Come aprire una partita IVA, qual è il costo apertura p. iva, cosa devo sapere prima di inoltrare la richiesta all’Agenzia delle Entrate: sono queste le prime domande che si pongono lavoratori autonomi, professionisti e società per dare inizio alla propria attività di qualsiasi genere. Partiamo col dire cos’è la partita IVA: si tratta del numero di 11 cifre che identifica un libero professionista, un’impresa individuale o una società e consente di operare abitualmente e in maniera professionale nella compravendita di beni e servizi.
Per apertura partita IVA si intende normalmente l’inizio vero e proprio dell’attività; quindi non solo l’invio della pratica all’Agenzia delle Entrate per ottenere il codice di 11 cifre, ma anche la scelta di quale tipo di attività svolgere (codice ATECO), in quale modalità (impresa individuale, libero professionista, società ecc.) e la relativa scelta del regime fiscale da applicare (forfettario o ordinario) e infine la procedura di iscrizione ai vari Enti (Camera di Commercio, Fisco, INPS ecc.).
Vediamo i punti essenziali da seguire per apertura p. IVA e per cominciare la propria attività.
Come aprire una partita IVA, qual è l’attività svolta
Per svolgere una determinata attività è necessario individuare il relativo codice ATECO, ovvero un codice di 6 cifre che identifica il tipo di attività specifica che si svolgerà in partita IVA. La scelta del codice ATECO è fondamentale, in quanto ad ogni codice ATECO è associato un coefficiente di deducibilità dei costi sotto il profilo dell’inerenza, ovvero il principio per cui si possono portare in deduzione solo le spese relative allo svolgimento della propria attività.
La scelta dell’attività è strettamente connessa alla scelta della forma giuridica:
- individuale, come liberi professionisti oppure come imprese individuali
- societaria, come società (di persone o di capitali)
Come aprire una p. IVA, scelta del regime fiscale
Sia che si opti per un’attività da libero professionista, in forma societaria o iscrivibile in Camera di Commercio come impresa individuale, i regimi fiscali tra cui scegliere sono essenzialmente due:
- regime forfettario
- regime ordinario, che a sua volta prevede le due variabili della contabilità semplificata e della contabilità ordinaria
A seconda della forma giuridica scelta, la scelta del regime fiscale può non essere negoziabile. Per esempio, se decido di aprire una S.r.l., il regime fiscale obbligatorio è quello ordinario (in contabilità ordinaria). Inoltre, il regime forfettario vale solo per le persone fisiche (siano essi liberi professionisti o imprese individuali).
Come aprire partita IVA, quali sono i contributi previdenziali
A seconda del regime fiscale scelto, vi sono due tipi di contribuzioni:
- contribuzione in forma percentuale in base agli incassi, per i liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS
- contribuzione minima annuale, come per gli iscritti alle Gestioni Commercianti e Artigiani INPS, oltre ad una contribuzione in forma percentuale al superamento di determinate soglie di reddito
Aprire partita IVA: quanto costa e come fare
Quanto costa aprire la p. IVA? Se si decide di non affidare ad un commercialista o ad un consulente fiscale la propria contabilità (i cui costi variano in base al professionista scelto), si può aprire la partita IVA in autonomia e si può farlo gratuitamente.
Per farlo occorre compilare il modello AA9/12 e lo si può fare:
- scaricando il modello dal software messo a disposizione direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate ed inviandolo alla stessa telematicamente
- stampando il modello, compilandolo a mano su carta e consegnandolo fisicamente presso una delle sedi dell’Agenzia delle Entrate
Possono utilizzare il modello AA9/12, invece della Comunicazione Unica (ComUnica), i contribuenti non tenuti a iscriversi nel Registro delle imprese o nel REA. Il modello AA9/12 deve essere presentato entro 30 giorni dalla data di inizio attività.
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Aprire una partita IVA, cos’è il modello AA9/12
Vediamo ora come compilare il modello AA9/12 dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di quattro pagine e non tutti i dati sono obbligatori.
Modello AA9/12: Quadro A
Si comincia con il Quadro A, inserendo la data di inizio della propria attività, che non coincide necessariamente con la data in cui si trasmette il modello AA9/12. La partita IVA deve essere aperta entro 30 giorni dall’inizio effettivo dell’attività, motivo per cui fino al momento di apertura non si possono emettere fatture.
Se l’attività richiede l’iscrizione in Camera di Commercio allora occorrerà attendere l’ulteriore passaggio del rilascio della visura camerale.
Modello AA9/12, Quadro B e C
Si procede poi con il Quadro B, con l’inserimento di:
- denominazione, ovvero la ragione sociale dell’attività, che può essere anche semplicemente il nome e cognome del titolare della partita IVA che si vuole aprire
- indirizzo attività, che può essere anche l’indirizzo della propria residenza qualora l’attività sia svolta anche da casa o in più luoghi senza prevalenza di alcuno
- codice attività, quindi il codice ATECO scelto che identifica l’attività svolta
- regime fiscale agevolato, ovvero il regime forfettario, opzione da scegliere solo dopo opportuna verifica della sussistenza dei requisiti per accedervi
- sito web sui cui si effettueranno le vendite, nel caso in cui si apra la partita IVA per svolgere il commercio elettronico
Si va avanti con il Quadro C, inserendo tutti i propri dati anagrafici completi.
Modello AA9/12, Quadro D, E e F
Si saltano il Quadro D e il Quadro E.
Si procede con il Quadro F dove si indica il luogo o il soggetto dove sono depositate le proprie scritture contabili (ad esempio il proprio commercialista).
Modello AA9/12, Quadro G e I
Nel Quadro G si indicano invece:
- nella prima sezione ulteriori codici ATECO secondari qualora si volessero svolgere attività secondarie
- nella seconda sezione eventuali unità locali dove si svolge l’attività, oltre all’indirizzo primario precedentemente indicato
Infine, nel Quadro I, si indicano due importi qualsiasi nei due campi sottostanti alla dicitura “operazioni intracomunitarie” per essere iscritti al VIES (VAT information exchange system) che permette ai soggetti titolari di partita IVA di effettuare operazioni di acquisto e operazioni di vendita con i paesi dell’Unione Europea, in modo che possano essere tracciate le operazioni rilevanti ai fini IVA effettuate all’interno della Comunità Europea, in regime di non imponibilità IVA.
Invio telematico Modello AA9/12
Terminata la compilazione dei quadri di cui sopra, si può firmare e datare il modello AA9/12 e presentarlo o telematicamente o in forma cartacea all’Agenzia delle Entrate.
Nel primo caso si riceverà dopo poche ore la ricevuta di attribuzione della partita IVA con il relativo numero; nel secondo caso invece questo documento si riceve immediatamente.