Tra le proposte di modifica del sistema fiscale ne esiste una contenuta in un Disegno di legge presentato di recente in Senato che mira ad introdurre per famiglie e imprese la cosiddetta “Flat Tax” o “tassa piatta”. La misura ha lo scopo di ridurre il peso fiscale sui contribuenti, contrastare l’evasione fiscale e razionalizzare il sistema delle detrazioni d’imposta attraverso l’introduzione, a regime, di un’aliquota unica, a prescindere dal reddito.
Attualmente l’IRPEF, Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, è governata dagli scaglioni d’imposta, quattro per la precisione. Questo significa che le singole porzioni di reddito sono soggette ad aliquote differenti (23, 25, 35 e 43%) direttamente proporzionali all’aumentare del reddito. Il Ddl sulla Flat Tax mira ad eliminare il sistema degli scaglioni in favore di un’aliquota unica al 15%.
In realtà il sistema della tassa piatta non è nuovo in Italia. Lo stesso già esiste per imprese e professionisti interessati dal regime forfettario. Analizziamo in dettaglio cos’è e come funziona questo sistema fiscale non progressivo, basato su un’aliquota fissa e quali novità sono all’orizzonte con la delega fiscale attualmente in discussione alla Camera.
Cos’è la Flat Tax?
La Flat Tax detta anche “tassa piatta” si caratterizza per essere un sistema di tassazione alternativo a quello attuale con quattro scaglioni d’imposta.
L’intento è quello di introdurre, a regime, un’aliquota unica, sostitutiva di IRPEF, IRAP ed addizionali a beneficio di contribuenti e imprese pari al 15%.
In sostanza, i contribuenti potrebbero optare per l’applicazione di una tassazione unica, a prescindere dal reddito, in luogo di quella per scaglioni d’imposta, in cui il carico fiscale è direttamente proporzionale alla situazione reddituale: a redditi bassi corrispondono aliquote ridotte, e così via.
A chi spetterebbe la Flat Tax?
Stando alla proposta di legge, nel corso della “Fase II” la Flat Tax spetterebbe a tutti i contribuenti della “famiglia fiscale” che, nell’anno precedente, hanno totalizzato un reddito familiare non eccedente i:
- 30 mila euro per la famiglia mono – componente;
- 55 mila euro per la famiglia mono – reddito;
- 70 mila euro per la famiglia bi – reddito.
Nel corso della successiva “Fase III” (decorrente dal 1° gennaio 2023) la Flat Tax sarebbe al contrario diretta a tutti i componenti della famiglia fiscale.
Cosa si intende per famiglia fiscale?
Nel concetto di “famiglia fiscale” rientrano:
- Famiglia mono – componente, formata da un unico contribuente senza coniuge né familiari a carico;
- mono – reddito, composta da un solo contribuente e da (almeno) il coniuge a carico o un familiare a carico;
- bi – reddito, caratterizzata da due coniugi contribuenti, a prescindere dalla presenza di familiari a carico.
Come si calcola Flat Tax?
Il Disegno di legge d’iniziativa dei senatori Siri, Salvini, Romeo prevede, dopo una prima fase in cui si è introdotta la Flat Tax per le partite IVA, le Fasi II e III, caratterizzate da un’applicazione progressivamente più ampia dell’imposta sostitutiva.
Partiamo dall’analizzare il calcolo della Flat Tax nella “Fase II”.
Reddito familiare
Per calcolare la Flat Tax si prende innanzitutto a riferimento il reddito familiare, rappresentato dalla “somma dei redditi complessivi di ciascun contribuente della famiglia fiscale” (articolo 3 del Ddl), senza considerare i redditi soggetti a:
- Tassazione separata;
- Imposta sostitutiva (eccezion fatta per il regime forfettario che, come vedremo, è stato introdotto dalla Legge di bilancio 2015 per imprese e professionisti).
Deduzioni
Una volta calcolato il reddito familiare, da questo devono essere sottratte le deduzioni, disciplinate al successivo articolo 4.
Le deduzioni sono differenziate in base alla composizione e al reddito della famiglia fiscale, come descritto nella tabella riepilogativa al termine dell’articolo.
Reddito imponibile
Il risultato dell’operazione reddito familiare – deduzioni corrisponde al reddito imponibile, su cui applicare l’aliquota della Flat Tax.
In particolare, sulla parte di reddito:
- Riferibile all’esercizio di attività di impresa, arti o professioni è applicata un’imposta sostitutiva di IRPEF, IRAP, addizionali regionali e comunali;
- Riferibile a tutti gli altri redditi diversi da quelli derivanti da attività di impresa, arti o professioni, è applicata un’imposta sostitutiva dell’IRPEF, mentre operano le addizionali regionali.
L’imposta sostitutiva, in entrambi i casi, è pari al 15% dell’imponibile, in presenza di redditi familiari fino a:
- 26 mila euro, per la famiglia mono – componente;
- 50 mila euro, per la famiglia mono – reddito;
- 65 mila euro, per la famiglia bi – reddito.
In presenza di redditi eccedenti i limiti sopra citati, l’aliquota è aumentata linearmente, per ogni 1.000 euro di incremento reddituale fino a:
- 30 mila euro, di 1 punto percentuale, per le famiglie mono – componente;
- 55 mila euro, di 3 punti percentuali per le famiglie mono – reddito;
- 70 mila euro, di 1,5 punti percentuali per le famiglie bi – reddito.
Fase III
Il Disegno di legge prevede l’abrogazione del sistema fiscale appena citato per i redditi realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2023, nell’ambito della cosiddetta “Fase III”.
Quest’ultima si caratterizza per l’applicazione tout court di un’imposta sostitutiva di IRPEF, IRAP, addizionali regionali e comunali, con aliquota fissa al 15%, da calcolarsi sul reddito familiare al netto delle deduzioni (i cui importi sono identici a quelli della “Fase II”).
Un esempio di calcolo della Flat Tax
Ipotizziamo il caso di un nucleo con reddito pari a 25 mila euro. La deduzione, senza applicare i criteri di cui al Ddl, equivale a 2.500,00 euro.
Di conseguenza, il reddito imponibile su cui applicare l’aliquota al 15% è pari a 25.000,00 – 2.500,00 = 22.500,00.
Da qui si ricava la Flat Tax a carico del contribuente pari a 22.500,00 * 15% = 3.375,00 euro.
Come funziona la Flat Tax per le partite IVA?
Un esempio di Flat Tax attualmente in vigore è quello riconosciuto agli esercenti attività di impresa, arti o professioni, introdotto con la Legge 23 dicembre 2014 numero 190 (Manovra 2015).
Il regime forfettario è riservato alle realtà di piccole dimensioni che, nell’anno di inizio dell’attività (presunzione) o nell’anno precedente quello di adozione del regime stesso:
- Ottengono ricavi non superiori a 65 mila euro;
- Sostengono spese non eccedenti i 20 mila euro per lavoratori dipendenti, collaboratori coordinati e continuativi, prestazioni di lavoro accessorio, borse di studio, di assegno / sussidio o di addestramento professionale, utili da partecipazione erogati agli associati che apportano solo lavoro (per i contratti in essere al 25 giugno 2015), prestazioni effettuate dall’imprenditore o dai suoi familiari.
Al ricorrere dei requisiti, gli interessati possono beneficiare di un’imposta sostitutiva di IRPEF, IRAP, addizionali regionali e comunali pari al:
- 5% per i primi 5 anni di attività (in caso di mancato rispetto delle condizioni e comunque trascorsi 5 anni l’imposta passa al 15%);
- 15% per le attività già esistenti.
Flat Tax 2022: quali sono le riforme in cantiere
Dalla discussione alla Camera sul Disegno di legge per la delega al Governo in materia di riforma fiscale, emergono iniziative di modifica all’impianto della Flat Tax per le partite IVA.
In particolare, tra i ritocchi proposti dal MEF al testo in Commissione Finanze di Montecitorio, come reso noto da “Il Sole 24 Ore” figura uno scivolo di due anni per chi abbandona il regime forfettario per quello ordinario. Una misura che avrebbe lo scopo di favorire il ricorso al regime forfettario e, di conseguenza, l’emersione dei redditi imponibili ed il contrasto all’evasione fiscale.
Tabella riepilogativa deduzioni
Reddito familiare |
Deduzione |
Famiglia fiscale (Mono – componente) |
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Fino a 14 mila euro | 14 mila euro (Famiglia fiscale) |
Superiore a 14 mila euro | Decrescente sino ad annullarsi a 30 mila euro di reddito familiare (Famiglia fiscale) |
Famiglia fiscale (Mono – reddito) |
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Fino a 20 mila euro | 13 mila euro (Famiglia fiscale) |
Superiore a 20 mila euro | Decrescente sino ad annullarsi a 33 mila euro di reddito familiare (Famiglia fiscale) |
Fino a 22 mila euro | 3 mila euro (Coniuge a carico) |
Superiore a 22 mila euro | Decrescente sino ad annullarsi a 40 mila euro di reddito familiare (Coniuge a carico) |
Fino a 23 mila euro | 4 mila euro (Primo familiare a carico) |
Superiore a 23 mila euro | Decrescente sino ad annullarsi a 43 mila euro di reddito familiare (Primo familiare a carico) |
Fino a 26 mila euro | 5 mila euro (Secondo familiare a carico) |
Superiore a 26 mila euro | Decrescente sino ad annullarsi a 48 mila euro di reddito familiare (Secondo familiare a carico) |
Fino a 29 mila euro | 6 mila euro (Terzo familiare a carico e successivi) |
Superiore a 29 mila euro | Decrescente sino ad annullarsi a 55 mila euro di reddito familiare (Terzo familiare a carico e successivi) |
Famiglia fiscale (Bi – reddito) |
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Fino a 28 mila euro | 14 mila euro (Famiglia fiscale) |
Superiore a 28 mila euro | Decrescente sino ad annullarsi a 55 mila euro di reddito familiare (Famiglia fiscale) |
Fino a 28 mila euro | 13 mila euro (Secondo contribuente) |
Superiore a 28 mila euro | Decrescente sino ad annullarsi a 60 mila euro di reddito familiare (Secondo contribuente) |
Fino a 40 mila euro | 4.500 euro (Primo familiare a carico) |
Superiore a 40 mila euro | Decrescente sino ad annullarsi a 65 mila euro di reddito familiare (Primo familiare a carico) |
Fino a 50 mila euro | 5 mila euro (Secondo familiare a carico) |
Superiore a 50 mila euro | Decrescente sino ad annullarsi a 75 mila euro di reddito familiare (Secondo familiare a carico) |
Fino a 50 mila euro | 6 mila euro (Terzo familiare a carico e successivi) |
Superiore a 50 mila euro | Decrescente sino ad annullarsi a 75 mila euro di reddito familiare (Terzo familiare a carico e successivi) |