Ogni anno, con l’avvicinarsi del periodo natalizio, la tredicesima mensilità diventa un tema di grande interesse per lavoratori e lavoratrici di ogni settore. Non sorprende quindi che molte delle domande che ci arrivano alla rubrica “La Posta di Lavoro e Diritti” riguardino proprio questo argomento: chi ha diritto alla tredicesima, come viene calcolata, quali sono le modalità e le tempistiche di pagamento e cosa succede in caso di cessazione del rapporto di lavoro.
In questa edizione, risponderemo ai dubbi più frequenti che ci avete sottoposto. Parleremo del calcolo della tredicesima per contratti part-time e a tempo determinato, delle conseguenze per i ritardi o il mancato pagamento, delle trattenute fiscali che incidono sull’importo netto e delle regole applicabili in caso di dimissioni o licenziamento. Continuate a leggere per trovare tutte le risposte alle vostre domande e capire meglio i vostri diritti!
La Posta di Lavoro e Diritti: rispondiamo alle vostre domande sulla tredicesima
La rubrica “La Posta di Lavoro e Diritti” nasce con l’obiettivo di rispondere ai dubbi più comuni dei nostri lettori su tematiche di lavoro, previdenza e diritti dei lavoratori. Tuttavia, ci teniamo a precisare che le nostre risposte sono di carattere generale e hanno esclusivamente scopo informativo. Non forniamo consulenze personalizzate né possiamo esaminare specifiche situazioni individuali o contratti, in quanto ogni caso può avere peculiarità che richiedono un’analisi approfondita.
Per esigenze particolari o per problematiche che necessitano di un supporto mirato, invitiamo sempre i nostri lettori a rivolgersi a un professionista di fiducia, come un consulente del lavoro, un avvocato o un CAF. Questi esperti possono analizzare nel dettaglio la vostra situazione, fornendo indicazioni specifiche e personalizzate. Il nostro scopo è di aiutarvi a orientare meglio le vostre scelte, ma non possiamo sostituirci al ruolo di chi è qualificato per assistervi direttamente.
1. Diritto alla tredicesima e calcolo per contratti atipici
Buongiorno, lavoro come dipendente part-time e ho un contratto a tempo determinato. Ho diritto alla tredicesima mensilità? Se sì, come viene calcolata? Mi spettano gli stessi importi di un lavoratore a tempo pieno?
Buongiorno, sì, anche i lavoratori part-time e con contratto a tempo determinato hanno diritto alla tredicesima mensilità, salvo che il contratto collettivo applicato dall’azienda non preveda diversamente (eventualità rara). L’importo della tredicesima viene calcolato in proporzione ai mesi lavorati nell’anno e, per i lavoratori part-time, anche in proporzione all’orario di lavoro.
Ad esempio, se lavori part-time al 50% rispetto a un tempo pieno, la tua tredicesima sarà pari alla metà di quella di un lavoratore full-time con pari retribuzione oraria. Inoltre, se hai lavorato solo una parte dell’anno, l’importo sarà riproporzionato in base ai mesi effettivamente lavorati (considerando un mese intero se hai lavorato almeno 15 giorni).
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2. Ritardi o mancato pagamento della tredicesima
Salve, se mio datore di lavoro non paga la tredicesima, che di solito riceviamo entro Natale, cosa si può fare per sollecitarne il pagamento? È prevista qualche sanzione per il datore in caso di ritardo o mancata corresponsione?
Salve, la tredicesima mensilità deve essere corrisposta entro il mese di dicembre, generalmente prima di Natale, salvo che il contratto collettivo applicato dall’azienda non stabilisca un termine diverso. In caso di ritardo, ti consiglio di inviare una comunicazione formale al datore di lavoro (preferibilmente tramite raccomandata A/R o PEC), richiedendo il pagamento della tredicesima specificando l’importo dovuto e il riferimento normativo o contrattuale.
Se il datore non adempie, puoi rivolgerti a un sindacato, un consulente del lavoro o un avvocato per valutare un’azione legale. Il mancato pagamento della tredicesima costituisce una violazione contrattuale, e il datore può essere soggetto a sanzioni, oltre che al pagamento degli interessi legali sul ritardo. Infine, in situazioni gravi, puoi segnalare la questione all’Ispettorato del Lavoro competente.
3. Tasse e trattenute sulla tredicesima
Buongiorno, di solito la mia tredicesima, ha un importo netto molto inferiore rispetto alla normale retribuzione mensile. Perché le trattenute fiscali e previdenziali sono così alte rispetto allo stipendio mensile? È normale o ci potrebbe essere un errore nel calcolo?
Buongiorno, è normale che l’importo netto della tredicesima risulti inferiore rispetto al netto di una mensilità standard. Questo accade perché la tredicesima è assoggettata a trattenute fiscali e previdenziali senza l’applicazione delle detrazioni per lavoro dipendente che normalmente riducono il carico fiscale sulle mensilità ordinarie. Inoltre sulla tredicesima non si applica il cosiddetto taglio del cuneo fiscale.
Di conseguenza, l’importo della tredicesima viene tassato in modo più “puro”, facendo apparire il netto inferiore. Tuttavia, se l’importo ti sembra significativamente basso, ti consiglio di verificare il calcolo con un professionista (CAF o consulente del lavoro), controllando la busta paga per escludere eventuali errori, soprattutto nei parametri applicati per il calcolo delle trattenute.
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4. Tredicesima in caso di cessazione del rapporto di lavoro
Gentile redazione, mi sono dimesso a ottobre e ho lavorato solo una parte dell’anno. Ho diritto a ricevere una quota di tredicesima per i mesi lavorati? Se sì, come posso calcolare l’importo che mi spetta e cosa fare se non mi viene pagato?
Gentile lettore, sì, hai diritto a una quota proporzionale di tredicesima relativa ai mesi effettivamente lavorati durante l’anno, anche se ti sei dimesso a ottobre. La tredicesima si matura mese per mese, considerando come mese intero quelli in cui hai lavorato almeno 15 giorni.
In questi casi tuttavia la tredicesima mensilità non viene corrisposta a Natale, ma insieme al pagamento dell’ultima mensilità e delle relative spettanze. Quindi controlla che non ci sia già il pagamento in quella busta paga.
Per calcolare l’importo spettante, puoi dividere la retribuzione lorda mensile per 12 (il numero di mensilità della tredicesima) e moltiplicare il risultato per i mesi maturati. Ad esempio, se guadagni 1.200 euro lordi al mese e hai lavorato 10 mesi, la tua tredicesima sarà di circa 1.000 euro lordi.
Se il datore non ti paga la quota spettante, ti consiglio di inviare una richiesta scritta, tramite raccomandata A/R o PEC, specificando l’importo dovuto. In caso di mancato riscontro, potrai rivolgerti a un sindacato o a un legale per avviare un’azione di recupero crediti.