Le società di persone non ha una soggettività Irpef indipendente, nel senso che il reddito conseguito dalla società viene imputato ai soci in base alla loro quote societarie. Sono questi che versano le imposte allo Stato per i redditi prodotti dalla società. Dunque, in tali casi trova piena operatività il c.d. di principio di trasparenza. La società comunque presenta la dichiarazione dei redditi e può essere oggetto di accertamento da parte del Fisco.
Se si parla di Iva e Irap, invece, la società è appieno un debitore d’imposta con tutti gli obblighi che ne conseguono. Detto ciò, la società può utilizzare i crediti d’imposta che le vengono riconosciuti, per pagare le imposte e i contributi dalla stessa dovuti oppure, può decidere di trasferire il credito ai propri soci, in proporzione alle quote di partecipazione agli utili.
Anche il credito d’Imposta per il Mezzogiorno può essere oggetto di trasferimento dalla società al socio. Il trasferimento del credito d’imposta comporta però degli specifici adempimenti dichiarativi, sia per la società che per il socio.
Proprio su tali adempimenti, si è soffermata l’Agenzia delle entrate con una specifica FAQ pubblicata di recente.
Bonus sud: cos’è e come funziona
Il bonus sud è un credito d’imposta, introdotto dalla Legge n° 208/2015, Legge di bilancio 2016, e modificato nel corso del tempo. A oggi il bonus è ancora in vigore e l’agevolazione può essere richiesta per gli investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Il credito d’imposta spettante è calcolato applicando all’investimento ammissibile le seguenti percentuali:
- 45% per le piccole imprese (costi ammissibili 3 mln),
- 35% per le medie (10 mln) e
- 25 % per le grandi (15 mln).
Il bonus è riconosciuto nella misura del 30, 20 e 10% rispettivamente per le piccole, medie e grandi imprese situate nelle regioni dell’Abruzzo.
Il credito d’imposta in esame come da circolare n. 34/E del 3 agosto 2016, spetta a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, in base all’articolo 55 del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir). Indipendentemente dalla natura giuridica assunta.
Nei fatti, anche le società di persone possono essere beneficiarie del bonus sud.
Trasferimento del credito d’imposta dalla società al socio: come compilare il modello Redditi
Come detto in premessa, con una specifica FAQ, l’Agenzia delle entrate ha analizzato gli adempimenti dichiarativi in caso di trasferimento del bonus sud dalla società in favore del socio. Entrambi devono compilare appositi quadri della dichiarazione dei redditi, modello Redditi.
Nel dettaglio, la società di persone che attribuisce il credito d’imposta ai propri soci deve:
- indicare l’intero credito spettante nel quadro RU del modello “Redditi Sp 2022”, rigo RU5, col. 3,
- riportando lo stesso importo nel prospetto aiuti di Stato presente nel quadro RS, rigo RS401, colonna 17.
L’ammontare complessivo del credito trasferito ai soci dovrà essere indicato nel rigo RU10 della sezione I del quadro RU dello stesso modello; l’importo esposto nel rigo RU10 va riportato anche nella sezione VI-B, indicando l’importo attribuito ai soci e l’anno d’insorgenza del credito trasferito.
Nel caso di impresa familiare, il titolare dell’impresa indica nei righi RU5 e RS401 del modello “Redditi Pf 2022” il bonus spettante al lordo della quota assegnata ai collaboratori, dato che non va indicato, e riporta nei righi da RU6 a RU12 gli importi relativi agli utilizzi e/o ai residui dello stesso credito, con esclusivo riferimento alla sola quota di credito di propria spettanza, avendo altresì cura di barrare, a tal fine, la casella posta al rigo RU12 col. 1
Adempimenti del socio e del collaboratore familiare
Il socio della società di persone deve indicare il credito ricevuto nel rigo RU3, dandone poi evidenza nella sezione VI-A (righi RU501-RU505).
Il collaboratore dell’impresa familiare, invece, riporta la quota di credito d’imposta ricevuta nel quadro RU, rigo RU3 della dichiarazione analogamente alle indicazioni fornite ai soci della società di persone, indicando nella colonna 4 della sezione VI-A il codice fiscale del titolare dell’impresa familiare.