Molte novità in tema di lavoro interinale. Il governo Monti, ha approvato su proposta del Ministro per gli affari europei e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il decreto legislativo che dà attuazione alla direttiva comunitaria 2008/104/CE in tema di somministrazione lavoro.
Con questo provvedimento, approvato nel corso del Consiglio dei ministri dello scorso venerdì che, tra l’altro, ha visto anche nascere il decreto sulla semplificazione fiscale, l’Italia oltre a porsi al riparo dall’apertura di una procedura di infrazione europea, modifica totalmente il volto delle agenzie di somministrazione lavoro.
Il decreto, infatti, va a modificare le disposizioni del d.lgs. n. 276/2003 (“decreto Biagi”), aggiornando le norme in materia di lavoro interinale, migliorando la condizione dei lavoratori somministrati e introducendo un più chiaro e esaustivo apparato sanzionatorio. Il provvedimento, che si compone di otto articoli, mira a favorire una piena parità di trattamento, un più facile accesso all’occupazione e, piena equiparazione tra lavoratori interinali e lavoratori dipendenti dall’impresa in cui si presta il servizio.
Viene regolamentato anche l’orario di lavoro, le ferie e i giorni festivi, lo straordinario, il lavoro notturno, le pause, i periodi di riposo, nonché la parità di trattamento fra uomo e donna, la protezione per le donne in stato di gravidanza, ed altre misure volte ad evitare ogni forma di discriminazione.
“Si introduce una sanzione penale per chiunque esiga o comunque percepisca compensi da parte del lavoratore in cambio di un’assunzione presso un’impresa utilizzatrice. Per questa violazione è prevista anche la cancellazione dall’albo delle agenzie per il lavoro.
Viene previsto, poi, che i lavoratori dipendenti dall’agenzia di lavoro siano informati dall’impresa presso la quale svolgono il servizio dei posti vacanti, affinché possano aspirare, al pari dei dipendenti della medesima impresa, a ricoprire posti di lavoro a tempo indeterminato.
Sono introdotte infine norme a tutela di alcune categorie di soggetti deboli o svantaggiati, individuate anche ai sensi del Regolamento comunitario n. 800/2008″.
Il Ministro Fornero ha dichiarato: “Dato il momento di grave crisi, è senza dubbio da sottolineare che, per questa via, le società di somministrazione, sulla scorta della positiva sperimentazione già attuata per i lavoratori in mobilità, potranno svolgere con maggiore efficacia un ruolo attivo nella promozione delle prospettive occupazionali anche degli altri lavoratori percettori di ammortizzatori sociali, degli ultracinquantenni, delle donne e dei disoccupati a basso tasso di scolarizzazione”.