Dicembre è un mese ricco di festività che consentono ai lavoratori di godere di giornate libere dal lavoro, salvo eccezioni per settori dove il periodo natalizio rappresenta un momento di maggiore attività. Tra queste festività, l’8 dicembre 2024, giorno dell’Immacolata Concezione, è una ricorrenza nazionale religiosa che dà diritto alla retribuzione anche in caso di assenza dal lavoro. Questo giorno può avere implicazioni diverse sulla busta paga, a seconda che cada in un giorno lavorativo, festivo o non lavorativo.
Cosa accade se, come quest’anno, l’8 dicembre coincide con una domenica? E come viene retribuita questa giornata se il lavoratore è chiamato a svolgere la propria attività? La normativa distingue tra festività godute e non godute, prevedendo diverse modalità di calcolo per ciascun caso. In questa guida approfondiremo l’impatto della festività dell’Immacolata sulla retribuzione, analizzando cosa prevede la legge per i lavoratori dipendenti e le richieste straordinarie del datore di lavoro.
Differenza fra festività goduta e non goduta
I festivi possono cadere durante la settimana oppure nel week end, diversificando come deve essere trattata la giornata nella busta paga dei lavoratori, trattandosi a seconda dei casi di festività goduta o non goduta, ovvero infrasettimanale lavorato o meno. Inoltre il lavoratore può lavorare o meno durante il festivo e questo cambia ancora la remunerazione.
Solitamente ad inizio anno tutti i lavoratori consultano il calendario per controllare come cadono i vari giorni di festa nazionale e capire quanto possono assentarsi dal lavoro e se con l’aggiunta di qualche giorno di ferie possono godere di un ponte lavorativo più lungo.
Quando le festività sono infrasettimanali regalano al lavoratore giornate extra di assenza retribuita dal lavoro, godendo così della festività, e proprio perché già assente in un giorno in cui avrebbe dovuto svolgere attività lavorativa al dipendente non viene riconosciuta una maggiorazione a livello di retribuzione.
Leggi anche: Lavoro festivo: vediamo come funziona e se è obbligatorio
Diverso è il caso in cui la festività cada in un giorno di riposo oppure di domenica, come nel 2024, giornata in cui la maggior parte dei lavoratori è già assente perché giorno di riposo.
In questo caso si parla di festività non goduta, proprio perché il lavoratore si trova già assente dal lavoro e di conseguenza, non potendo godere della festività assentandosi, gli verrà corrisposta una giornata aggiuntiva di retribuzione all’interno della busta paga.
Festività 8 dicembre in busta paga di domenica: come funziona
La prima festa che ricorre a dicembre è il giorno 8, ovvero l’Immacolata Concezione, che quest’anno cade di domenica. Come l’8 dicembre 2019 cade di domenica e quindi non si è avuta la possibilità di godere di una giornata di riposo aggiuntiva. Questo è quindi il classico caso di festività non goduta. Lo stesso vale se cade di sabato per i lavoratori con calendario settimanale di 5 giorni su 7, ovvero che non lavorano il sabato.
L’articolo 5, comma 3 della Legge 260/1949 prevede testualmente:
Qualora la festività ricorra nel giorno di domenica, spetterà ai lavoratori stessi, oltre la normale retribuzione globale di fatto giornaliera, compreso ogni elemento accessorio, anche una ulteriore retribuzione corrispondente all’aliquota giornaliera.
Tradotto in parole più semplici ogni lavoratore in questa situazione percepisce una giornata aggiuntiva di retribuzione.
Leggi anche: Festività di dicembre in busta paga: tutto quello che c’è da sapere
8 dicembre Immacolata Concezione in busta paga: cosa si intende per festività non goduta
La Festa 8 dicembre 2024 è domenica, pertanto la generalità dei lavoratori dipendenti sarebbero comunque rimasti a casa e vedranno una voce della retribuzione che è rinvenibile in busta paga come Festività non goduta.
La festività non goduta che ricade di domenica ha un trattamento specifico in busta paga. In questi casi, i lavoratori dipendenti che normalmente non lavorano di domenica hanno diritto a una retribuzione aggiuntiva rispetto al normale stipendio mensile. Il calcolo della festività non goduta si basa su una giornata di retribuzione ordinaria, determinata dividendo lo stipendio mensile per il numero di giorni lavorativi previsti dal contratto. Questo importo viene quindi aggiunto alla busta paga come voce separata, sotto la dicitura “festività non goduta” o simile.
Tuttavia, la disciplina può variare a seconda del contratto collettivo nazionale (CCNL) applicato. Alcuni contratti prevedono una compensazione economica aggiuntiva, mentre altri possono includere il diritto a un riposo compensativo in alternativa alla retribuzione. È quindi fondamentale verificare le disposizioni specifiche del proprio contratto e consultare il datore di lavoro o il consulente del lavoro per avere dettagli precisi sull’importo spettante e sulle modalità di calcolo.
Cosa accade se si lavora durante la festa 8 dicembre
A seconda del tipo di lavoro svolto, del CCNL di categoria e previo accordo tra le parti, il lavoratore potrebbe svolgere lavoro festivo. Pensiamo ad esempio ai lavoratori del commercio e della grande distribuzione, oppure della ristorazione o del turismo invernale. A questo punto cambiano nuovamente le modalità di calcolo.
Al lavoratore, infatti, spetta la paga normale più la maggiorazione per lo straordinario festivo così come previsto dai vari CCNL, qualora non siano previsti riposi compensativi. Oppure se questi sono previsti in un’altra giornata spetta la sola maggiorazione per lavoro festivo.