Per infortunio sul lavoro si intende ogni lesione verificatasi in occasione dell’attività lavorativa, determinata da una causa violenta da cui può derivare un’inabilità al lavoro permanente o temporanea, se non addirittura la morte (art. 2 DPR n. 1124/65 cosiddetto “Testo Unico Inail”).
Contro gli infortuni sul lavoro è prevista un’apposita copertura assicurativa garantita dall’INAIL, la quale eroga prestazioni sanitarie, come cure mediche e chirurgiche, accertamenti clinici oltre alla fornitura di protesi e prestazioni economiche che coprono la ridotta attitudine al lavoro del dipendente a causa di un’inabilità permanente o temporanea, ovvero spettano ai superstiti in caso di sua dipartita.
Ma cosa devono fare lavoratore e il datore di lavoro in caso di infortunio? Al verificarsi di questo evento le parti in causa sono tenute ad una serie di adempimenti, necessari affinché parta la copertura assicurativa INAIL. Vediamo nel dettaglio i passi da compiere, distinguendo fra ciò che deve fare il datore di lavoro e ciò che deve fare il lavoratore, ma prima vediamo cos’è.
Cos’è l’infortunio sul lavoro?
Un infortunio sul lavoro è un evento traumatico che avviene durante lo svolgimento dell’attività lavorativa e che provoca un danno fisico o psicologico al lavoratore. Questo tipo di incidente può accadere in vari modi, come cadute, contatti con macchinari o attrezzature pericolose, esposizione a sostanze nocive, e può verificarsi sia nel luogo di lavoro sia durante il tragitto casa-lavoro (infortunio in itinere).
In caso di infortunio sul lavoro, il lavoratore ha diritto a determinate tutele previste dalla legge, ovvero: assistenza sanitaria, cioè le cure mediche necessarie per il recupero dall’infortunio; indennità economica, cioè un compenso per i giorni di lavoro persi a causa dell’infortunio; infine la protezione del posto di lavoro, cioè il diritto del lavoratore infortunato al mantenimento del proprio posto di lavoro durante il periodo di inabilità.
Cosa fare in caso di infortunio sul lavoro?
In caso di infortunio sul lavoro il lavoratore deve:
- informare immediatamente il datore di lavoro di qualsiasi infortunio;
- recarsi al pronto soccorso (da solo o accompagnato);
- fornire all’azienda il numero identificativo e la data di rilascio del certificato, oltre ai giorni di prognosi indicati nello stesso;
- sottoporsi, salvo giustificato motivo, alle cure mediche e chirurgiche prescritte dall’INAIL per tutto il periodo di infortunio.
Deve informare immediatamente il datore di lavoro di qualsiasi infortunio.
Lo prevede la legge (art. 52 Testo Unico INAIL che impone al lavoratore assicurato l’obbligo di dare subito notizia al datore di qualsiasi infortunio, anche se di lieve entità. Il dipendente che non dà comunicazione dell’infortunio, qualora l’azienda non ne sia venuta altrimenti a conoscenza, perde il diritto alle prestazioni economiche INAIL per i giorni antecedenti a quello in cui il datore ha avuto notizia dell’evento. Lo stesso vale in caso di infortunio in itinere.
Deve recarsi al pronto soccorso.
Può andare da solo, oppure farsi accompagnare oppure nei casi più gravi tramite il 118.
Deve fornire all’azienda il numero identificativo e la data di rilascio del certificato, oltre ai giorni di prognosi indicati nello stesso.
Il certificato viene rilasciato a seguito della visita presso la struttura sanitaria (pronto soccorso, ambulatorio medico ecc.), il dipendente. Il certificato di infortunio sul lavoro dev’essere inviato telematicamente all’INAIL da parte del medico o della struttura sanitaria competente al rilascio. I certificati sono poi resi disponibili ai soggetti che dovranno produrre la denuncia di infortunio (datore di lavoro).
Deve sottoporsi alle cure mediche
Dovrà sottoporsi, salvo giustificato motivo, alle cure mediche e chirurgiche prescritte dall’INAIL per tutto il periodo di infortunio.
Il dipendente comunque non è sottoposto agli orari di visita fiscale.
Cosa deve fare il datore
In capo al datore di lavoro rimangono diversi obblighi ed adempimenti da fare in caso di infortunio sul lavoro, che vanno dal soccorso del lavoratore infortunato, alla denuncia e/o comunicazione d’infortunio, fino al pagamento dell’indennità di infortunio INAIL..
Soccorso del lavoratore infortunato
Il datore deve provvedere affinché in caso di infortunio il dipendente venga trasportato alla struttura sanitaria o all’ambulatorio INAIL più vicino. Le spese di trasporto sono ad esclusivo carico dell’azienda, tranne ovviamente se non arrivi l’ambulanza a recuperare il lavoratore infortunato.
Denuncia e/o comunicazione d’infortunio
Il secondo e principale adempimento è la denuncia telematica all’INAIL. Sul punto, la disciplina differisce a seconda della durata della prognosi (comunicazione o denuncia di infortunio).
Indennità di infortunio sul lavoro: chi paga e quanto spetta?
In ultimo, ma non meno importante, il datore di lavoro dovrà procedere al pagamento della indennità INAIL prevista in caso di infortunio.
Sul punto abbiamo scritto una guida completa raggiungibile a questo indirizzo: Indennità INAIL per infortunio sul lavoro: chi paga, calcolo e durata
Denuncia o comunicazione d’infortunio: qual è la differenza
Come detto poc’anzi altro adempimento del datore di lavoro è la denuncia telematica all’INAIL dell’infortunio. La comunicazione telematica obbligatoria differisce a seconda della durata della prognosi: si potrà avere quindi la semplice comunicazione d’infortunio sul lavoro (utile ai fini statistici) oppure la denuncia d’infortunio sul lavoro che arriverà oltre che all’INAIL, anche alle autorità competenti (che comprende altresì la comunicazione semplice).
Denuncia d’infortunio sul lavoro
Per gli infortuni con prognosi superiore a 3 giorni (escluso quello dell’evento) il datore deve produrre una denuncia telematica all’INAIL (cosiddetta “denuncia d’infortunio”); la stessa va inviata entro 2 giorni da quando ne ha notizia ovvero entro 24 ore in caso di morte o pericolo di morte. La denuncia dovrà contenere i riferimenti al certificato medico, già inviato dalla struttura sanitaria abilitata. La sede INAIL destinataria della denuncia è quella nel cui ambito territoriale il lavoratore ha stabilito il proprio domicilio.
Questo tipo di denuncia è necessaria ai fini assicurativi, dal momento che la copertura economica INAIL interviene erogando un’indennità per i giorni di assenza del lavoratore, a partire dal 4° giorno di infortunio escluso quello dell’evento.
Per questo, dovranno essere comunicati all’INAIL anche tutti i dati necessari per calcolare l’indennità a suo carico; prima fra tutti la retribuzione media giornaliera percepita dal dipendente nei 15 giorni precedenti l’infortunio.
Comunicazione infortunio sul lavoro
Se l’infortunio comporta l’assenza del lavoratore per almeno un giorno (escluso quello dell’evento) e fino a 3 il datore di lavoro deve inviare la comunicazione d’infortunio all’INAIL. Questa comunicazione va fatta a fini esclusivamente statistici e informativi; infatti l’INAIL non eroga alcuna prestazione economica per il giorno dell’evento e i tre successivi in caso di inabilità temporanea assoluta al lavoro. La comunicazione d’infortunio on line deve avvenire entro 48 ore dalla ricezione del certificato.
Qualora la prognosi superi i 3 giorni escluso quello dell’evento, il datore dovrà inoltrare la denuncia di infortunio ordinaria; questa a fatta a fini assicurativi (arricchita con i dati retributivi) necessaria affinché l’INAIL eroghi l’indennità a suo carico.
Leggi anche: Denuncia di infortunio: comunicazione obbligatoria per 1 giorno di assenza
Infortuni mortali o con prognosi superiore a 30 giorni
Quando avvengono infortuni mortali o con prognosi superiore a 30 giorni il datore deve denunciarne l’accaduto all’autorità locale di pubblica sicurezza del comune in cui l’evento si è verificato.
Per i datori soggetti all’assicurazione INAIL l’obbligo si intende assolto con la semplice denuncia d’infortunio. Chi non è assicurato INAIL dovrà invece darne notizia all’autorità entro 2 giorni.