E’ in scadenza il 17 giugno il 1° acconto IMU 2024 (il 16 normale scadenza è domenica) e l’importo è pari alla metà di quanto pagato a titolo di Imposta Municipale Propria per l’anno 2023. Ma chi è tenuto al versamento di questa imposta? Vale ancora l’esenzione per l’abitazione principale? Quando scade il saldo o seconda rata?
Confermato anche per il 2024, l’esonero per le abitazioni principali non di lusso oltre che le agevolazioni e riduzioni tra cui quella prevista in caso di comodato d’uso gratuito.
- IMU, cos’è e come funziona
- A quanto ammonta e quali sono le scadenze IMU 2024
- Quali sono gli immobili esenti IMU 2024
- Come funziona l’IMU per i coniugi con 2 o più case
- Cos’è e come fare il ravvedimento operoso dell’acconto IMU per omesso o carente versamento
- Deducibilità IMU in dichiarazione dei redditi: a chi spetta e come funziona
IMU, cos’è e come funziona
La Legge di Bilancio 2020 ha dato il via alla “nuova IMU” che è il frutto dell’accorpamento dell’IMU, della IUC e della TASI (questi ultimi due tributi sono stati abrogati). Le aliquote base ai fini del calcolo dell’imposta dovuta che sono uguali alla somma delle aliquote base dell’ex IMU e TASI. Presupposto dell’imposta è il possesso di immobili ossia fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli.
Sono soggetti ad IMU il:
- proprietario
- titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie),
- concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e dal locatario in caso di leasing.
L’imposta è dovuta per il possesso dei seguenti beni immobili:
- fabbricati, escluse le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9;
- aree fabbricabili
- e di terreni agricoli
A quanto ammonta e quali sono le scadenze IMU 2024
Entro il 17 giugno scade il 1° acconto IMU 2024 (o prima rata IMU) che è pari al 50% di quanto versato a titolo di IMU per l’anno precedente.
Il saldo a conguaglio (o seconda rata IMU) dovrà essere versato entro il 16 dicembre dello stesso anno anche sulla base delle possibile variazioni alle aliquote apportate dai singoli comuni in cui sono ubicati gli immobili.
Scadenze IMU | |
17 giugno 2024 | Acconto o intera imposta (salvo successivo conguaglio) |
16 dicembre 2024 | Saldo |
Quali sono gli immobili esenti IMU 2024
Esistono tuttavia, come accennato in premessa, degli immobili esenti dal pagamento dell’IMU e quindi anche dal pagamento del primo acconto del 16 giugno.
Le ipotesi di esenzione IMU, come riportato dal sito del MEF sono:
- immobili destinati esclusivamente ai compiti istituzionali dello Stato, comuni, regioni, province, comunità montane, consorzi fra detti enti, enti SSN;
- fabbricati classificati o classificabili nelle categorie catastali da E/1 a E/9;
- fabbricati con destinazione ad usi culturali;
- ” destinati esclusivamente all’esercizio del culto;
- ” di proprietà della Santa Sede;
- ” appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali;
- immobili posseduti e utilizzati dai soggetti di cui alla lettera i) del comma 1 dell’art. 7 del D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 504.
Sono, inoltre, esenti i terreni agricoli nei seguenti casi:
- posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola e comprese le società agricole;
- ubicati nei comuni compresi nell’elenco di cui alla circolare del Ministero delle finanze n. 9 del 14 giugno 1993;
- ubicati nei comuni delle isole minori di cui all’all. A annesso alla legge 28 dicembre 2001, n. 448;
- a immutabile destinazione agrosilvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile.
Novità IMU 2024
Sono nuovamente assoggettati all’IMU i fabbricati rurali ad uso strumentale e i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati (fabbricati merce) che erano stati, invece, esentati a decorrere dall’anno 2014.
Leggi anche: IMU su unità collabenti e fabbricati rurali strumentali: i chiarimenti del MEF
Come funziona l’IMU per i coniugi con 2 o più case
Ogni famiglia ha diritto all’esenzione IMU per la prima casa ovvero per l’abitazione principale. Tuttavia nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nello stesso territorio comunale o in un comune diverso si torna alla doppia esenzione IMU.
Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con una sentenza risalente al 2022 nel quale la Consulta spiega che non si può negare la doppia esenzione a Coniugi e Uniti civilmente, altrimenti ci sarebbe una disparità con le coppie di fatto che invece possono usufruire della doppia esenzione.
Qui tutti i dettagli IMU, sì alla doppia esenzione per coniugi e Unioni civili per la Corte Costituzionale
Cos’è e come fare il ravvedimento operoso dell’acconto IMU per omesso o carente versamento
I contribuenti potrebbero essere costretti a rinviare il pagamento del 1° acconto IMU per qualsiasi ragione. Saranno quindi diversi coloro che decideranno di regolarizzare il versamento IMU ricorrendo successivamente al ravvedimento operoso.
In tale caso, varranno le regole generali sul ravvedimento operoso previste per le imposte quali Irpef, Ires ecc.
Infatti, salvo che:
- la violazione non venga constatata o
- intervengano altre attività amministrative di accertamento,
delle quali il contribuente ne è già a conoscenza, quest’ultimo potrà versare l’acconto IMU, gli interessi, e la contestuale sanzione del 30% ridotta a seconda del momento in cui si regolarizza il versamento. Su questo ultimo punto, la sanzione può essere ridotta, in ultima battuta, ad 1/5 ossia al 6% (30%/5).
Leggi anche: Rata Imu pagata in ritardo: calcolo sanzioni, ravvedimento e codici tributo
Deducibilità IMU in dichiarazione dei redditi: a chi spetta e come funziona
Ricordiamo infine che anche l’imposta Municipale Unica rientra tra i tributi che possono essere dedotti dal reddito d’impresa o da professione.
La percentuale di deducibilità dell’IMU è stata nel corso del tempo oggetto di varie modifiche. Da ultimo, la Legge di bilancio 2020, ha rivisto la quote deducibile che, a partire dal periodo d’imposta 2023, arriverà al 100% del costo sostenuto.
Leggi anche: Deducibilità IMU in dichiarazione dei redditi
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