Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con un decreto datato 29 aprile 2024, ha ufficialmente ratificato le modifiche apportate agli ISA 2024. Il provvedimento ha reso operativi gli aggiornamenti apportati a 175 indici di affidabilità sintetica, che devono essere utilizzati dai contribuenti per il periodo d’imposta 2023.
L’approvazione delle modifiche da parte del MEF serve per poter percepire – all’interno degli ISA 2024 – i cambiamenti del contesto economico mondiale, che è condizionato dalle varie tensioni geopolitiche in corso, dalla variazione dei prezzi dell’energia e degli alimentari. Oltre che dai tassi d’interesse, che stanno registrando delle brusche fluttuazioni.
Il via libera alle modifiche degli ISA 2024 è arrivata dalla Commissione degli Esperti, che ha sostanzialmente approvato gli aggiornamenti degli interventi straordinari, che devono essere applicati agli indici sintetici di affidabilità fiscale in relazione al periodo d’imposta 2023. La commissione, inoltre, ha provveduto ad approvare l’aggiornamento:
- delle misure di ciclo settoriale;
- degli indici di concentrazione di domanda e offerta;
- delle analisi territoriali.
Quali modifiche sono state apportate agli ISA 2024
Gli ISA 2024 hanno ricevuto, proprio quest’anno, alcuni aggiornamenti molto importanti, il cui scopo è quello di farli aderire meglio alle condizioni economiche attuali, che sono condizionate da una serie di tensioni politiche. Gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale, in questo modo, dovrebbero riuscire a rispecchiare in maniera più accurata la situazione delle imprese.
Gli aggiustamenti permettono ai contribuenti ISA di allineare in maniera più precisa e puntuale le dichiarazioni fiscali con la realtà del mercato. L’obiettivo è quello di ottenere una maggiore coerenza e trasparenza nei rapporti con l’Agenzia delle Entrate. Le modifiche degli indici dovrebbero permettere di rafforzare la giustizia fiscale e la conformità: due elementi fondamentali per fare in modo che l’ambiente imprenditoriale risulti essere maggiormente equo e competitivo.
Cosa comprendono le modifiche approvate dal MEF
Il decreto Mef ha approvato le modifiche che si andranno ad applicare esclusivamente al periodo d’imposta 2023. Entrando nel dettaglio, le correzioni comprendono:
- alcune novità necessarie per poter rispecchiare il recente scenario economico, che risulta essere caratterizzato da alcune tensioni geopolitiche, dalle pesanti fluttuazioni dei prezzi dell’energia e degli alimentari. Oltre che dalle variazioni nei tassi d’interesse. Per recepire questo immenso quadro macroeconomico è stata adottata una metodologia statistico-economica, che ha permesso di effettuare una revisione congiunturale straordinaria degli ISA;
- sono stati identificati gli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta per area territoriale, in modo da riuscire a percepire quali siano le differenze competitive presenti in questo momento, prendendo in considerazione eventuali vantaggi o svantaggi determinati dalla localizzazione geografica;
- sono state individuate delle misure di ciclo settoriale in modo da prendere in considerazione gli effetti delle dinamiche congiunturali;
- si è provveduto ad aggiornare le analisi territoriali a livello comunale, che si sono rese necessarie in seguito all’istituzione di nuovi comuni e dalla ridenominazione di altri;
- alcune modifiche sono state apportate all’ISA DM05U, che riguardano sostanzialmente l’aggiornamento della Territorialità dei Factory Outlet Center;
- si è messo mano all’ISA DG44U: le modifiche, in questo caso, riguardano l’aggiornamento delle aree gravitazionali.
Gli indici revisionati
Sicuramente una delle voci di maggiore interesse riguardano gli indici sintetici di affidabilità che sono stati revisionati con i decreti dell’8 febbraio 2023 e del 18 marzo 2024. Le modifiche introdotte in questo caso riguardano alcuni riferimenti tecnici e metodologici previsti dall’articolo 1, comma 78, della Legge n. 2013/2023, con i quali sono stati regolamentati gli adeguamenti delle esistenze iniziali di beni. Ma non solo sono state adattate le soglie di riferimento per gli indicatori di anomalie, tra i quali rientrano:
- il costo per litro di gasolio consumato durante il periodo d’imposta: ISA CG68U;
- il costo dell’alimentazione del veicolo per chilometro: ISA CG72U;
- il costo del carburante al litro: ISA CG90U.
ISA 2024: le modifiche straordinarie
Il decreto MEF del 29 aprile 2024 ha sostanzialmente introdotto delle modifiche congiunturali, che nello specifico riguardano:
- gli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta: questi parametri sono stati definiti specificatamente per ogni area territoriale. L’aggiornamento si è reso necessario per poter gestire correttamente le situazioni di vantaggio e svantaggio competitivo, prendendo in considerazione la posizione geografica dei contribuenti;
- il ciclo settoriale: sono state identificate le misure pertinenti al ciclo settoriale, che dovranno essere utilizzate per valutare correttamente l’impatto delle dinamiche congiunturali;
- l’analisi territoriale: l’aggiornamento, in questo caso, è avvenuto a livello comunale e si è reso necessario a causa della creazione, nel corso del 2023, di nuovi comuni e della ridenominazione di altri;
- ISA DM05U: sono state implementate le modifiche. Nello specifico hanno riguardato l’aggiornamento della territorialità dei Factory Outlet Center;
- ISA DG44U: questo indice è stato sottoposto a un esame approfondito, ponendo particolare attenzione alle aree gravitazionali.
Conclusioni
Le modifiche agli ISA negli anni passati, anche in periodi di crisi economica come il Covid, hanno dimostrato la loro efficacia nel riflettere le condizioni economiche reali.
Ciò conferma l’affidabilità degli ISA come strumento per valutare l’affidabilità fiscale dei contribuenti. L’impegno dell’Agenzia delle Entrate nel migliorare continuamente questo strumento è evidente dalle modifiche apportate nel tempo.