Continua la sperimentazione della dichiarazione Iva precompilata anche per l’anno 2024. Infatti, l’Agenzia delle entrate ha approvato un provvedimento (n° 11806/2024) con il quale comunica che la fase di prova della dichiarazione Iva predisposta dal Fisco viene estesa anche all’anno 2024.
Continua così il percorso avviato nel 2021 dall’Agenzia delle entrate che di anno in anno sta portando ad avere una lista sempre più larga di soggetti interessati dalla precompilata nonché nuove funzioni telematiche di gestione dei documenti Iva precompilati.
Infatti, la predisposizione dei documenti Iva da parte del Fisco non riguarda solo la dichiarazione annuale, ma si estende anche ad altri documenti. Inoltre, grazie alla riforma fiscale, anche le partite Iva potranno contare sulla dichiarazione dei redditi precompilata.
L’obiettivo, almeno sulla carta è quella di snellire gli adempimenti dei contribuenti sfruttando le informazioni che il Fisco ha in suo possesso sulla base delle fatture elettroniche, dei corrispettivi telematici, e delle comunicazioni delle operazioni transfrontaliere .
Dichiarazione Iva precompilata anche per il 2024
La previsione di una dichiarazione Iva precompilata è da ricondurre all’articolo 4, comma 1, del Dlgs n. 127/2015.
L’Agenzia delle utilizzando i dati ricavabili dalle fatture elettroniche, dalle comunicazioni transfrontaliere e dai corrispettivi giornalieri, mette a disposizione degli operatori Iva, sul portale fatture e corrispettivi le bozze dei registri Iva e delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche (Lipe), a partire dalle operazioni effettuate dal 1° luglio 2021.
Dalle operazioni effettuate dal 1° gennaio 2022, è stata resa disponibile anche la bozza della dichiarazione annuale Iva.
Per i contribuenti Iva che convalidano, nel caso in cui le informazioni proposte dall’Agenzia delle entrate siano complete, oppure integrano nel dettaglio i dati proposti nelle bozze dei registri Iva, cade l’obbligo di tenuta degli stessi.
Quali novità in arrivo
Secondo i dati dell’Agenzia delle entrate, la dichiarazione Iva precompilata riguarda circa 2,4 milioni di contribuenti.
Ciò anche in considerazione del fatto che dallo scorso anno, la dichiarazione è stata messa anche a disposizione di coloro che:
- effettuano la liquidazione trimestrale dell’Iva (articolo 74, comma 4, del Dpr n. 633/1972);
- che applicano uno specifico metodo per la determinazione dell’Iva ammessa in detrazione (ad esempio, i produttori agricoli o gli agriturismo) e a coloro;
- sono stati sottoposti a fallimento o liquidazione coatta amministrativa.
Le novità riguardano proprio coloro che adottano il regime speciale riferito alle attività agricole.
Novità per i produttori agricoli
Nel corso dell’anno 2023 per i produttori agricoli sono state introdotte nuove funzionalità nell’applicativo web dei documenti Iva precompilati, al fine di integrare le annotazioni nei registri e determinare la corretta liquidazione dell’imposta a credito (vedi provvedimenti in esame).
Nel mese di dicembre 2023, inoltre, sono state pubblicate le nuove specifiche tecniche del tracciato delle fatture elettroniche (versione 1.8, utilizzabile a partire dal 1° febbraio 2024), che consentono, per i soggetti che adottano il regime speciale riferito alle attività agricole di (articoli 34 e 34-bis del Dpr n. 633/1972), di indicare per ogni fattura la percentuale di compensazione, nonché gli altri dati utili a determinare l’Iva ammessa in detrazione.
Queste informazioni potranno essere utilizzate per calcolare l’ammontare dell’imposta a credito da riportare nei documenti precompilati riferiti a tali soggetti.
Nuova funzionalità di download
Nel provvedimento viene data evidenza di una nuova funzionalità.
In particolare, è stata attivata un’ulteriore funzione che permette di scaricare in forma massiva, i documenti elaborati dall’Agenzia delle entrate:
- bozze dei registri Iva mensili;
- prospetti riepilogativi Iva su base mensile e trimestrale;
- le bozze delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche;
- la bozza della dichiarazione Iva annuale.
Infine, vengono confermate le modalità di accesso al portale fatture e corrispettivi, le regole tecniche per l’elaborazione delle bozze dei documenti Iva, le modalità e i termini per la convalida dei registri e le connesse condizioni per la memorizzazione degli stessi, disciplinate già con i precedenti provvedimenti.