attenzione perché per ciò che attiene alle scadenze occorre sempre fare riferimento a quanto disposto dalla propria università. Ciascun ateneo infatti è libero di indicare termini specifici per l’ottenimento dei dati ISEE. Pertanto l’ISEE non va soltanto attestato, ma anche detto valore deve essere caricato online sul portale di riferimento della propria università.
Leggi anche: Servizio civile digitale, il bando per la selezione di 4.629 operatori volontari
Segui gli aggiornamenti su Google News!
Segui Lavoro e Diritti su WhatsApp, Facebook, YouTube o via email