Prosegue il lavoro del Governo sulla cosiddetta flat tax incrementale. Inoltre anche il regime forfettario sarà oggetto di modifiche: sia la flat tax che le novità sul regime forfettario, trovano già spazio nella prossima Legge di bilancio 2023 che dovrà essere approvata entro il 31 dicembre 2022.
Aggiornamento: sia la Flat tax incrementale che le novità sul regime forfettario, sono state inserite nel testo della Legge di bilancio 2023 approvato pochi giorni fa dal Consiglio dei Ministri, con alcune novità rispetto a quanto riportato dai vari addetti ai lavori nelle settimane precedenti.
Aggiorniamo questa guida alla novità fiscale e vediamo inoltre quali sono le news per il regime forfettario.
La Flat tax e il regime forfettario nella Legge di bilancio 2023
Da qualche giorno, è disponibile la prima bozza della Legge di bilancio 2023. Rispetto a quanto si era detto nelle settimane precedenti, cambiano alcuni aspetti sia della flat tax sia del regime forfettario 2023. Sulla flat tax incrementale riservata solo ai professionisti e alle imprese non in regime forfettario, viene eliminato il riferimento alla media reddituale del triennio precedente.
Dunque, la flat tax incrementale funzionerà così: si parte dalla differenza tra il reddito d’impresa o di lavoro autonomo 2023 e il reddito più alto dichiarato negli anni dal 2020 al 2022.
Da qui, tale differenza deve essere ridotta del 5% dell’ammontare del reddito più alto preso a riferimento (c.d. franchigia). Su questa base imponibile che non può essere di importo superiore a 40.000 euro, si applicherà la flat tax incrementale del 15%.
Per come è impostata ora la norma, sembrerebbe che la flat tax sia solo una misura sperimentale, visto il riferimento rigido ai redditi dichiarati dal 2020 al 2022.
Sul regime forfettario, viene confermato quanto riportato qui sotto nei prossimi paragrafi.
Inoltre, al superamento della soglia di ricavi/compensi fissata a 85.000 euro, si uscirà dal regime forfettario con le seguenti tempistiche:
- dall’anno successivo a quello di superamento del limite, se si sfora la soglia di 85.000 ma non si va oltre 100.000 euro;
- immediatamente in corso d’anno, ossia dal superamento del limite di 85.000 se si va oltre la soglia di 100.000 euro.
Flat tax incrementale: le prospettive iniziali
La flat tax del Governo Meloni si baserebbe su un meccanismo di incrementalità. In particolare, grazie alla flat tax, i contribuenti e le imprese pagherebbero un’imposta piatta del 15% su tutto quello che si è guadagnato in più rispetto alla media del triennio precedente.
Per i redditi entro la media invece, verrebbero confermate le attuali aliquote Irpef.
Dunque:
- fino a euro 15.000,00 si pagherebbe il 23% ( 23% sull’intero importo ossia 3.450,00);
- da 15.001,00 fino a 28.000,00 euro il 25% (3.450 euro + 25% sul reddito che supera i 15.000 euro fino a 28.000 euro);
- da 28.001 fino a 50.000 euro il 35% (6.700 euro + 35% sul reddito che supera i 28.000 euro fino a 50.000 euro
- oltre 50.001 euro il 43% (14.400 euro + 43% sul reddito che supera i 50.000 euro).
La flat tax si applicherebbe sui redditi prodotti in più rispetto alla propria media reddituale del triennio precedente.
Dunque, ad esempio, se la media del triennio 2019/2021 è pari a 25.000 euro e i redditi prodotti nel 2022 sono invece pari a 35.000, sulla differenza di 10.000 si applicherebbe la tassa piatta del 15%.
Come detto in premessa, la novità si applicherà ai redditi prodotti dai titolari di redditi da lavoro o di impresa non aderenti al regime forfetario. Anche i professionisti potranno sfruttare la nuova flat tax incrementale.
Oggettivamente, considerato che la flat tax non è progressiva come l’Irpef, la percentuale di imposizione è fissa al 15%, saranno avvantaggiati i redditi più alti. In termini percentuali sono quelli che risparmieranno di più grazie alla “tassa piatta”.
Come cambierà il regime forfettario?
Anche per quanto riguarda il regime forfettario ci saranno delle novità: infatti, con molta probabilità saranno rivisti i paletti per l’accesso al regime di favore.
In particolare, sarà rivista verso l’alto la soglia di ricavi/compensi da rispettare per accedere o permanere nel regime forfettario. In particolare, l’aumento dovrebbe essere graduale. Dal 2023, si dovrebbe passare da 65.000 euro a 85.000 euro, per poi probabilmente salire ancora a 100.000 euro nel 2024. Non è escluso che il passaggio da 65.000 a 100.000 possa avvenire in un unico momento.
La flat tax sopra commentata non dovrebbe riguardare i contribuenti in regime forfettario. Dunque, una volta superata suddetta soglia, i forfettari escono dal regime di favore per poi entrare in quello “ordinario”. Da qui poi, potrebbero sfruttare la flat tax.
Non rimane che attendere le prime bozze della Legge di bilancio per meglio capire in che modo sarà sviluppata la flat tax e come cambierà il regime forfettario.