L’INAIL definisce la malattia professionale come una patologia derivante dal proprio lavoro la cui causa agisce lentamente e progressivamente sull’organismo; si differenzia pertanto dall’infortunio sul lavoro in quanto la causa che la determina è diluita nel tempo non deriva da un singolo evento. Ma cosa accade se il dipendente si infortuna al lavoro o manifesta una patologia legata alla mansione svolta? E’ bene sapere che a determinate condizioni interviene un’apposita copertura assicurativa garantita dallo Stato attraverso l’INAIL il quale funziona come una normale agenzia assicurativa:
- Il soggetto che beneficia delle prestazioni INAIL è il lavoratore (assicurato);
- L’azienda deve finanziare la copertura assicurativa con il pagamento del premio (assicurante);
- L’INAIL garantisce prestazioni economiche e sanitarie al verificarsi di infortuni sul lavoro e malattie professionali (eventi tutelati).
Come anticipato sopra infortuni sul lavoro e malattie professionali sono eventi diversi tra loro. A differenza dell’infortunio infatti la malattia professionale è una patologia che si manifesta in maniera graduale e a causa di fattori presenti sul luogo di lavoro: materiali, sostanze, movimenti richiesti le cui conseguenze possono essere l’incapacità lavorativa o la morte.
L’infortunio consiste invece in una lesione verificatasi in occasione di lavoro a causa di un’azione intensa e concentrata nel tempo. Inoltre non è necessario che l’infortunio sia causa diretta dell’attività lavorativa. Ne sono un esempio gli infortuni in itinere riconosciuti dall’INAIL come eventi tutelati perché correlati all’attività lavorativa (come può essere l’incidente occorso nel tragitto casa – lavoro).
Malattia professionale: quando interviene l’INAIL
Sono indennizzabili dall’INAIL le malattie:
- Contratte nell’esercizio delle attività per cui il datore paga il premio assicurativo (cosiddette “attività assicurate”);
- Determinate da una causa lenta e progressiva che si spalma nel tempo, a differenza dell’infortunio sul lavoro che si verifica per una causa violenta;
- Causate direttamente dall’attività lavorativa.
Nell’ambito delle malattie che possono dare origine alla copertura INAIL si distingue tra quelle tabellate e quelle non tabellate.
Malattie professionali tabellate
Le malattie tabellate si caratterizzano per essere patologie per cui è la stessa legge ad individuarne la natura professionale.
La normativa individua infatti un elenco tassativo di malattie contratte nell’ambito di determinate lavorazioni (Allegato 4 al DPR n. 1124/1965 aggiornato con DM 6 aprile 2008).
In questi casi il dipendente deve dimostrare solamente:
- Che ha svolto le mansioni rientranti tra quelle previste dalla legge;
- Che è stato colpito da una malattia espressamente prevista.
L’INAIL può superare la presunzione di malattia professionale solo affermando che il dipendente è stato occupato nelle mansioni interessate in maniera sporadica o occasionale.
Malattie non tabellate
Per le malattie non richiamate dalla normativa (cosiddette “malattie non tabellate”) per ottenere la copertura INAIL il dipendente deve dimostrare:
- Il rapporto di causa – effetto tra l’attività svolta e la malattia;
- L’esistenza della malattia;
- Che per le sue caratteristiche l’attività lavorativa svolta può provocare patologie.
Decorrenza della malattia professionale
La malattia professionale decorre:
- Dal primo giorno in cui il dipendente si assenta se la patologia determina la totale astensione dal lavoro;
- Dal giorno in cui si inoltra all’INAIL la denuncia di malattia professionale se questa non determina l’inabilità temporanea assoluta dal lavoro.
Denuncia della malattia professionale all’INAIL
Il verificarsi della malattia professionale dev’essere denunciato all’INAIL dall’azienda. Ma facciamo un passo indietro.
Il primo adempimento è in capo al dipendente. Questi deve informare l’azienda della patologia entro 15 giorni dal suo manifestarsi, pena la perdita dell’indennità INAIL per tutto il periodo precedente la denuncia. In caso di malattie non tabellate dev’essere prodotto la documentazione riguardante l’esistenza della malattia e i rischi legati alla mansione svolta.
Una volta informato della malattia, il datore deve denunciarla all’INAIL. La denuncia avviene in via telematica entro 5 giorni dalla comunicazione del suo manifestarsi.
Nella denuncia dovranno essere inseriti solo i riferimenti del certificato medico, già inviato all’INAIL dal medico in via telematica o dalla struttura sanitaria che l’ha rilasciato.
Cosa deve fare il medico
Il medico dovrà compilare il certificato di malattia professionale e inviarlo come detto in via telematica all’INAIL.
Il certificato dovrà riportare una descrizione particolareggiata dei sintomi accusati e di quelli oggettivamente rilevati.
Conservazione del posto di lavoro in caso di malattia professionale
Durante la malattia professionale il dipendente ha diritto alla conservazione del posto per il periodo indicato dal contratto collettivo applicato, cosiddetto “periodo di comporto”.
Copertura economica INAIL per inabilità temporanea assoluta
La malattia professionale comporta al dipendente l’impossibilità di svolgere totalmente o solo in parte l’attività lavorativa. Questo si ripercuote sulla busta paga e sul trattamento economico spettante. Per colmare il “buco retributivo” l’INAIL interviene con apposite prestazioni economiche, che si differenziano a seconda che la malattia provochi uno stato di inabilità temporanea assoluta o, al contrario, inabilità permanente.
Nel primo caso la retribuzione è in parte a carico del datore e in parte dell’INAIL:
- Il giorno in cui si manifesta la malattia professionale è totalmente a carico azienda;
- Dal 1° al 3° giorno successivo quello dell’evento la retribuzione è sempre a carico dell’azienda (60% del guadagno medio giornaliero a meno che il CCNL non preveda un trattamento di maggior favore);
- a decorrere dal 4° e fino al 90° giorno successivo viene corrisposta l’indennità INAIL pari al 60% della retribuzione media giornaliera;
- Dal 91° giorno fino a guarigione sempre indennità INAIL pari al 75% della retribuzione media giornaliera.
Per calcolare la retribuzione media giornaliera si prende a riferimento il trattamento economico del dipendente riferito ai 15 giorni precedenti l’infortunio, compresa l’incidenza di ferie, permessi, mensilità aggiuntive ed eventuali straordinari o maggiorazioni.
Se il CCNL lo prevede nel periodo di erogazione dell’indennità INAIL l’azienda deve integrare la quota a carico dell’ente, fino a raggiungere il 100% o una quota inferiore della retribuzione che il dipendente avrebbe percepito in caso di normale svolgimento dell’attività lavorativa.
Copertura economica INAIL per inabilità permanente
In caso di inabilità permanente le coperture economiche dell’INAIL seguono il criterio del cosiddetto “danno biologico”:
- Se il grado di invalidità è inferiore al 6% non spetta alcun indennizzo;
- invalidità pari al 6% ma inferiore al 16%: spetta l’indennizzo in capitale del danno biologico;
- invalidità pari o superiore al 16%: spetta l’indennizzo del danno biologico e una quota aggiuntiva per le conseguenze patrimoniali delle menomazioni.
Il sistema dell’indennizzo per danno biologico si applica a partire dal 25 luglio 2000. Prima, vigeva il sistema della rendita diretta.
Prestazioni sanitarie INAIL
L’INAIL si preoccupa di garantire anche prestazioni sanitarie come:
- Soccorsi di urgenza;
- Accertamenti clinici;
- Fornitura di protesi;
- Cure termali;
- Cure mediche e chirurgiche.
Segui gli aggiornamenti su Google News!
Segui Lavoro e Diritti su WhatsApp, Facebook, YouTube o via email