Entro il 18 marzo 2024 i sostituti d’imposta devono inviare telematicamente e consegnare la certificazione unica 2024. Il termine ordinario, previsto per il 16 marzo 2024, cade di sabato e questo è il motivo per il quale è slittato di due giorni.
A fare il punto della situazione sulla certificazione unica è stata direttamente l’Agenzia delle Entrate, che attraverso il provvedimento n. 8253 del 15 gennaio 2024 ha provveduto ad approvare il modello e le istruzioni relative ai documenti da consegnare nel corso dell’anno.
Attraverso il provvedimento appena menzionato viene sostanzialmente approvata la certificazione unica CU 2024 relativa all’anno 2023. Contemporaneamente vengono fornite le istruzioni necessarie per la sua compilazione. Sono stati approvati inoltre:
- il frontespizio per la trasmissione telematica;
- il quadro CT.
L’Agenzia delle Entrate, inoltre, ha individuato quali dovessero essere le modalità attraverso cui effettuare la comunicazione dei dati contenuti all’interno della certificazione unica. Ed ha provveduto ad approvare le specifiche tecniche per effettuare la trasmissione telematica.
Certificazione unica 2024: scadenza invio al 18 marzo
I sostituti d’imposta, per il periodo d’imposta 2023, hanno l’obbligo di trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate le certificazioni uniche relative ai seguenti redditi:
- lavoro dipendente e assimilati,
- redditi da pensione.
Il documento deve essere rilasciato al percipiente entro il 16 marzo 2024, ma dato che i termini scadono di sabato o in un giorno festivo, vengono prorogati al primo giorno feriale successivo, ossia il 18 marzo 2024.
Il sostituto d’imposta deve provvedere ad inviare all’Agenzia delle Entrate il seguente materiale:
- frontespizio, al cui interno devono essere contenute tutte le informazioni relative al tipo di comunicazione effettuata. Tra queste rientrano: i dati del sostituto, quelli relativi al rappresentante firmatario della comunicazione, alla firma della comunicazione e all’impegno alla presentazione telematica;
- Quadro CT, che contiene le informazioni relative alla ricezione in via telematica dei dati relativi al Mod. 730-4, che sono stati resi disponibili direttamente dall’Agenzia delle Entrate;
- certificazione unica 2024. Qui devono essere riportati i dati fiscali e previdenziali strettamente legati alle certificazioni del lavoro dipendente, assimilati e assistenza fiscale. Devono essere riportati anche i dati relativi alle certificazioni di lavoro autonomo, delle provvigioni e dei redditi diversi. Da non dimenticare, infine, gli eventuali dati fiscali che si riferiscono alle certificazioni dei redditi relativi alle locazioni brevi.
Proroga scadenza invio al 31 ottobre per le Partite IVA (redditi esenti o non dichiarabili)
Nel caso in cui la trasmissione telematica della certificazione unica contenga esclusivamente dei redditi esenti o non dichiarabili attraverso la dichiarazione dei redditi precompilata, l’operazione può essere effettuata entro il 31 ottobre 2024; è il caso ad esempio delle Certificazioni Uniche ai professionisti con ritenuta d’acconto. In questa data, infatti, scade il termine entro il quale deve essere presentata la dichiarazione redditi.
I sostituti d’imposta hanno la possibilità di suddividere il flusso telematico, inviando le certificazioni dati legate ai dipendenti e agli assimilati separatamente da quelle contenenti i dati del lavoro autonomo, delle provvigioni e dei redditi diversi.
La proroga è arrivata con la risoluzione 13/E del 4 marzo 2024 dell’AdE e il chiarimento si è reso necessario in quanto da una prima valutazione per il 2024 sarebbe stato necessario inviare telematicamente le CU anche relative a professionisti e autonomi.
Dal 2025 precisa l’Agenzia, ovvero in riferimento ai redditi cumulati nel 2024, la scadenza sarà la stessa per tutti, e quindi al 16 marzo.
Certificazione unica forfettari e minimi: addio dal 2025
Addio alla certificazione unica per i contribuenti che hanno aderito al regime forfettario e ai minimi. La novità, che scatterà dalla CU 2025 per i Redditi percepiti nel 2024, rientra nel progetto di razionalizzazione degli adempimenti fiscali.
L’eliminazione della certificazione unica è contenuta all’interno di un decreto legislativo in materia di semplificazione, Dlgs semplificazioni fiscali. L’obiettivo è quello di andare a snellire gli obblighi in capo ai sostituti d’imposta in relazione agli emolumenti che andranno a versare a partire dal 1° gennaio 2024.
Leggi anche: Certificazione unica, ultimo nel 2024 per forfettari e minimi
Cosa attesta la certificazione unica (ex CUD)
La certificazione unica CU2024 sostanzialmente attesta quanto segue:
- l’ammontare complessivo dei redditi da lavoro dipendente o assimilati, percepiti nel corso del 2023;
- i redditi complessivi derivanti da lavoro autonomo, provvigioni o redditi diversi;
- il valore delle provvigioni percepite, qualunque sia la loro denominazione, anche quando sono occasionali e siano inerenti a dei rapporti di agenzia o di mediazione;
- i compensi erogati nel corso del 2023 a seguito di una qualsiasi procedura di pignoramento verso terzi;
- l’importo complessivo delle somme erogate a seguito delle procedure di esproprio;
- le indennità che sono state corrisposte per la cessazione di rapporti di agenzia;
- l’ammontare complessivo dei corrispettivi che sono stati erogati per gli affitti brevi;
- le ritenute di acconto operate;
- le detrazioni effettuate.
In altre parole la certificazione unica viene utilizzata per documentare ed attestare i redditi che sono stati corrisposti nel corso del 2023. Documentano, inoltre, anche gli importi percepiti dai contribuenti che non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini fiscali e contributivi.
Certificazione Unica 2024, le novità del modello
Nel modello di Certificazione Unica 2024 sono presenti diverse novità. Si segnalano tra le altre cose:
- le novità per il lavoro sportivo dilettantistico e professionistico;
- la tassazione agevolata al 5% sulle mance per i lavoratori del settore turistico;
- l’innalzamento della soglia di fringe benefit a 3.000 euro a favore dei lavoratori dipendenti con figli a carico;
- il trattamento integrativo speciale erogato ai lavoratori del settore turistico, ricettivo e termale;
- la rideterminazione della riduzione IRPEF spettante al comparto sicurezza e difesa.
Certificazione Unica 2024: modello definitivo e istruzioni
Insieme al provvedimento l’Agenzia delle Entrate ha rilasciato il modello Certificazione unica 24 (Cu 2024) definitivo, corredato delle istruzioni e specifiche tecniche. Seguite i link per scaricare i relativi file PDF.
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