Fattura Elettronica gratis: l’Italia è stata autorizzata a rendere obbligatoria la fatturazione elettronica anche in capo ai forfettari e ai contribuenti in regime di vantaggio. Oramai si potrà parlare quindi di obbligo generalizzato ossia che riguarda quasi la totalità dei soggetti passivi Iva. Anche le piccole imprese, lavoratori autonomi e professionisti con partita iva in regime forfettario si troveranno costrette a pagare un operatore web, un professionista o comunque ad acquistare un programma ad hoc per predisporre, inviare e conservare le fatture elettroniche e i costi possono essere piuttosto importanti.
Tuttavia, c’è anche la possibilità di predisporre e inviare le fatture elettroniche gratis e senza pagare un euro.
Ecco di seguito come procedere, ma prima ricordiamo in breve da quando scatta l’obbligo di fatturazione elettronica per forfettari e minimi.
Obbligo di fatturazione elettronica forfettari e in regime di vantaggio
L’Unione Europea ha autorizzato l’Italia a imporre l’obbligo di fattura elettronica anche in capo a coloro che finora erano esonerati (forfettari e in regime di vantaggio). Si trattava di un esonero e non un divieto, salvo quanto disposto per gli operatori sanitari.
Trattandosi di esonero, per i forfettari che decidevano di adeguarsi all’obbligo, emettendo solo fatture elettroniche, era previsto inoltre uno specifico regime premiale che di conseguenza sarà superato con l’introduzione dell’obbligo.
Dunque, appena l’Italia metterà nero su bianco con una norma quanto concessole dall’U.E., anche forfettari e contribuenti in regime di vantaggio dovranno emettere solo fatture elettroniche in transito dal sistema di interscambio, S.d.I. Se non si segue questo canale, la fattura si considererà non emessa; con tutte le conseguenze sanzionatorie previste dal legislatore.
Ecco dunque che migliaia di contribuenti dovranno imparare a usare attivamente la fatturazione elettronica (non solo per la ricezione e conservazione quindi). Ricordiamo infatti che fino ad ora si ricevevano e conservavano comunque fatture elettroniche (o cartacee dai forfettari).
Fattura elettronica gratis: i servizi dell’Agenzia delle entrate
E’ bene conoscere quindi da subito i sistemi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per adempiere a tale obbligo. L’Agenzia delle entrate, infatti, mette a disposizione dei contribuenti alcuni servizi piuttosto semplici da utilizzare per predisporre (inviare, ricevere e conservare) la fattura elettronica.
Cosa serve
Per compilare una fattura elettronica è necessario disporre di (Fonte portale Agenzia delle entrate):
- un PC ovvero di un tablet o uno smartphone;
- un programma (software) che consenta la compilazione del file della fattura nel formato XML previsto dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 30 aprile 2018.
L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione gratuitamente 3 modalità differenti per predisporre le fatture elettroniche:
- una procedura web, utilizzabile accedendo al portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia (per l’uso di tale procedura occorre disporre di una connessione in rete);
- un software scaricabile su PC (tale procedura può essere utilizzata anche senza essere connessi in rete);
- un’App per tablet e smartphone, denominata Fatturae, scaricabile dagli store Android o Apple (per l’uso di tale procedura occorre disporre di una connessione in rete).
Dunque, la fattura può essere predisposta anche tramite il proprio smartphone.
Come accedere all’area Fatture e Corrispettivi
Attenzione, la procedura web è disponibile sul portale fatture e corrispettivi dell’Agenzia delle entrate.
Dunque, per accedervi sarà necessario:
- essere connessi ad internet;
- avere le credenziali SPID (“Sistema Pubblico dell’Identità Digitale”) oppure Fisconline/Entratel o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Su tale ultimo punto, si ricorda che per i professionisti e le imprese, le credenziali Fisconline ed Entratel sono ancora valide.
Detto ciò, una volta predisposta la fattura, la stessa deve essere inviata. L’invio della fattura elettronica può avvenire gratuitamente tramite il sistema di trasmissione dell’Agenzia delle Entrate oppure anche tramite PEC.
Fattura Elettronica gratis tramite PEC
Come detto sopra l’invio della Fattura Elettronica può avvenire gratuitamente anche tramite PEC. Insieme ai software privati per la predisposizione e l’invio della fattura elettronica, che sono disponibili anche su internet (a volte è lo stesso operatore di posta elettronica a proporli), c’è un altro modo per inviare la fattura.
Infatti, la fattura elettronica può essere inviata anche tramite posta elettronica certificata (PEC) e senza costi aggiuntivi. Dunque, anche i contribuenti forfettari e la generalità dei soggetti tenuti alla fatturazione elettronica possono ricorrere alla fattura elettronica tramite PEC.
Invio fattura elettronica tramite PEC: come funziona
L’invio della fattura elettronica gratis tramite PEC, è espressamente ammesso dall’Agenzia delle entrate nelle specifiche tecniche della fatturazione elettronica. Infatti, colui che è in possesso di un indirizzo PEC, può inviare il file XML della fattura elettronica quale allegato della PEC. Un unico messaggio può contenere diversi file allegati.
Attenzione, il messaggio con relativi allegati non deve superare la dimensione di 30 megabytes, valore che costituisce il limite massimo entro il quale il gestore è tenuto a garantire il suo invio. Come previsto dall’art. 12 del DM 2 novembre 2005 (“Regole tecniche per la formazione, la trasmissione e la validazione, anche temporale, della posta elettronica certificata” – G.U. 15 novembre 2005, n. 266). Si ricorda inoltre che il singolo file fattura (fattura o lotto di fatture) non può superare i 5MB.
Ricapitolando:
- il contribuente predispone la fattura elettronica e genera il file xml
- invia la fattura tramite la PEC, deve essere utilizzato come indirizzo di posta elettronica certificata del S.d.I. (destinatario) l’indirizzo sdi01@pec.fatturapa.it.
- con il primo messaggio di risposta il S.d.I., comunica al soggetto trasmittente l’indirizzo PEC che dovrà utilizzare per i successivi invii.
Sistema di interscambio e PEC
Una volta inviata la fattura, è lo stesso sistema di interscambio a fare da postino e a recapitare la fattura al destinatario.
Attenzione, nelle specifiche tecniche è chiarito che:
- l’utilizzo di un indirizzo di PEC diverso da quello assegnato dal S.d.I. non garantisce il buon fine della ricezione del messaggio di posta da parte del S.d.I. stesso;
- se il processo di invio e ricezione va a buon fine, al mittente vengono recapitate due ricevute: una di accettazione da parte del proprio gestore di posta, e una di avvenuta consegna da parte del gestore di posta del destinatario.
Quest’ultima attesta l’avvenuta trasmissione del file al SdI ma non la correttezza e quindi l’emissione della fattura elettronica (Indicazioni ufficiali Agenzia delle entrate). L’eventuale scarto del file da parte del SdI o il recapito della fattura allegata al soggetto ricevente o l’impossibilità di recapito, sono comunicati attraverso le apposite ricevute.
In caso di scarto, la correzione e l’invio devono avvenire entro massimo 5 giorni dalla ricezione della notifica di scarto. Numero e data del documento rimangono invariati.
Come trasmettere la Fattura XML allo SDI: tutte le soluzioni dell’Agenzia delle Entrate
Come specifica l’Agenzia delle Entrate per trasmettere al SdI il file XML della fattura elettronica ci sono diverse modalità, ovvero si può usare:
- un servizio online presente nel portale “Fatture e Corrispettivi” che consente l’upload del file XML preventivamente predisposto e salvato sul proprio PC
- la procedura web ovvero l’App Fatturae messe a disposizione gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate
- una PEC (Posta Elettronica Certificata), inviando il file della fattura come allegato del messaggio di PEC all’indirizzo “sdi01@pec.fatturapa.it”
- un canale telematico (FTP o Web Service) preventivamente attivato con il SdI.