Dimissioni per pensionamento: in questa guida daremo tutte le informazioni necessarie per presentare le dimissioni in caso di pensionamento, i tempi da rispettare e le procedure da seguire.
Innanzitutto è bene precisare che al raggiungimento dell’età pensionabile il rapporto non cessa automaticamente ma in forza di un atto del datore di lavoro o di dimissioni.
Per presentare le dimissioni in caso di pensionamento il dipendente deve rispettare una particolare procedura, identica a quella prevista per le dimissioni ordinarie in età lavorativa. Questa consiste nel compilare appositi moduli predisposti dal Ministero del Lavoro e inviati telematicamente al datore di lavoro (via pec) e all’Ispettorato Territoriale del Lavoro.
Nel compilare il modulo telematico il dipendente dovrà indicare la data di decorrenza delle dimissioni, da intendersi come il giorno successivo l’ultimo lavorato.
Tra la data in cui il dipendente invia il modulo di dimissioni e l’ultimo giorno di lavoro a causa del pensionamento deve trascorrere un periodo di tempo tale da consentire all’azienda di riorganizzare l’attività produttiva o individuare un sostituto. Il cosiddetto periodo di preavviso, la cui durata è fissata dai contratti collettivi e varia a seconda del livello e dell’anzianità aziendale del dimissionario.
Infine, colui che interrompe il rapporto per pensionamento è tenuto a comunicare la sua decisione con apposita lettera da consegnare al datore di lavoro che dovrà firmarla per ricevuta e accettazione. Nelle righe che seguiranno ne forniremo un fac-simile.
Vediamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere sulle dimissioni per pensionamento.
Dimissioni on line per pensionamento
Il dipendente che intende dimettersi per pensionamento deve attenersi alla stessa procedura prevista per le dimissioni ordinarie. Dal 12 marzo 2016 infatti, è obbligatorio per il lavoratore certificare la propria volontà di risolvere il rapporto compilando un apposito modulo sul portale www.cliclavoro.gov.it:
- In autonomia se in possesso di PIN dispositivo o credenziali SPID;
- Per il tramite di intermediari abilitati come patronati, consulenti del lavoro, sindacati, enti bilaterali, commissioni di certificazione e sedi territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Nel compilare il modulo, il dipendente dovrà:
- Indicare la data di decorrenza delle dimissioni (il giorno successivo l’ultimo lavorato);
- Verificare la correttezza dei dati riguardanti il datore di lavoro (precaricati dagli archivi dei Centri per l’Impiego);
- Selezionare l’opzione “pensionamento” nella tipologia di evento.
Una volta completo, il modulo verrà trasmesso all’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente e all’azienda (via pec).
Le dimissioni comunicate in ogni altra forma che non sia quella sopra citata sono inefficaci.
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Pluralità di rapporti
Il dipendente che abbia in essere più rapporti di lavoro per accedere al pensionamento deve seguire la procedura di dimissioni per ognuno di essi.
Lettera di dimissioni per pensionamento
Oltre all’invio del modulo telematico, il dimissionario dovrà inviare una lettera al datore di lavoro (consigliabile la raccomandata a mano) in cui lo informa della decisione di risolvere il rapporto ed essere collocato in pensione. Di seguito il fac-simile:
Raccomandata a mano
Cognome / Nome del dipendente
Spett.le Azienda
Oggetto: dimissioni per pensionamento
La presente per informarvi che il sottoscritto ____________________ assunto in data ____________________ avendo maturato i requisiti di età anagrafica e anzianità contributiva previsti dalle vigenti norme in materia pensionistica, rassegno le mie irrevocabili dimissioni con decorrenza dal ____________________ al fine di essere collocato in pensione dalla predetta data. Il sottoscritto si impegna altresì a comunicare le dimissioni secondo le modalità previste dalle norme vigenti.
Il lavoratore
(Data e firma)
Il datore di lavoro
(Per ricevuta e accettazione)
Dimissioni per pensionamento: periodo di preavviso
Nei casi di dimissioni per pensionamento il dipendente a tempo indeterminato deve rispettare il periodo di preavviso indicato nel contratto collettivo in base al suo livello e anzianità aziendale. Per preavviso si intende l’arco temporale decorrente dalla data di trasmissione del modulo di dimissioni sino all’ultimo giorno di lavoro. Generalmente nei casi di dimissioni per pensionamento il datore accetta che il dipendente svolga gli ultimi giorni di lavoro, al fine di garantire un passaggio di consegne.
In caso contrario, l’azienda può dispensare il dimissionario dal periodo di preavviso ed erogare l’indennità sostitutiva pari alla retribuzione che gli sarebbe spettata se avesse lavorato fino all’ultimo giorno (compresi i ratei delle mensilità aggiuntive e la copertura ai fini previdenziali dei giorni non lavorati).
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Dimissioni per pensionamento per dipendenti a tempo determinato
In caso di dimissioni per pensionamento, i dipendenti a tempo determinato non sono tenuti a concedere il preavviso all’azienda, dal momento che, fino alla scadenza naturale, il lavoratore può dimettersi soltanto per giusta causa.
Le dimissioni prive di giusta causa costituiscono un’inosservanza del contratto di lavoro. In questi casi il datore può chiedere al lavoratore un risarcimento del danno, che si concretizza in una trattenuta in busta paga. Strada ad ogni modo difficile da percorrere, posto che generalmente il dipendente informa in anticipo il datore (con apposita lettera) della propria uscita dal mondo del lavoro.
Ad ogni modo, la quantificazione del danno subito è a discrezione dell’azienda e può non corrispondere all’ammontare delle retribuzioni cui il dipendente avrebbe avuto diritto se non si fosse dimesso, dal momento che sono suscettibili di venire in considerazione elementi che riguardano l’attività produttiva e gli interessi aziendali.
E’ bene comunque aggiungere che nei rapporti a termine con dipendenti prossimi alla pensione la data di scadenza del contratto è generalmente a ridosso di quella di uscita dal mondo del lavoro.
Si ricorda infine che anche in caso di dimissioni da un contratto a tempo determinato, il lavoratore deve comunque formalizzare la sua volontà di risolvere il rapporto compilando il modulo telematico e inviandolo al datore e all’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente in base alla sede di lavoro.
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Unilav dimissioni per pensionamento
Ricevute le dimissioni del dipendente, l’azienda dovrà trasmettere al Centro per l’Impiego con comunicazione Unilav l’interruzione del rapporto di lavoro. Nel modello Unilav si deve indicare come data fine rapporto il giorno antecedente quello di decorrenza delle dimissioni riportato sul modello telematico.
L’Unilav dev’essere inviato entro i 5 giorni successivi all’ultimo lavorato.
In caso di eventuali slittamenti, ciò che fa fede è la data indicata nel modello Unilav; questo senza che il dipendente debba rettificare o annullare la comunicazione di dimissioni già inviata.
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Continuazione del rapporto dopo le dimissioni per pensionamento
Come detto, per accedere al pensionamento il richiedente deve dimettersi da ogni rapporto di lavoro (esclusi quelli di lavoro autonomo o parasubordinati). Se le parti intendono proseguire nella loro collaborazione, prima di riassumere il pensionato sarà necessario attendere la liquidazione della prima mensilità di pensione.
Peraltro, la pensione di vecchiaia (dal 1° gennaio 2001) e la pensione di anzianità (dal 1° gennaio 2009) sono totalmente cumulabili con i redditi da lavoro dipendente o autonomo.
Il modulo telematico di dimissioni e la comunicazione Unilav di cessazione del rapporto non hanno valore di richiesta del trattamento pensionistico; la domanda di pensione infatti dev’essere inoltrata direttamente all’INPS.