Oggi, per la rubrica La Posta di Lavoro e Diritti, andiamo a rispondere a un quesito di un nostro lettore che ci chiede chiarimenti sugli orari delle visite fiscali e sulla possibilità di uscire di casa durante la malattia.
Buongiorno, sono un lavoratore dipendente e vorrei un chiarimento sugli orari delle visite fiscali. Se mi trovo in malattia, devo rimanere a casa solo durante le fasce orarie di reperibilità o anche negli altri momenti della giornata? Ad esempio, posso uscire per fare la spesa o altre commissioni? Grazie per la risposta.
Grazie per averci scritto! La Posta di Lavoro e Diritti è a disposizione di tutti i lettori per rispondere ai dubbi su lavoro, fisco e previdenza. Invitiamo chiunque abbia domande a scriverci per ricevere chiarimenti utili alla propria situazione.
Cos’è e a cosa serve la visita fiscale dell’INPS?
La visita fiscale è un controllo medico che l’INPS può disporre nei confronti di un lavoratore in malattia per verificare la reale sussistenza dello stato di infermità dichiarato nel certificato medico. Questa visita può essere richiesta direttamente dall’INPS o su segnalazione del datore di lavoro, sia nel settore pubblico che in quello privato.
Se il medico fiscale non trova il lavoratore all’indirizzo indicato nel certificato medico durante gli orari di reperibilità e non ci sono giustificazioni valide, il lavoratore può subire conseguenze economiche, come la riduzione o la perdita dell’indennità di malattia.
Orari delle visite fiscali
Dal 2024, gli orari delle visite fiscali sono uguali sia per i dipendenti pubblici che per i privati. Il lavoratore in malattia deve essere reperibile nei seguenti orari:
- Dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00, tutti i giorni, inclusi sabato, domenica e festivi.
Chi, per una giusta causa (es. visita medica specialistica), non può trovarsi a casa in questi orari deve informare il datore di lavoro e, se possibile, documentare l’assenza.
Leggi anche: Visite fiscali INPS: orari di reperibilità, sanzioni e regole per dipendenti pubblici e privati

Si può uscire di casa fuori dagli orari di reperibilità?
La risposta è sì, ma con alcune precisazioni.
Secondo la giurisprudenza, il lavoratore malato non è obbligato a rimanere recluso in casa per tutta la giornata. Al di fuori degli orari di reperibilità, può svolgere normali attività quotidiane, come fare la spesa o brevi passeggiate, a condizione che queste non compromettano il processo di guarigione.
Se il datore di lavoro ha dubbi sulla condotta del dipendente, può raccogliere prove (ad esempio, tramite un investigatore privato) per dimostrare che il comportamento del lavoratore abbia ritardato la guarigione e, quindi, il rientro in servizio. Tuttavia, un’uscita breve e giustificata per esigenze personali non può essere considerata una violazione delle norme sulla malattia.
In sintesi, il lavoratore può uscire di casa fuori dagli orari di reperibilità, ma deve sempre tenere presente che eventuali comportamenti inappropriati potrebbero avere conseguenze disciplinari se dimostrati dal datore di lavoro.
Visite Fiscali e Malattia: cosa fare e cosa non fare
Cosa fare:
- Rimanere a casa negli orari di reperibilità (10:00-12:00 e 17:00-19:00).
- Giustificare eventuali assenze con documenti validi (es. visita medica specialistica).
- Seguire le prescrizioni del medico curante per favorire la guarigione.
- Comunicare eventuali spostamenti urgenti che impediscano la reperibilità.
Cosa non fare:
- Assentarsi da casa negli orari di reperibilità senza una giustificazione valida.
- Svolgere attività che possano compromettere o ritardare la guarigione.
- Ignorare eventuali comunicazioni dell’INPS o del datore di lavoro sulla visita fiscale.
Tabella Orari reperibilità e Orari di uscita in malattia:
Situazione | Orari |
---|---|
Obbligo di restare a casa | 10:00 – 12:00, 17:00 – 19:00 |
Orari di uscita in malattia | 12:01 – 16:59, dalle 19:01 in poi (se non compromette la guarigione) |
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