Mancata registrazione nei registri RNA, SIAN e SIPA degli aiuti di Stato e degli aiuti in regime de minimis indicati nelle dichiarazioni REDDITI, IRAP e 770 relative al periodo di imposta 2018. E’ questo l’oggetto del provvedimento del 18 ottobre con il quale l’Agenzia delle entrate ha comunicato ai contribuenti come sanare gli errori commessi nella dichiarazioni fiscali.
Si tratta di errori che non hanno permesso all’Agenzia delle entrate e alle altre amministrazioni competenti di registrare gli aiuti di Stato e de minimis: nel Registro nazionale degli aiuti (Rna), nel Sistema informativo agricolo nazionale (Sian) e nel Sistema italiano della pesca e dell’acquacoltura (Sipa).
Le informazioni che il Fisco invierà ai contribuenti consentiranno di regolarizzare spontaneamente eventuali errori o violazioni.
Registrazione degli Aiuti di Stato in Dichiarazione dei redditi
L’agenzia delle entrate sulla base dei dati riportati dal contribuente nelle dichiarazioni fiscali, provvede alla registrazione dei c.d. aiuti fiscali “automatici” e “semi-automatici” di cui all’articolo 10 del Regolamento, (decreto Mi.Se n°115 del 2017) negli appositi registri.
In particolare, i contribuenti indicano i dati sugli aiuti di Stato nel prospetto “Aiuti di Stato” delle dichiarazioni Redditi, Irap e 770 presentate per ogni periodo di imposta.
In base a tali dati, l’Agenzia delle entrare riporta gli Aiuti nel Registro Nazionale degli aiuti di Stato (RNA) ovvero negli altri registri: Sian e Sipa. L’obiettivo di tali registri è quello di verificare il rispetto della normativa UE e di quella nazionale in merito:
- ai divieti di cumulo,
- agli obblighi di trasparenza e
- di pubblicità.
Quali sono le comunicazioni per l’adempimento spontaneo
Con il provvedimento del 18 ottobre scorso, Prot. n. 2022/389471, l’Agenzia delle entrate indica ai contribuenti le modalità per regolarizzare gli eventuali errori commessi nelle dichiarazioni fiscali e relativi proprio agli aiuti di Stato.
In particolare, grazie al c.d. adempimento spontaneo, i contribuenti possono regolarizzare la propria posizione le informazioni errate comunicate nel prospetto “Aiuti di Stato” delle dichiarazioni Redditi, Irap e 770 presentate per il periodo di imposta 2018.
Come sanare gli errori?
Tutto parte da una comunicazione con il Fisco invita i contribuenti, tramite PEC o raccomandata, a regolarizzare le anomalie riscontrate. La comunicazione e gli allegati sono disponibili anche nel “Cassetto fiscale” dell’interessato.
Da qui, il contribuente, direttamente o attraverso gli intermediari, può richiedere ulteriori informazioni o segnalare eventuali inesattezze nei dati comunicati, o fatti e circostanze non conosciuti al Fisco che giustificano il suo comportamento.
A ogni modo, se l’errore commesso consiste nell’errata compilazione dei campi “Codice attività Ateco”, “Settore”, “Codice Regione”, “Codice Comune”, “Dimensione impresa” e “Tipologia costi”, del prospetto Aiuti di Stato, la posizione può essere sanata presentando una dichiarazione integrativa. In tal modo, gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis saranno inseriti nei registri sopra citati nell’esercizio finanziario successivo a quello di presentazione della dichiarazione integrativa nella quale sono dichiarati.
Se gli errori commessi non riguardano la compilazione dei campi appena citati sarà necessario:
- non solo presentare una dichiarazione integrativa ma anche
- restituire integralmente l’aiuto di Stato e l’aiuto in regime de minimis, comprensivo di interessi.
In entrambi i casi è possibile beneficiare delle sanzioni ridotte previste dal ravvedimento operoso.
Dunque, nel secondo caso le conseguenze sono molto più pesanti.
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