E’ stato sottoscritto lo scorso 29 novembre, tra Confprofessioni, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, il CCNL per gli studi professionali. Diverse sono le novità contenute nel contratto nazionale di lavoro che riguarda circa un milione di lavoratori subordinati e quattrocentomila tra praticanti e partite Iva. Il contratto avrà durata triennale dal 1 ottobre 2010 al 30 settembre 2013 e disciplina i rapporti di lavoro dipendente, nell’ambito delle attività professionali, compresi studi associati.
Retribuzione
E’ previsto un aumento medio mensile di 87,50 euro, che sarà corrisposto in 2 tranches: il 60% a ottobre 2011 ed il 40% a gennaio 2012.
Enti bilaterali di settore
Per potenziare ulteriormente la bilateralità di settore, (Cadiprof ed Ebipro), le Parti sociali hanno deciso, in coerenza con gli orientamenti ministeriali, di imprimere un’accelerazione alla loro attività, allargando le prestazioni erogate anche ai giovani professionisti, iscritti a un albo professionale, che intrattengono un rapporto di collaborazione con partita.
Ampliamento della sfera contrattuale
E’ stato esteso l’ambito di applicazione del Ccnl; il contratto si estende, oltre alla quatto aree tradizionalmente disciplinate, anche alle “altre attività professionali intellettuali” ossia, a quelle attività non rientranti nelle altre quattro aree, con o senza albi professionali. Le altre categorie sono: Area amministrativa; Area tecnica; area giuridica e Area sanitaria.
Al proposito, è prevista la costituzione di un gruppo di lavoro che avrà il compito di studiare e verificare, per il settore degli studi professionali, il fenomeno delle collaborazioni coordinate e continuative, dei rapporti di praticantato e, in generale, dei rapporti di lavoro atipici.
Il risultato della ricerca costituirà la base per definire delle linee guida per il riconoscimento di un equo compenso e tutele di welfare contrattuale a favore degli addetti.
Contratti di lavoro
Il CCNL studi professionali, disciplina specificatamente le seguenti forme e modalità di impiego, ravvisando in esse le necessità del settore:
- lavoro a tempo pieno e indeterminato;
- apprendistato;
- part-time;
- lavoro ripartito;
- contratto a tempo determinato,
- contratto a chiamata;
- telelavoro;
- contratto di inserimento al lavoro
Apprendistato
Il nuovo CCNL Studi Professionali prevede tutte le tipologie di apprendistato (apprendistato per l’esercizio del diritto-dovere di istruzione e formazione, apprendistato professionalizzante e apprendistato di alta formazione).
La maggiore novità per gli studi professionali è rappresentato dall’apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere: “viene regolamentata la formazione esclusivamente aziendale, ossia quella formazione organizzata e gestita integralmente dallo studio professionale, all’interno e/o all’esterno dello stesso.
Il Ccnl offre una ampia gamma di interventi sulle modalità di erogazione della formazione agli apprendisti.che, dunque, potrà essere svolta in aula, on the job, nonché tramite lo strumento della formazione a distanza (Fad) e strumenti di e-learning.
Se l’attività formativa verrà svolta esclusivamente all’interno dello studio professionale e/o società di servizi, questi dovranno solamente essere in grado di erogare la formazione ed avere risorse umane idonee per poter trasferire le conoscenze e competenze richieste dal piano formativo”.
Classificazione del personale
Rivisitata completamente la classificazione dei profili professionali: sono state introdotte cinque classificazioni del personale, valide per ognuna delle cinque macroaree, ed ognuna divisa in otto livelli classificatori e retributivi.
Torneremo ad analizzare nel dettaglio, le voci di questo Cotratto collettivo
Fonte: www.confprofessioni.eu
Allegati
CCNL Studi Professionali novembre 2011 (22,3 MiB, 6.290 hits)
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