Cos’è, come funziona e come si utilizza nel modello F24 il codice tributo 1790? Ogni anno i contribuenti titolari di partita iva e non, sono chiamati alla cassa, ossia a pagare allo Stato il saldo dell’IRPEF, ovvero delle imposte sul Reddito prodotto nell’anno precedente, nonchè l’acconto per l’anno in corso.
Non sono esclusi da tale obbligo i contribuenti in regime forfettario, i quali pagano un’imposta sostitutiva dell’Irpef, dell’Irap e delle addizionali, comunale e regionale.
Il primo acconto dei forfettari deve essere versato con il codice tributo 1790 (Imposta sostitutiva sul regime forfetario – Acconto prima rata – art. 1, c. 64, legge n. 190/2014)
che si affianca al codice tributo 1792 per il versamento del saldo. Ecco una breve guida al pagamento dell’imposta sostitutiva forfettari nel modello F24.
Codice tributo 1790: come funziona il versamento degli acconti nel regime forfettario
Anche i contribuenti in regime forfettario, possono pagare gli acconti delle imposte secondo il metodo storico o secondo quello previsionale.
Infatti, la possibilità di versare gli acconti con il metodo previsionale al pari degli altri contribuenti, riguarda anche i forfettari.
Dunque, è possibile versare gli acconti sulla base dei redditi che si ipotizza di conseguire in quel determinato anno, senza tenere conto di quanto guadagnato nell’anno precedente.
Gli acconti rientrano tra i c.d. versamenti in autoliquidazione in quanto l’importo da versare è calcolato dal contribuente, prima della presentazione della dichiarazione dei redditi. Naturalmente i versamenti effettuati dovranno corrispondere ai dati riportati successivamente nella dichiarazione dei redditi.
Rigo LM 42 dichiarazione dei redditi
L’obbligo di pagare gli acconti sorge quando l’importo riportato nel rigo LM 42 del modello Redditi dei forfettari è superiore a 51,65 euro.
A ogni modo, i forfettari pagano l’acconto:
- con un unico versamento entro il 30 novembre, se l’importo totale dovuto non supera 206 euro (Fonte Agenzia delle entrate)
- in due rate di pari importo entro le stesse scadenze previste per gli altri contribuenti (30 giugno e 30 novembre).
Difatti le due rate versate sono entrambe pari al 50% del totale dovuto a titolo di acconto. I privati invece, ossia chi non ha partita Iva versa con la prima rata il 40% del totale e con la seconda il restante 60%.
La prima rata dei forfettari deve essere versata in F24 con il codice tributo 1790.
Come compilare l’F24 con il Codice tributo 1790
Tenendo bene a mente quanto visto finora, passiamo alla compilazione dell’F24 con il codice tributo 1790.
Il codice tributo 1790 individua proprio il primo acconto dell’imposta sostitutiva pagata da chi è in regime forfettario.
L’F24 dovrà essere compilato sulla base delle seguenti indicazioni, ad ogni singolo campo dell’F24 corrisponderà una precisa regola di compilazione.
In particolare, la sezione Erario, dovrà essere così compilata:
- codice tributo, va indicato 1790;
- rateazione/regione/provincia/mese di riferimento: rata che si paga (due cifre) e numero di rate prescelto (due cifre) (ad esempio se è la prima rata di 5, indicheremo 01/05);
- anno di riferimento: anno d’imposta per cui si effettua il pagamento (per quest’anno indicheremo 2022);
- importi a debito versati: indicare l’importo a debito ossia il primo acconto o l’importo della rata da versare;
- importi a credito compensati: indicare l’eventuale “credito d’imposta” che si intende utilizzare per pagare l’acconto;
- totale A: somma degli importi a debito indicati nella Sezione Erario;
- totale B: somma degli importi a credito indicati nella Sezione Erario, non deve essere compilata se non sono stati riportati importi a credito da compensare;
- SALDO (A – B): indicare il saldo (TOTALE A – TOTALE B).
Quali sono i codici tributo per i forfettari relativamente all’imposta sostitutiva
Per consentire ai contribuenti in regime forfettario il versamento delle imposte, tramite il modello F24, si usano i seguenti codici tributo:
- “1790” denominato “Imposta sostitutiva sul regime forfetario – Acconto prima rata – art. 1, c. 64, legge n. 190/2014”;
- “1791” denominato “Imposta sostitutiva sul regime forfetario – Acconto seconda rata o in unica soluzione – art. 1, c. 64, legge n. 190/2014”;
- “1792” denominato “Imposta sostitutiva sul regime forfetario – Saldo – art. 1, c. 64, legge n. 190/2014”.
Come pagare l’F24
Il modello F24 deve essere pagato con le seguenti modalità telematiche:
- direttamente:
- usando i servizi “F24 web” o “F24 online” dell’Agenzia delle Entrate,
- attraverso i canali telematici Fisconline o Entratel
- oppure ricorrendo, tranne nel caso di modello F24 a saldo zero, ai servizi di internet banking messi a disposizione da banche, Poste Italiane e Agenti della riscossione convenzionati con l’Agenzia delle Entrate
- oppure tramite intermediario abilitato e provvisto di apposita delega.