I codici tributo vanno inseriti all’interno del Modello F24 per pagare determinate somme al fisco italiano: ogni codice fa riferimento ad un particolare tipo di versamento. Il codice tributo 1712 viene utilizzato dai sostituti di imposta, ovvero dai datori di lavoro, per pagare l’acconto dell’imposta sostitutiva sui redditi in base alla rivalutazione del TFR versata.
Si fa quindi riferimento ad un versamento a carico dei datori di lavoro da effettuare entro il termine del 16 dicembre di ogni anno, per ciò che riguarda l’acconto. Per il saldo invece si utilizza un altro codice tributo e si procede successivamente.
Vediamo in questo articolo nel dettaglio a cosa fa riferimento questo pagamento, come devono procedere i datori di lavoro e tutti i termini da rispettare.
Codice tributo 1712: le rivalutazioni del TFR
Vediamo prima di tutto qual è la definizione dell’Agenzia delle Entrate proposta per questo particolare codice tributo:
“Acconto dell’imposta sostitutiva sui redditi derivanti dalle rivalutazioni del trattamento di fine rapporto versata dal sostituto di imposta”
Questo versamento quindi non deve essere effettuato dai singoli lavoratori, ma dai datori di lavoro che ogni anno accantonano il TFR, ovvero una certa somma da destinare al Trattamento di Fine Rapporto.
Ogni anno, le aziende (quindi i sostituti di imposta) mettono da parte una certa somma relativa al TFR dei singoli lavoratori dipendenti, maturata durante i mesi si lavoro svolti. All’interno delle rilevazioni di fine esercizio viene indicata questa somma insieme alla rivalutazione del fondo riferito agli anni precedenti.
Su questo importo quindi il datore di lavoro versa un’imposta sostitutiva, pagando entro le scadenze stabilite dal fisco utilizzando il modello F24 e il codice tributo 1712. Se il datore di lavoro non è sostituto di imposta, la tassa viene pagata dal percettore del TFR. Si tratta quindi di un pagamento da effettuare ogni anno suddiviso in acconto e saldo, come vedremo tra poco.
Chi utilizza il codice tributo 1712
Questo codice viene utilizzato da quei soggetti che sono sostituti di imposta e che quindi accantonano il TFR per i propri dipendenti. Inoltre questi soggetti devono poi comunicare l’imposta all’interno del Modello 770 ogni anno.
Sono inclusi in questi obblighi imprenditori artigiani e commercianti, agenti e rappresentanti di commercio, lavoratori autonomi o titolari di partita Iva, società costituite in diversa forma, istituti di credito, enti che non svolgono attività commerciali, organi e amministrazioni dello stato, intermediari finanziari e così via.
Codice tributo 1712 e 1713
Il codice tributo 1712 non è l’unico a fare riferimento all’imposta sostitutiva legata al TFR. Insieme a questo infatti esiste anche il codice tributo 1713, ovvero:
“saldo dell’imposta sostitutiva sui redditi derivanti dalle rivalutazioni del trattamento di fine rapporto versata dal sostituto d’imposta.”
Il versamento del saldo è da effettuare l’anno successivo rispetto a quando si paga l’acconto, entro il 16 febbraio. Va ricordato che i datori di lavoro possono poi procedere con la compensazione tramite modello F24, con eventuali crediti cumulati.
Importi da versare con il codice tributo 1712
Con questo codice vanno versati gli importi che corrispondono all’imposta sostitutiva applicata sui redditi che derivano dalle rivalutazioni del TFR. Questa imposta particolare è del 17% e viene calcolata in base al coefficiente di rivalutazione del TFR.
Secondo le rivalutazioni Istat fatte per il 2024, le quote di TFR accantonate al 31 dicembre 2023 vanno rivalutate dello 0,377%. La formula specifica per la rivalutazione del TFR è la seguente:
Rivalutazione TFR maturata nell’anno (x) = Fondo TFR al 31/12 dell’anno (x-1) moltiplicato per il coefficiente di rivalutazione.
Questo numero così ottenuto, moltiplicato per 17% dà come risultato l’imposta sostitutiva che l’azienda deve pagare.
Codice tributo 1712: scadenze
Vediamo nel dettaglio quali sono le scadenze che i datori di lavoro devono conoscere per versare questa imposta sostitutiva, con la premessa che si suddivide in un primo versamento come acconto e in un secondo come saldo:
- Acconto: codice tributo 1712, entro il 16 dicembre 2024;
- Saldo: codice tributo 1713, entro il 16 febbraio 2025.
I datori di lavoro devono quindi versare entrambe le somme tramite Modello F24 indicando il codice tributo e l’anno corrispondente. Per calcolare le quote specifiche da versare è possibile utilizzare sia il metodo previsionale che quello storico.
Come pagare con il codice tributo 1712
Per eseguire correttamente il pagamento, i sostituti di imposta possono avvalersi di un intermediario incaricato come un commercialista. Si utilizza quindi il Modello F24, anche telematicamente, in cui vanno inserite tutte le informazioni che riguardano il pagamento e lo distinguono.
Oltre al codice tributo corrispondente va quindi inserito l’anno di riferimento, l’importo che si sta pagando e eventuali somme a credito. Nel pagare questa tassa infatti si possono utilizzare eventuali altre cifre a credito che sono state accantonate dal sostituto di imposta.
Se non si paga per tempo questa imposta, si può incorrere in importanti sanzioni in denaro. In caso di ritardo invece si può chiedere di procedere con il ravvedimento operoso, versando l’importo complessivo dovuto insieme a sanzioni e interessi ridotti per l’adempimento spontaneo.
Si consiglia quindi di verificare per tempo le scadenze e gli importi da versare, anche con l’aiuto di un intermediario esperto.