Chi ha intenzione di sostituire l’impianto vecchio con uno meno inquinante o di montarne uno completamente nuovo può ricorrere ad uno specifico bonus. Questo incentivo permette di ottenere una detrazione fiscale che oscilla tra il 50% al 65% e che, in alcuni casi può arrivare al 70%. È bene ricordare che i contribuenti non possono più ricorrere alla cessione del credito o allo sconto in fattura: opportunità che erano valide unicamente per i gli interventi che erano stati realizzati prima del 17 febbraio 2023.
È bene precisare inoltre che non esiste una misura specifica: in altre parole non c’è un vero e proprio bonus condizionatori 2024. L’agevolazione, infatti, rientra nel bonus mobili ed elettrodomestici. O nel bonus ristrutturazioni, nel Superbonus o nell’ecobonus e, a seconda dei casi, cambia anche la percentuale di agevolazione spettante.
Ma entriamo un po’ più nel dettaglio e cerchiamo di scoprire come ottenere questa agevolazione.
In cosa consiste il bonus condizionatore 2024
Le agevolazioni a cui si può accedere attraverso il bonus condizionatori risultano essere pari al 50%, al 65 % o al 70%. I soggetti beneficiari sono coloro che dovessero decidere di acquistare o sostituire il proprio condizionatore e ne prendono uno a risparmio energetico. L’intervento può essere o meno connesso ad una ristrutturazione dell’immobile totale o parziale.
A chiarire come accedere al bonus condizionatore è una guida redatta dall’Agenzia delle Entrate, nella quale è stato spiegato che è possibile accedere a questa agevolazione anche senza aver effettuato i lavori di ristrutturazione.
È possibile far rientrare l’agevolazione per il climatizzatore nei seguenti bonus:
- bonus mobili ed elettrodomestici, che permette di ottenere una detrazione fiscale al 50%;
- ecobonus per il risparmio energetico, attraverso il quale è possibile ottenere una detrazione al 65%;
- superbonus, che a partire da quest’anno viene riconosciuto solo al 70%. E che può essere utilizzato per sostituire i condizionatori.
Quando scatta l’agevolazione
Le agevolazioni previste non vengono erogate in maniera autonoma, ma in combinazione con quelle relative al bonus ristrutturazione, il bonus mobili ed elettrodomestici, il Superbonus e l’Ecobonus. Come abbiamo anticipato in precedenza le agevolazioni sono differenti a secondo del tipo di intervento che viene effettuato.
A ogni modo il condizionatore che viene acquistato deve necessariamente appartenere a una classe energetica superiore alla A, che è in grado di garantire un reale risparmio energetico.
Come accedere all’agevolazione
L’agevolazione può essere richiesta nel momento in cui vengono effettuati dei lavori di ristrutturazione dell’immobile. La spesa massima sulla quale si può chiedere lo sconto IRPEF del 50% sono 95.000 euro.
Per poter accedere alla misura è necessario che gli interventi siano iniziati dopo il 1° gennaio 2023.
Bonus condizionatore con ecobonus
La detrazione, con l’Ecobonus, sale al 65%, mentre il tetto massimo di spesa risulta essere 46.000 euro.
Per accedere a questa particolare agevolazione è necessario che il contribuenti si doti di un attestato di prestazione energetica (Ape), grazie al quale venga certificato l’efficientamento energetico.
Nell’ambito del superbonus
Sale al 70% la percentuale di sconto del bonus condizionatore se è associato ai lavori trainanti del Superbonus. Parliamo, in questo caso, di interventi come l’isolamento termico delle superfici verticali e orizzontali o l’eventuale sostituzione della caldaia con degli impianti centralizzati a condensazione.
Complessivamente le operazioni effettuate in casa devono garantire un miglioramento di due classi energetiche certificate con l’Ape.
Anche l’Iva è scontata
Ricordiamo che oltre alle detrazioni IRPEF, l’acquisto di un condizionatore a maggiore efficienza energetica permette di ottenere una riduzione dell’Iva al 10% sui costi sostenuti sulla manodopera che è indispensabile per effettuare l’installazione.
Indipendentemente a quale agevolazione sia associata, il bonus condizionatori può essere richiesto attraverso la dichiarazione dei redditi. Non sono previsti dei limiti di Isee: lo sconto IRPEF viene plasmato in dieci quote annuali con il bonus mobili, l’ecobonus e il bonus ristrutturazioni. Scendono a quattro con il superbonus.
Comunicazione Enea
Va infine precisato che chi ha in atto una ristrutturazione e usufruisce dell’Ecobonus, è obbligato a inviare una specifica comunicazione all’ENEA, entro 90 giorni dal termine dei lavori.
La comunicazione può essere inviata esclusivamente in via telematica sul sito web dedicato https://detrazionifiscali.enea.it/.
Quale documentazione conservare
Come per tutte le detrazioni fiscali che vanno nel 730 anche per il bonus climatizzatori, la documentazione da conservare è la seguente: scheda descrittiva inviata all’ENEA firmata, le schede tecniche del condizionatore a pompa di calore, i documenti di acquisto e di pagamento del macchinario e dell’installazione, la scia (ove richiesta) e i documenti rilasciati dall’installatore.
Tracciabilità dei pagamenti
Ricordiamo che il pagamento deve essere effettuato tramite strumenti di pagamento tracciabili, ossia:
- bonifico postale o bancario;
- carta di credito o di debito;
- bonifico parlante.
Nel bonifico parlante vanno inclusi i seguenti dati:
- codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- codice fiscale o Partita IVA del beneficiario del pagamento;
- numero e data della fattura che viene pagata;
- causale che faccia riferimento alla normativa dell’agevolazione.
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