Termine di conservazione delle dichiarazioni fiscali, chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate nella risoluzione numero 9 del 29-01-2018. La recente risoluzione dell’Agenzia delle Entrate, fornisce importanti chiarimenti in materia fiscale e in particolare sulla corretta conservazione dei documenti informatici relativi alle dichiarazione fiscali.
Il Fisco interviene inoltre, anche sull’interpretazione dell’articolo 3 comma 3 del D.M del 17 giugno 2014 rispetto alla data utile da considerare per una corretta applicazione della disciplina.
Conservazione delle dichiarazioni fiscali, i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate nel chiarire questa importante disciplina della conservazione dei documenti elettronici ai fini fiscali riporta un precedente caso trattato nella risoluzione numero 46/E del 10 aprile 2017 riconfermandone le modalità.
In merito, si definisce che la conservazione deve avvenire entro i 3 mesi successivi alla presentazione della dichiarazione annuale. Vale a dire che un contribuente che segue il classico periodo di imposta dal primo gennaio 2016 al 31 dicembre 2016, potrà concludere tutta la fase inerente alla conservazione entro il 31 dicembre 2017.
Viceversa, nel caso in cui la conservazione elettronica riguardi modelli dichiarativi, comunicativi o di versamento, è prevista una diversa tempistica. E’ da considerare,infatti, l’anno in cui il suddetto documento è prodotto e trasmesso in via telematica. Laddove le imprese sono tenute alla presentazione della dichiarazione dei redditi al 30 settembre 2017, è comunque il 2017 l’anno di riferimento della suddetta trasmissione. L’obbligo di conservazione digitale, è entro i 3 mesi successivi dal termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Sull’anno di imposta 2017, è al 31 dicembre 2018.
Periodo di imposta non coincidente con l’anno solare
Un caso specifico, è quindi la corretta applicazione della conservazione dei documenti informatici per i contribuenti con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare. In merito, l’Agenzia delle Entrate si è pronunciata con una precedente risoluzione, la numero 46/E del 10 aprile 2017.
Quest’ultima, stabilisce che i documenti fiscali e rilevanti ai fini Iva, potranno essere conservati in formato digitale entro il terzo mese successivo alla dichiarazione dei redditi. Se ad esempio, le suddette imprese sono tenute alla dichiarazione dei redditi entro la data del 31 marzo, la conservazione dei suddetti documenti potrà essere eseguita entro il 30 giugno.
Nella precedente circolare è anche definito il caso in cui considerare un documento di tipo informatico. E ciò è importante in quanto è il criterio principale su cui calcolare la tempistica di conservazione ai fini fiscali. A tal proposito, sono considerati documenti in formato elettronico, una fattura elettronica o documenti creati con strumenti elettronici.
Conservazione documenti digitali entro 3 mesi dalla presentazione della dichiarazione dei redditi
In definitiva, in base alle ultime disposizioni dell’Agenzia delle Entrate, vale la regola generale della conservazione digitale entro 3 mesi dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. E’ poi da considerare il periodo di imposta utilizzato dalle suddette aziende. Tale periodo, può coincidere con l’anno solare o meno e generare una diversa scadenza per l’obbligo di conservazione. Per ulteriori chiarimenti, ti rinviamo alla circolare specifica emanata di recente dall’Agenzia delle Entrate.
Agenzia Entrate RISOLUZIONE 9 del 29-01-2018
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