Il mese di aprile è ormai appuntamento fisso con la dichiarazione dei redditi precompilata: quest’anno la data di inizio del 730 precompilato 2017 slitterà al 18 considerando i giorni festivi. Sarà quindi possibile per i contribuenti interessati, tramite l’applicazione web realizzata dall’Agenzia delle Entrate, visualizzare, accettare oppure integrare o modificare la propria dichiarazione precompilata ed inviarla a partire dal prossimo 2 maggio.
Innanzitutto la prima cosa che deve fare il contribuente per accedere alla dichiarazione dei redditi 730 precompilato 2017 è l’abilitazione per poter operare: si può infatti accedere con le credenziali dell’Agenzia delle Entrate, quindi Fisconline oppure Entratel, ma anche con altre credenziali:
- SPID il nuovo “Sistema Pubblico dell’Identità Digitale” per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione;
- INPS con il Pin dispositivo (direttamente dal sito dell’ente di previdenza);
- NOiPA con l’utenza riservata per i servizi online del Portale della Pubblica Amministrazione (direttamente dal Portale NoiPA).
Il modello 730/2017 ufficiale è già visionabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate ed è composto da varie sezioni e quadri, ognuno dei quali deve essere compilato con dati precisi e per non incorrere in possibili errori, vediamo cosa deve inserire il contribuente che decida di operare in modo autonomo.
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Vediamo, sinteticamente, come compilare i quadri che compongono il modello 730:
- Frontespizio: vengono indicate le generalità del contribuente, quindi dati anagrafici, codice fiscale, residenza e domicilio se non coincidente, ed inoltre si indicano sia i dati dei familiari a carico del contribuente sia i dati del sostituto d’imposta.
- Quadro A “redditi dei terreni”: indicare i redditi percepiti l’anno precedente, derivanti dal possesso dei terreni.
- Quadro B “redditi dei fabbricati”: indicare i redditi percepiti l’anno precedente, derivanti dal possesso di fabbricati anche se si tratta dell’abitazione principale.
- Quadro C “redditi di lavoro dipendente e assimilati”: indicare quindi i redditi percepiti da lavoro dipendente, o assimilati, oppure quelli di pensione, con l’indicazione delle ritenute IRPEF e dell’addizionale regionale e comunale.
- Quadro D “altri redditi”: rientrano in questo quadro i redditi di capitale oppure di lavoro autonomo, non derivanti da attività professionale, oppure redditi soggetti a tassazione separata (classico esempio le somme percepite dagli eredi).
- Quadro E “oneri e spese detraibili e oneri deducibili”: rientrano in questo quadro tutte quelle spese che possono portare una deduzione dell’imponibile fiscale oppure una detrazione di imposta;
- Quadro F “acconti, ritenute, eccedenze e altri dati”: acconti relativi all’Irpef, all’addizionale comunale e alla cedolare secca sulle locazioni.
- Quadro G “crediti d’imposta”: crediti d’imposta relativi ai fabbricati, per l’incremento dell’occupazione, per i redditi prodotti all’estero, per le mediazioni, per il reintegro delle anticipazioni sui fondi pensione e per la ricostruzione degli immobili colpiti dal sisma in Abruzzo.
- Quadro I “pagamenti imposte con F24”: per i contribuenti a cui risulta un credito alla fine della dichiarazione e decidono di utilizzare queste eccedenze per il pagamento di altre imposte a debito.
- Firma della dichiarazione: del contribuente che rilascia la dichiarazione dei redditi
con il modello 730.
Da quest’anno, a differenza dello scorso, il modello 730 precompilato 2017 conterrà ulteriori elementi già in possesso del fisco, con lo scopo di limitare il più possibile le modifiche ed integrazioni del contribuente: saranno infatti già note le spese sanitarie sostenute in farmacia e parafarmacia per l’acquisto di farmaci attraverso l’emissione dello scontrino “parlante”, oppure quelle sostenute per interventi di riqualificazione energetica o di recupero del patrimonio edilizio se comunicate dagli amministratori di condominio all’Agenzia delle entrate.
730 precompilato 2017, dati presenti in dichiarazione
Nello specifico nella dichiarazione 730 precompilato 2017 sono già presenti:
- i dati della Certificazione Unica, consegnata al dipendente dal datore di lavoro o al pensionato dall’ente pensionistico poiché entro il 07 marzo il sostituto d’imposta aveva l’obbligo di inviare questi dati all’Agenzia delle Entrate. Considerando che la Certificazione unica contiene tutti i dati fiscali il contribuente si troverà già compilata la sezione relativa al reddito da lavoro dipendente o di pensione, le ritenute IRPEF e le trattenute relative alle addizionali regionali e comunali, nonché i dati relativi alle detrazioni e ai familiari, se a carico;
- i dati relativi agli interessi passivi sui mutui, ai contributi previdenziali ed in aggiunta i contributi versati alla previdenza complementare, oltre ai premi assicurativi, dato che sia banche che assicurazioni, oltre che gli enti previdenziali hanno l’obbligo di comunicare questi dati all’Agenzia delle Entrate;
- le spese sanitarie comunicate da medici, farmacie, strutture sanitarie ed in aggiunta parafarmacie, ottici, psicologi, infermieri, ostetriche, tecnici sanitari di radiologia medica;
le spese veterinarie e i relativi rimborsi, comunicate sia da farmacie sia parafarmacie ma anche dai veterinari; - dati relativi alle spese universitarie;
- spese funebri;
- i dati relativi alle spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per arredo di immobili ristrutturati e per la riqualificazione energetica degli edifici, poiché sono dati in possesso di Banche e Poste.
Essendo il secondo anno di dichiarazione precompilata, il contribuente si ritroverà anche dati già contenuti nella precedente dichiarazione, come ad esempio terreni e fabbricati oppure i dati legati ad oneri che danno diritto a detrazioni da ripartire in più rate annuali.
Al termine della dichiarazione potrà emergere un credito o un debito: le modalità di rimborso o di trattenuta seguono le stesse regole del modello 730 ordinario.
Il contribuente quindi otterrà il rimborso del suo credito, o parimenti, la trattenuta di quanto dovuto direttamente nella busta paga dato che l’esito della dichiarazione viene direttamente inviato al datore di lavoro o all’ente pensionistico, in modo tale che la somma da rimborsare o trattenere venga direttamente inserita dal sostituto d’imposta sulla busta paga oppure nella pensione a partire rispettivamente da luglio e agosto – settembre.
Nel caso, invece, in cui non vi sia un sostituto d’imposta, prendendo ad esempio un contribuente che perda il proprio lavoro in corso d’anno, allora in caso di rimborso sarà direttamente l’Agenzia delle Entrate ad effettuare un accredito sulle coordinate bancarie o postali fornite dal contribuente, in caso di debito sarà cura dello stesso contribuente effettuare il pagamento di quanto dovuto attraverso la stessa applicazione online, oppure ha anche la possibilità di optare per la classica stampa del modello F24 ed utilizzare le modalità di pagamento ordinarie.
Affinché il contribuente possa operare in maniera del tutto autonoma è presente all’indirizzo https://infoprecompilata.agenziaentrate.it una sezione in cui vengono riportati tutti i canali volti all’assistenza: un numero di telefono per le chiamate proveniente da fisso e un numero per quelle da cellulare, oltre ad un numero al quale si possono inviare SMS per dubbi risolvibili con risposte sintetiche.