Nella giornata di domenica la Commissione Bilancio del Senato ha approvato la manovra economica, proposta dalla maggioranza, compreso gli emendamenti presentati negli ultimi giorni. La manovra sarà votata entro sabato in Assemblea al Senato e successivamente passerà alla Camera per l’approvazione definitiva.
Tante le variazioni effettuate rispetto al testo originariamente approvato in Consiglio dei Ministri e presentato all’Unione Europea, tra le quali la pena detentiva in carcere per gli evasori fiscali per importi superiori a 3 milioni di euro e l’eliminazione del contributo di solidarietà.
Tante anche le novità per i non evasori ossia i lavoratori dipendenti, che, oltre ad essere tassati in busta paga, vedranno anche assottigliarsi le tutele normative a loro favore. La Commissione Bilancio del Senato ha approvato anche la modifica dell’Art. 8 del Decreto che prevede che gli accordi aziendali e /o territoriali possano derogare contratti e leggi nazionali, pertanto anche lo Statuto dei Lavoratori e le sue tutele.
In sostanza, se la manovra sarà votata sia al Senato e alla Camera con questo testo, sarà possibile anche alle aziende con più di 15 dipendenti attuare licenziamenti senza giusta causa, potendo derogare l’obbligo di reintegrare i lavoratori in presenza di un accordo con i sindacati presenti in azienda.
Ma ancora prima di arrivare ad una eventuale cessazione del contratto di lavoro, gli accordi aziendali o territoriali con “associazioni comparativamente più rappresentative” potranno derogare i contratti nazionali e leggi dello stato relativamente all’orario di lavoro, mansioni del lavoratore, contratti a termine, modalità di assunzione e conseguenze del recesso del rapporto di lavoro, fermo restando il rispetto della Costituzione e delle convenzioni internazionali del lavoro.
Viene, almeno, riconosciuto un diritto superiore: la maternità. Proprio su questo argomento non sarà possibile stipulare accordi aziendali e territoriali, ovvero non sarà possibile derogare le norme che sanciscono l’illegittimità del licenziamento per la dipendente all’inizio della gravidanza o durante l’interdizione al lavoro e comunque fino al primo anno di età del bambino o per la fruizione di congedi parentali per figli naturali e adottivi.
Mancano ancora delucidazioni in merito alla richiesta da parte del Governo di tagli alle detrazioni per carichi familiari che sono nel mirino per la manovra bis in caso di mancato pareggio del bilancio. Di certo vi sarebbero non pochi problemi nell’anticipare i tagli alle detrazioni all’anno corrente poiché si andrebbe contro il principio di non retroattività per i contribuenti che hanno scelto l’applicazione di tali detrazioni.
In compenso restano salve le festività del 1° Maggio, 25 Aprile e 2 Giugno, che non saranno accorpate alla domenica, mentre saranno eliminate le festività patronali, ad eccezione di quella di Roma, prevista nel Concordato tra Stato e Chiesa.
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