Il Jobs Act lavoratori autonomi, legge n.81/2017 conosciuto anche con l’abbreviazione di Jobs Act degli autonomi, ha introdotto importanti novità in diversi ambiti del lavoro autonomo. In particolare, il Jobs Act autonomi interviene in ambito sociale e previdenziale introducendo tutele che finora erano scarsamente presenti o del tutto assenti.
Il Jobs Act dei lavoratori autonomi introduce inoltre numerose e importanti novità in materia fiscale. In particolare la norma interviene in modo migliorativo sulle cosiddette spese sostenute per incarichi professionali, sulle spese di formazione ed aggiornamento professionale e sulle spese assicurative e i costi sostenuti per servizi di orientamento e certificazione delle competenze.
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Jobs Act degli Autonomi, le novità in materia fiscale
Nel dettaglio il Jobs Act degli autonomi interviene:
- sulla deducibilità delle spese relative a prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande, per un determinato incarico professionale addebitate in capo al committente;
- sulla percentuale di deducibilità relativa alle spese di formazione ed aggiornamento professionale;
- sulle spese assicurative;
- sui costi per servizi di orientamento e certificazione delle competenze
Jobs Act del lavoro autonomo, guida alle novità fiscali della Fondazione Studi
Con la consueta precisione la Fondazione Studi rilascia un approfondimento con l’analisi dettagliata di tutte tutte le novità in materia fiscale presenti nel ddl Jobs Act Autonomi, legge n. 81/2017.
LEGGE 81/2017: LE NOVITÀ FISCALI PER I LAVORATORI AUTONOMI
Approfondimento del 26/06/2017 a cura della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro
La Legge 81/2017 agli articoli 8 e 9 introduce rilevanti novità in materia fiscale per i lavoratori autonomi. La norma novella, in particolare, la disciplina fiscale contenuta nell’art. 54, c. 5 del T.u.i.r. relativamente alla deducibilità delle spese relative a prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande addebitate analiticamente in capo al committente.
Inoltre, viene modificata la deducibilità per le spese di formazione di aggiornamento professionale, comprese quelle di viaggio e soggiorno. Il legislatore interviene anche su spese assicurative e costi sostenuti dai lavoratori autonomi per servizi di orientamento e certificazione delle competenze.
Nessuna modifica per le spese di rappresentanza, che restano deducibili nel limite dell’1% dei compensi percepiti nel periodo di imposta.
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