Il 25 ottobre 2024 è una data molto importante per tutti quei contribuenti che, dopo aver presentato il Modello 730 ordinario, si rendono conto di aver omesso o riportato erroneamente alcuni dati nella loro dichiarazione dei redditi. Il Modello 730 integrativo offre la possibilità di correggere eventuali errori o omissioni che portano a un maggior credito o a un minor debito rispetto alla dichiarazione originaria.
Questa possibilità è fondamentale per i contribuenti che, per negligenza o errore, non hanno indicato tutte le detrazioni spettanti o hanno commesso altre imprecisioni che influenzano negativamente la loro situazione fiscale.
La correzione può essere effettuata fino al 25 ottobre 2024 tramite un Caf o un professionista abilitato, con l’obiettivo di rettificare errori che risultano a favore del contribuente, come detrazioni non calcolate correttamente o omissioni che comportano un maggior credito rispetto alla dichiarazione originaria.
Quando è possibile presentare il Modello 730 integrativo?
Non tutte le situazioni permettono l’utilizzo del Modello 730 integrativo. Questo strumento, infatti, è riservato a tre specifiche casistiche, delineate nelle istruzioni per la compilazione del Modello 730/2023, che rimangono valide anche per il 2024.
- Correzioni che comportano un maggior credito o un minor debito: Se dalla correzione o integrazione dei dati emerge un maggior importo a credito, un minor debito, o un’imposta pari a quella originaria, il contribuente può optare per il Modello 730 integrativo (codice 1 nella casella “730 integrativo”).
- Errata indicazione del sostituto d’imposta: Quando l’errore riguarda i dati del sostituto d’imposta, il quale non ha potuto effettuare le operazioni di conguaglio, si può presentare un Modello 730 integrativo con il codice 2.
- Modifiche sia dei dati del sostituto d’imposta che di altri dati: Quando l’errore interessa sia il sostituto d’imposta sia altri dati della dichiarazione, il Modello 730 integrativo va presentato con il codice 3. In questo caso, può emergere un maggior credito, un minor debito o un’imposta pari a quella originaria.
Come presentare il Modello 730 integrativo
La presentazione del Modello 730 integrativo richiede l’intervento di un Caf o di un professionista abilitato. Anche se il Modello 730 originario è stato presentato direttamente dal contribuente o tramite il sostituto d’imposta, la versione integrativa deve necessariamente essere trasmessa da un intermediario abilitato.
Il contribuente, rivolgendosi al Caf o al professionista, deve presentare il prospetto di liquidazione relativo al Modello 730 originario e tutta la documentazione necessaria, inclusa quella reddituale e le spese detraibili o deducibili.
Una volta completata la compilazione del Modello 730 integrativo, l’intermediario inserirà i codici appropriati nella casella “730 integrativo” presente sul frontespizio del Modello. Allo stesso modo, tali codici dovranno essere riportati anche nel Modello 730-3, il “Prospetto di liquidazione”. È inoltre necessario specificare l’importo che il contribuente riceverà come rimborso, il quale verrà comunicato tramite il Modello 730-4 al sostituto d’imposta, che effettuerà il conguaglio.
Chi può presentare il 730 integrativo?
Il Modello 730 integrativo può essere utilizzato solo quando dalla nuova liquidazione delle imposte emerge una variazione a favore del contribuente. In altre parole, è ammissibile soltanto se la correzione porta a:
- Un maggior importo a credito
- Un minor debito
- Un’imposta pari a quella determinata con il Modello 730 originario
Questa verifica deve essere effettuata per ogni singola imposta, inclusi IRPEF, addizionali regionali e comunali, acconti sulla tassazione separata, imposta sostitutiva sulle somme relative all’incremento della produttività e cedolare secca sulle locazioni. Tale verifica deve essere condotta distintamente per il dichiarante e il coniuge, se presenti.
Quali sono le alternative al 730 integrativo
Nel caso in cui non sia possibile o conveniente presentare il Modello 730 integrativo entro il 25 ottobre 2024, ci sono altre opzioni a disposizione del contribuente. Una di queste è la trasmissione del Modello “Redditi Persone Fisiche”, entro il 31 ottobre 2024. In questo caso, la dichiarazione sarà correttiva nei termini, consentendo una rettifica puntuale della situazione fiscale.
Oltre questa data, il contribuente ha ancora la possibilità di trasmettere una dichiarazione integrativa entro il termine previsto per la presentazione del Modello “Redditi Persone Fisiche 2025”, che fa riferimento al periodo d’imposta 2024. Infine, esiste anche un’opzione residuale che permette di correggere eventuali errori fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione da rettificare, in linea con l’articolo 2, comma 8 del DPR n. 322/1998.
Cos’è il modello 730 integrativo e come funziona (in breve)
- Scadenza: entro il 25 ottobre 2024.
- Quando presentarlo:
- Se emergono errori o omissioni che comportano un maggior credito o un minor debito.
- Possibilità di correggere la dichiarazione presentata con il Modello 730 ordinario.
- Alternative alla presentazione del Modello 730 integrativo:
- Trasmettere un Modello “Redditi Persone Fisiche” entro il 31 ottobre 2024.
- Presentare una dichiarazione integrativa entro il termine previsto per il Modello “Redditi Persone Fisiche 2025”.
- Possibilità di rettificare la dichiarazione fino al 31 dicembre del quinto anno successivo alla presentazione (art. 2, comma 8 DPR n. 322/1998).
- Casistiche per la presentazione:
- Maggior credito o minor debito: Modifiche ai dati che risultano a favore del contribuente (codice 1).
- Errata indicazione del sostituto d’imposta: Se il conguaglio non è stato possibile (codice 2).
- Modifiche al sostituto d’imposta e altri dati: Correzioni multiple (codice 3).
- Procedura:
- Presentare il Modello 730 integrativo tramite Caf o professionista abilitato.
- Fornire il prospetto di liquidazione e documentazione relativa alla dichiarazione originaria.
- Inserire i codici appropriati nella casella “730 integrativo” e nel Mod. 730-3 (Prospetto di liquidazione).
- Effetti del Modello 730 integrativo:
- La presentazione dell’integrativo non sospende le operazioni di conguaglio della dichiarazione originaria.
- Chi può presentarlo:
- Solo se emerge un maggior credito, minor debito, o un’imposta pari all’originaria.
- Verifica necessaria per ogni singola imposta (IRPEF, addizionali, cedolare secca, ecc.).
Per concludere
È importante sottolineare che la presentazione di un Modello 730 integrativo non sospende le procedure avviate con la trasmissione del Modello 730 originario. Questo significa che il datore di lavoro o l’ente pensionistico continueranno a effettuare i rimborsi o trattenere le somme dovute in base alla dichiarazione originale, anche se il contribuente presenta una versione integrativa.
Quindi si può approfittare di questa opportunità per evitare di perdere eventuali rimborsi fiscali o pagare più del dovuto. La procedura, sebbene vincolata alla necessità di rivolgersi a un Caf o a un professionista abilitato, è un passaggio indispensabile per garantire che i contribuenti possano regolarizzare la loro posizione fiscale in tempo utile, evitando complicazioni future.