La visita fiscale INPS è un controllo medico obbligatorio a cui i lavoratori dipendenti possono essere sottoposti durante un periodo di malattia. L’obiettivo è verificare lo stato di salute del lavoratore e accertare la legittimità dell’assenza dal lavoro.
Ma chi manda la visita fiscale INPS? Quali sono le fasce orarie di reperibilità? E cosa succede in caso di assenza alla visita fiscale? In questa guida aggiornata rispondiamo a tutte le domande per chiarire il funzionamento della visita fiscale INPS nel 2025.
Cos’è la visita fiscale INPS?
La visita fiscale è un accertamento medico che l’INPS può disporre per verificare lo stato di malattia di un lavoratore dipendente pubblico o privato e accertare che l’assenza sia effettivamente giustificata da una condizione di salute incompatibile con lo svolgimento dell’attività lavorativa. Il controllo viene effettuato da un medico incaricato dall’INPS, il quale si reca presso il domicilio dichiarato dal lavoratore nel certificato medico per verificare la sua condizione di salute.
Durante la visita, il medico può valutare la gravità della patologia, la necessità di prolungare o ridurre il periodo di malattia e l’eventuale idoneità del lavoratore a riprendere il servizio. Se il medico fiscale ritiene che le condizioni di salute non giustifichino l’assenza, può trasmettere una segnalazione all’INPS, che a sua volta può sospendere o revocare l’indennità di malattia. La visita fiscale può avvenire più volte nel corso della stessa malattia, soprattutto in caso di assenze ripetute o prolungate, e viene effettuata anche nei giorni festivi o nei weekend.
Chi manda la visita fiscale INPS?
La richiesta della visita fiscale può avvenire in due modi:
- D’ufficio, direttamente dall’INPS, attraverso il sistema automatizzato di controlli.
- Su richiesta del datore di lavoro, sia nel caso di lavoratori del settore privato che pubblico.
Anche nel settore pubblico, la visita fiscale viene fatta dall’Inps ma con necessità di richiesta specifica del datore di lavoro pubblico.
Orari di reperibilità per la visita fiscale
Dal 2024, gli orari delle visite fiscali sono uniformati tra dipendenti pubblici e privati. I lavoratori devono essere reperibili nelle seguenti fasce orarie:
- Dalle 10:00 alle 12:00
- Dalle 17:00 alle 19:00
Il lavoratore assente alla visita fiscale senza una valida giustificazione rischia sanzioni, tra cui la perdita dell’indennità di malattia.
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Controllo malattia INPS: cosa succede se non si è presenti alla visita fiscale?
Se il lavoratore non viene trovato al domicilio durante gli orari di reperibilità, l’INPS può disporre un secondo controllo. In caso di assenza ingiustificata, possono essere applicate le seguenti sanzioni:
- Decurtazione dell’indennità di malattia
- Sospensione o revoca totale dell’indennità in caso di reiterate assenze
Tuttavia, esistono giustificazioni valide per l’assenza, come visite mediche documentate, urgenze sanitarie o altre cause di forza maggiore.
Esenzioni dalla visita fiscale: chi è escluso dall’obbligo di reperibilità?
Non tutti i lavoratori in malattia sono obbligati a rispettare le fasce orarie di reperibilità previste per la visita fiscale. La normativa prevede alcuni casi di esonero, validi sia per i dipendenti pubblici che per quelli privati:
- Lavoratori con patologie gravi che richiedono terapie salvavita (es. dialisi, chemioterapia, radioterapia).
- Lavoratori con un’invalidità civile pari o superiore al 67%.
- Lavoratori con stati patologici connessi a una condizione di invalidità riconosciuta.
- Lavoratori ricoverati in strutture ospedaliere o in luoghi di cura.
In questi casi, il lavoratore è esonerato dall’obbligo di reperibilità e non può essere sottoposto a visita fiscale. Tuttavia, l’INPS può comunque effettuare verifiche documentali per accertare la legittimità dell’assenza per malattia.
Come si richiede la visita fiscale?
I datori di lavoro del settore privato possono richiedere una visita fiscale per un dipendente assente per malattia attraverso il servizio online messo a disposizione dall’INPS. La richiesta deve essere effettuata tramite il Portale INPS, accedendo con le proprie credenziali SPID, CNS o CIE.
Procedura per richiedere la visita fiscale
- Accedere al sito ufficiale dell’INPS (www.inps.it).
- Navigare alla sezione Richiesta Visite Mediche di Controllo (Polo Unico VMC).
- Effettuare l’accesso con le proprie credenziali digitali (SPID, CNS o CIE).
- Compilare il modulo di richiesta indicando i dati del lavoratore (nome, cognome, codice fiscale, indirizzo di reperibilità e certificato medico).
- Inviare la richiesta e attendere la conferma dell’INPS.
Una volta ricevuta la richiesta, l’INPS provvede a inoltrarla ai medici fiscali competenti, che effettueranno il controllo direttamente presso il domicilio del lavoratore secondo le fasce orarie di reperibilità previste.
Certificati di malattia e visite mediche di controllo su app IO
Per i lavoratori pubblici e privati, l’INPS ha attivato un nuovo servizio sull’app IO che consente di ricevere comunicazioni relative ai certificati di malattia e alle visite mediche di controllo.
Nello specifico:
- Alla ricezione di un certificato telematico di malattia, i lavoratori che hanno registrato i propri contatti su MyINPS ricevono una notifica che conferma l’avvenuta trasmissione del certificato. Viene inoltre suggerito di accedere al servizio “Consultazione dei certificati di malattia telematici” per verificare la correttezza dei dati inseriti.
- In caso di visita medica di controllo, il lavoratore riceve una comunicazione che conferma l’avvenuta visita. Può quindi accedere allo “Sportello del cittadino per le visite mediche di controllo” per consultare l’esito.
Le notifiche e le comunicazioni rimangono disponibili nell’area riservata MyINPS per un periodo di 60 giorni. Per maggiori dettagli, è possibile consultare il messaggio INPS n. 3337 del 9 ottobre 2024.
FAQ sulla visita fiscale
1. Cosa succede se il medico fiscale arriva fuori dagli orari di reperibilità? Se il medico si presenta al di fuori delle fasce orarie previste, il lavoratore non è obbligato a essere presente. Tuttavia, per sicurezza, è consigliabile conservare eventuali prove dell’orario in cui è avvenuta la visita.
2. La visita fiscale può essere richiesta più volte per lo stesso periodo di malattia? Sì, l’INPS può disporre più visite fiscali nello stesso periodo di malattia, soprattutto in caso di assenze ripetute o sospette.
3. È possibile contestare l’esito della visita fiscale? Sì, se il lavoratore ritiene che il medico fiscale abbia commesso un errore, può presentare un ricorso all’INPS allegando documentazione medica che dimostri la persistenza della malattia.
4. Si può uscire di casa fuori dagli orari di reperibilità? Sì, ma con alcune precisazioni. Secondo la giurisprudenza, il lavoratore in malattia non è obbligato a rimanere recluso in casa per tutta la giornata. Al di fuori degli orari di reperibilità, può svolgere normali attività quotidiane, come fare la spesa o brevi passeggiate, a condizione che queste non compromettano il processo di guarigione. È comunque consigliabile evitare attività che possano essere interpretate come incompatibili con lo stato di malattia, per non rischiare contestazioni da parte del datore di lavoro o dell’INPS.
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Casi pratici ed esempi
- Caso di un lavoratore assente alla visita fiscale: Un dipendente è in malattia ma si assenta dal domicilio senza giustificazione. Il medico fiscale segnala l’assenza e l’INPS sospende il pagamento dell’indennità.
- Caso di una contestazione dell’INPS: Un lavoratore riceve un referto negativo dalla visita fiscale, ma il medico curante attesta una patologia persistente. Presenta ricorso e ottiene il ripristino dell’indennità.
Conclusione
Essere informati sulle regole della visita fiscale INPS è fondamentale per evitare sanzioni e gestire al meglio un periodo di malattia. Ricordiamo che la reperibilità è obbligatoria e che eventuali assenze devono essere giustificate con documentazione adeguata.
Per ulteriori dettagli, consulta il nostro approfondimento su Lavoro e Diritti.
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