Malattia e ferie hanno in comune il fatto di essere eventi che sospendono l’attività lavorativa. Nella malattia si verifica un’alterazione dello stato di salute che rende impossibile lavorare, mentre durante le ferie il lavoratore si assenta per un periodo di tempo che ha come scopo il necessario recupero delle energie psico-fisiche e la cura della propria vita sociale e familiare. Al di là delle cause dell’assenza dal lavoro, i due eventi differiscono sia dal punto di vista del trattamento economico che degli adempimenti in capo al lavoratore e all’azienda.
Cosa fare quindi se il lavoratore viene colpito da un evento di malattia durante le ferie o subito prima del loro inizio? Non pensiamo solo al lieve raffreddore, o alle due linee di febbre, ma ai casi di malattia prolungata che rovinano o fanno saltare del tutto il periodo di ferie. Vediamo nel dettaglio cosa fare e cosa c’è da sapere.
Malattia durante le ferie: cosa sapere
Sotto l’aspetto retributivo, mentre durante i periodi feriali l’azienda deve corrispondere ai lavoratori lo stesso trattamento economico cui avrebbero avuto diritto in caso di normale svolgimento dell’attività lavorativa, gli eventi di malattia (a determinate condizioni e per certe categorie lavorative) sono invece a carico dell’INPS con un’integrazione del datore che serve solamente a raggiungere il compenso spettante in caso di lavoro ordinario.
Sulle procedure da seguire per godere dell’assenza, c’è da segnalare che:
- Le ferie sono concesse dal datore (in maniera unilaterale o dietro richiesta specifica del lavoratore);
- I lavoratori in malattia devono comunicare l’assenza all’azienda, ottenere idoneo certificato medico di malattia con i giorni di prognosi, accertarsi che il certificato sia stato spedito in via telematica all’INPS (il datore può accedere alla documentazione dal sito dell’Istituto o riceverla via PEC) ovvero consegnarne copia cartacea al datore e all’INPS, qualora non sia praticabile l’inoltro telematico.
Nella vita lavorativa può facilmente accadere che i due eventi si sovrappongano:
- Malattia insorta prima dell’inizio delle ferie e protrattasi durante le stesse;
- Malattia sopravvenuta durante il godimento delle ferie;
A seconda della casistica ci sono conseguenze diverse sia per gli adempimenti posti a carico del lavoratore che per il godimento delle ferie (posto che non è possibile godere delle stesse durante la malattia e viceversa trattandosi di istituti così diversi come sopra specificato).
Vediamo nel dettaglio cosa succede agli eventi di malattia durante il periodo feriale e come lavoratore e azienda devono comportarsi.
Ferie e malattia: quale evento prevale?
In caso di sovrapposizione tra malattia e ferie l’evento che prevale è il primo con conseguenze diverse sul periodo feriale, che può interrompersi (ed essere goduto in un momento successivo) o semplicemente sospendersi (in tal caso finita la malattia il dipendente potrà godere delle ferie residue).
La prima ipotesi è quella della malattia insorta prima dell’inizio delle ferie e protrattasi durante le stesse: la malattia decorre regolarmente e il dipendente potrà fruire delle ferie in un periodo successivo. In caso di ferie collettive (dove sono assenti contemporaneamente tutti i dipendenti dell’impresa o di un singolo reparto con sospensione totale o parziale dell’attività produttiva) cessata la malattia il dipendente fruisce delle ferie restanti e recupera in un secondo momento quelle non utilizzate.
Altra casistica è quella della malattia insorta durante il periodo feriale. In questo frangente, se il lavoratore provvede a comunicare l’evento al datore di lavoro, l’assenza si converte da ferie a malattia; le ferie non godute potranno essere utilizzate in un momento successivo.
Malattia durante le ferie, cosa deve fare il lavoratore?
Cosa deve fare il lavoratore che sia ammala durante o poco prima il godimento delle ferie?
Se la malattia insorge prima delle ferie gli obblighi in capo al lavoratore sono gli stessi previsti per gli eventi che interrompono i periodi di lavoro:
- Comunicare all’azienda la propria assenza (se l’obbligo è previsto dal contratto collettivo, dai regolamenti aziendali o per prassi consolidata);
- Sottoporsi a visita medica e fornire la propria tessera sanitaria e l’indirizzo di reperibilità;
- Accertarsi che il medico abbia inviato in via telematica all’INPS il certificato di malattia riportante la prognosi. A tal proposito può farsi rilasciare il numero di protocollo identificativo del certificato da fornire su richiesta all’azienda;
- Qualora non sia praticabile l’inoltro telematico, il lavoratore dovrà inviare a mezzo raccomandata copia cartacea del certificato, entro due giorni dal rilascio, all’INPS e all’azienda;
- L’indennità di malattia avrà decorrenza dalla data di rilascio del certificato (nei casi di visita ambulatoriale); o al massimo dal giorno immediatamente precedente (se nel certificato il lavoratore ha dichiarato di essere ammalato dal giorno prima della visita).
Al contrario, se la malattia sopraggiunge durante il periodo feriale, l’effetto sospensivo delle ferie è possibile solo se il lavoratore si attiene agli obblighi citati sopra (comunicazione, invio del certificato ecc.).
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In questo caso specifico la sospensione delle ferie e la conversione dell’assenza in malattia decorre non dalla data di rilascio del certificato bensì, ha affermato la Cassazione con sentenza n. 8016/2016, dalla data in cui il datore ne viene a conoscenza.
Cosa deve fare l’azienda se il lavoratore si ammala durante le ferie?
Il datore di lavoro, nel caso in cui il lavoratore vada in malattia durante le ferie, è tenuto agli stessi adempimenti imposti per gli eventi che interrompono l’attività lavorativa. Di fatto la malattia interrompe le ferie.
Pertanto una volta avvertito dal dipendente con relativo codice di certificato malattia, il datore di lavoro potrà visionare sul sito INPS i dettagli del certificato medico inviato e prender nota dei giorni di prognosi. In alternativa, il datore potrà richiedere la ricezione dei certificati dall’INPS direttamente sulla PEC.
Malattia durante le ferie in Italia
L’azienda ha la facoltà di ottenere apposite visite di controllo da parte di strutture pubbliche (ASL e INPS); per accertare che lo stato di malattia sia idoneo ad interrompere il godimento delle ferie.
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In particolare sono incompatibili con le ferie tutte quelle alterazioni dello stato di salute che impediscono al lavoratore la cura della propria vita sociale e personale; e non solo quindi il mero svolgimento dell’attività lavorativa (ad esempio stati febbrili, ricoveri ospedalieri, ingessature). Nessuna interruzione delle ferie, invece, per i casi di stress psico-fisico.
Malattia durante le ferie all’estero
Può succedere di ammalarsi durante le ferie mentre ci si trova in vacanza all’estero. In questi casi, è essenziale sapere come comportarsi e quali tutele offre l’INPS. Prima di tutto bisogna sapere che la tutela economica per il lavoratore è la stessa che se ci si ammali in Italia e che gli obblighi del lavoratore rimangono gli stessi. Quindi il dipendente deve informare tempestivamente il proprio datore di lavoro prima di inviare il certificato medico.
Nei Paesi UE il lavoratore deve rivolgersi a un medico il primo giorno di malattia per ottenere il certificato e questo deve essere trasmesso alla sede dell’INPS territorialmente competente entro due giorni dalla data del rilascio. Contestualmente, il lavoratore deve inviare l’attestato di malattia al datore di lavoro entro lo stesso termine. Lo stesso vale per i paesi Extra UE convenzionati. Nei Paesi UE o convenzionati con l’Italia, il certificato medico si presume veritiero e non sono necessari ulteriori documenti.
Nei Paesi extra UE non convenzionati, invece il lavoratore può farsi fare un certificato medico, ma su richiesta dell’INPS o del datore di lavoro, l’autorità diplomatica o consolare italiana può verificare l’esattezza di prognosi e diagnosi tramite un medico di fiducia.
Malattia durante le ferie e visite fiscali
Il lavoratore dovrà farsi trovare presso il domicilio indicato nel certificato di malattia negli orari di reperibilità delle visite fiscali. Per tale ragione il dipendente che si trova in ferie in una località diversa dal proprio domicilio abituale (ad esempio in un hotel, oppure in una casa vacanze), potrà indicare quest’altro domicilio e rendersi reperibile nelle fasce orari delle visite fiscali.
Lo stesso vale sia che ci si trovi in Italia, sia che ci si trovi in un Paese UE o Extra UE.
Ferie dopo la malattia
Se il lavoratore si ammala durante un periodo di ferie collettive, come nel caso di una chiusura aziendale, ha il diritto di recuperare i giorni di ferie non usufruiti in un secondo momento, in conformità con il piano ferie aziendale.
Per quanto riguarda le ferie individuali, una volta guarito, il lavoratore può prolungare il periodo di ferie per compensare i giorni persi a causa della malattia, previo accordo con il datore di lavoro.
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