La Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti (INARCASSA) è stata fondata nel 1958 come ente pubblico per la previdenza e l’assistenza di ingegneri ed architetti.
Associazione privata dal 1995, disciplinata da uno Statuto e un Regolamento Generale di Previdenza, INARCASSA è un organismo in grado di operare in autonomia (ma sotto il controllo pubblico) che conta circa 176 mila iscritti e 45 mila pensionati, stando alle statistiche riportate sul portale istituzionale www.inarcassa.it.
Analizziamo quindi in dettaglio chi deve iscriversi e come funziona questa cassa di previdenza nazionale.
Cos’è INARCASSA
Come anticipato, INARCASSA è la cassa previdenziale di riferimento per tutti coloro che svolgono la professione di Ingegneri ed Architetti.
La Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti assicura la tutela previdenziale di architetti e ingegneri che svolgono la libera professione e non sono iscritti ad altra copertura assicurativa. Si tratta di previdenza di primo pilastro e pertanto l’iscrizione a Inarcassa non è né facoltativa, né volontaria, bensì obbligatoria. L’obbligo insorge al verificarsi di condizioni oggettive, date dal possesso di requisiti specifici.
Chi è obbligato ad iscriversi?
Sono obbligati ad iscriversi ad INARCASSA ingegneri ed architetti che svolgono la libera professione e non beneficiano di un’altra copertura assicurativa.
Al pari dell’INPS, la Cassa Nazionale appartiene al primo pilastro della previdenza italiana. Di conseguenza l’iscrizione non è facoltativa né tantomeno volontaria, ma obbligatoria al ricorrere di determinate condizioni oggettive, rappresentate da:
- Iscrizione all’albo professionale;
- Non assoggettamento ad altra forma di previdenza obbligatoria;
- Possesso di partita IVA individuale ovvero se trattasi di associazione o società di professionisti.
Quali prestazioni garantisce INARCASSA?
La Cassa Nazionale garantisce tutta una serie di prestazioni fra le quali:
- l’erogazione di pensioni di vecchiaia, anzianità, inabilità, invalidità, ai superstiti, di reversibilità, indirette;
- il riconoscimento di prestazioni assistenziali al verificarsi di eventi che impediscono di prestare l’attività e, di conseguenza, ottenere un compenso, trattasi in particolare di indennità di maternità / paternità, invalidità temporanea, indennità per i figli disabili, coperture sanitarie, sussidi per la non autosufficienza e per disagio economico, mutui e prestiti d’onore ai giovani.
- la garanzia di altri servizi e / o convenzioni, destinati a sostenere l’esercizio della professione.
Ma andiamo a vedere più nel dettaglio cosa annovera alla voce Pensioni, uno dei pilastri della Cassa.
Pensioni INARCASSA
Con riguardo alle pensioni di INARCASSA per ottenere la prestazione della pensione di vecchiaia sono richiesti nell’anno corrente i seguenti requisiti:
- Età pensionabile 66 anni e 6 mesi;
- 35 anni di contribuzione.
Al contrario, la pensione anticipata di INARCASSA spetta con un’età minima di 63 anni e 6 mesi e un’anzianità contributiva di almeno 35 anni. In questi casi l’importo del trattamento pensionistico è ridotto dello 0,43% per ogni mese di anticipo rispetto al requisito anagrafico citato.
Per quanto riguarda invece le prestazioni di:
- Invalidità, ricorre a fronte della riduzione a meno di un terzo della capacità all’esercizio della professione, sempre che l’interessato abbia maturato almeno 3 anni di contributi anche non continuativi;
- Inabilità, in caso di perdita totale e permanente della capacità all’esercizio della professione, sempre che l’interessato abbia maturato almeno 2 anni di contributi anche non continuativi;
- Sostegno ai superstiti (reversibilità), a favore del coniuge (o parte dell’unione civile) e dei figli, studenti e inabili del professionista in possesso di almeno 2 anni di contributi anche non continuativi, se iscritto al momento del decesso (5 anni se non iscritto).
A quanto ammontano i contributi?
Sempre sulla falsariga dell’INPS, anche le attività di INARCASSA sono finanziate grazie al versamento di contributi da parte dei soggetti iscritti.
Specifiche riduzioni contributive spettano ai professionisti under 35 (maggiori informazioni sul portale “inarcassa.it – INARCASSA per te – Iscritto – Over 35”).
Contributo soggettivo
Il contributo soggettivo, obbligatorio per gli iscritti alla Cassa Nazionale, è calcolato in misura percentuale sul reddito professionale netto dichiarato ai fini Irpef, per l’intero anno solare di riferimento, a prescindere dal periodo di iscrizione intervenuto nell’anno.
La percentuale in parola è pari al 14,5% da applicare sino ad un massimale di 131.100,00 per il reddito 2023 da dichiarare nel 2024.
Gli iscritti devono comunque farsi carico di un contributo minimo, da corrispondere a prescindere dal reddito professionale dichiarato, il cui importo varia annualmente in funzione dell’indice annuale ISTAT. Per l’anno corrente la somma si attesta a 2.695,00 euro.
Il contributo soggettivo è:
- Frazionabile in dodicesimi in relazione ai mesi solari di iscrizione (la quota minima mensile è dovuta anche per un solo giorno di iscrizione nel mese solare);
- Interamente deducibile ai fini fiscali.
Contributo soggettivo facoltativo
A decorrere dal 1° gennaio 2013 l’iscritto, anche se pensionato INARCASSA, ha la possibilità di versare un contributo soggettivo facoltativo, che si aggiunge a quello obbligatorio.
La contribuzione ha l’obiettivo di permettere agli iscritti di incrementare il montante contributivo e, di conseguenza, l’ammontare delle prestazioni pensionistiche.
La somma da versare è calcolata in base ad un’aliquota modulare compresa tra l’1% e l’8,5%, applicata sul reddito professionale netto dichiarato ai fini Irpef (reddito 2023, con riguardo all’anno corrente).
Il contributo facoltativo che può essere versato nel 2023 non può comunque essere inferiore a 245,00 euro ovvero superiore a 12.125,00 euro.
Il versamento può essere effettuato dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi, in un’unica soluzione o tramite versamenti multipli, entro il 31 dicembre dell’anno in corso. Di conseguenza, il contributo facoltativo 2024 dev’essere versato entro il prossimo 31 dicembre.
Al pari del contributo soggettivo obbligatorio, anche quello facoltativo è interamente deducibile ai fini fiscali.
Contributo integrativo
Per calcolare il contributo integrativo si applica una percentuale del 4% sul volume di affari ai fini IVA prodotto nell’anno solare, al netto delle fatture emesse relative a prestazioni estere, ed è ripetibile nei confronti del committente della prestazione.
Il contributo in parola è sempre dovuto da tutti i professionisti iscritti all’albo professionale e titolari di partita IVA, anche se iscritti alla Gestione separata INPS.
A prescindere dal volume di affari IVA dichiarato, opera un contributo minimo, variabile annualmente in ragione dell’indice annuale ISTAT, pari, per l’anno corrente, ad euro 815,00.
La contribuzione in parola:
- E’ frazionabile in dodicesimi in relazione ai mesi solari di iscrizione. La quota minima mensile è dovuta anche per un solo giorno di iscrizione nel mese solare;
- Non è assoggettabile all’Irpef e non concorre alla formazione del reddito professionale.
Contributo di maternità / paternità
Il contributo per le prestazioni di maternità e paternità è provvisoriamente pari, per l’anno corrente, al medesimo valore del 2023 (60,00 euro).
La contribuzione in parola:
- E’ frazionabile in dodicesimi, in relazione agli effettivi mesi di iscrizione ed è interamente deducibile ai fini fiscali;
- Dev’essere versata in due rate, rispettivamente il 30 giugno e il 30 settembre di ogni anno.
Come si pagano i contributi a INARCASSA?
A seconda della tipologia di contributi da versare, per versare i contributi a INARCASSA i professionisti possono avvalersi di:
- Avviso di pagamento PagoPA;
- Modello F24;
- SDD (Sepa direct debit) quindi con addebito diretto sul conto corrente;
- Bonifico bancario;
- Inarcassa Card.
Sono da ultimo disponibili finanziamenti e prestiti personali dedicati al versamento dei contributi.
Come contattare INARCASSA
La sede centrale di INARCASSA si trova a Roma, in Via Salaria, 229. L’Ente si può essere contattato tramite:
Telefono : 02 91 97 97 00
Il metodo più semplice e diretto per colloquiare e per avere risposta ai quesiti con INARCASSA è tramite chat o email raggiungibile dal sito https://www.inarcassa.it/
Segui gli aggiornamenti su Google News!
Segui Lavoro e Diritti su WhatsApp, Facebook, YouTube o via email