I lavoratori che sono prossimi alla pensione o che comunque intendono verificare che il proprio datore di lavoro abbia effettivamente versato i contributi previdenziali presso le casse dell’INPS, possono avvalersi della piattaforma telematica offerta dall’Istituto previdenziale, ossia l’”estratto conto contributivo”. Verificare che i propri contributi corrispondano realmente ai periodi di lavoro prestati è di fondamentale importanza per due motivi:
- innanzitutto, dall’importo contributivo maturato ne deriva anche l’ammontare dell’assegno pensionistico che il lavoratore andrà a percepire;
- inoltre, stabilisce quando la tempistici d’accesso ai trattamenti previdenziali
È dunque chiaro che almeno una volta nella propria carriera lavorativa si ci trovi difronte alla situazione di dover controllare l’estratto conto contributivo INPS. Vediamo quindi nel dettaglio come controllare i contributi INPS e quali sono i principali aspetti da tenere conto.
Estratto conto contributivo: cos’è
Prima di illustrare nel dettaglio quali passaggi bisogna seguire per effettuare la verifica che attesti la regolarità di accreditamento dei tuoi contributi, vediamo sinteticamente cos’è e come funziona l’estratto conto contributivo.
Si tratta semplicemente di un documento in cui sono indicati tutti i dati utili per calcolare i contributi accreditati nel corso della tua carriera lavorativa.
All’interno di questo documento è possibile trovare una serie di informazioni sintetizzabili nel seguente modo:
- i dati anagrafici del lavoratore;
- e poi in ogni riga:
- il periodo di riferimento (dal…al…);
- il tipo di contribuzione (lavoro dipendente, malattia, maternità…);
- le settimane di contributi utili alla pensione;
- la retribuzione o il reddito;
- l’azienda o il datore di lavoro.
Da queste breve informazioni ciascun lavoratore ha l’opportunità di poter capire con esattezza
- quanti contributi ti sono stati versati;
- che tipo di contributi;
- il numero delle settimane contributive;
- l’importo dei contributi;
- e soprattutto quale azienda te l’ha versati.
Estratto conto contributivo: accesso sul sito INPS
Ciò detto, la prima cosa da fare per poter controllare i propri contributi è ovviamente accedere sul sito dell’INPS e identificarsi. Tale passaggio può essere ottemperato in tre modi differenti:
- inserendo il codice pin per l’accesso ai servizi online dell’INPS;
- inserire le credenziali di identità unica digitale Spid;
- ovvero, essere in possesso della carta nazionale dei servizi (Cns).
Controllare contributi INPS: come fare
Qualunque metodo di accesso tu abbia scelto per loggarti sul sito dell’INPS, per cercare sulla piattaforma telematica l’estratto conto contributivo bisogna:
- cercare tra le prestazioni e i servizi il “Fascicolo previdenziale del cittadino”;
- dal menu sulla sinistra cliccare su “Posizione assicurativa”;
- si aprirà una tendina e poi cliccare su “Estratto conto”.
A questo punto, è possibile visualizzare la propria situazione previdenziale e verificare se il datore di lavoro ha versato i corrispondenti contributi obbligatori.
Controllo contributi negativo: cosa fare
Se dal controllo così effettuato ti risultano delle notevoli incongruenze, ossia dei periodi di lavoro scoperti da contribuzione quando invece hai effettivamente lavorato, è possibile segnalare quanto rilevato direttamente all’INPS.
È semplicissimo. Basta cliccare sull’apposita funzione “segnalazione contributiva”, sempre accessibile dal menu sulla sinistra della pagina, sotto “Posizione assicurativa”. In questo modo, il servizio ti permette di segnalare:
- il periodo mancante;
- il tipo di contribuzione mancante;
- la sede INPS di competenza.
Ma non solo. La funzionalità ti dà la possibilità di allegare le documentazioni relative ai periodi mancanti (buste paga, ricevute di versamento, etc.).
Calcolo pensione dall’estratto conto contributivo
Come accennato in precedenza, dalla verifica dell’estratto conto contributivo è possibile stimare quando andare in pensione e con quale importo. Si tratta di un’operazione certamente non semplice, tenendo anche in considerazione del fatto che il servizio INPS non sempre tiene aggiornati in tempo reale i dati e questo potrebbe causare una differenza degli importi contributivi realmente versati rispetto a quelli risultanti sull’estratto contributivo.
Ciò detto, l’analisi del calcolo dipende senz’altro dal sistema di calcolo utilizzato: retributivo, contributivo o misto. Per semplificare tale passaggio l’INPS ha messo a disposizione dell’utenza un servizio che permette di calcolare la futura pensione, denominato “La mia pensione futura”. Il servizio è presente all’interno del fascicolo previdenziale del cittadino.
Con tale funzione è possibile ricavare un prospetto di calcolo della pensione basato sui dati presenti nell’estratto conto. Chiaramente il servizio presenta alcuni limiti che obbliga l’interessato a rivolgersi a un professionista per analizzare analiticamente la propria posizione previdenziale. Infatti:
- non è possibile totalizzare i contributi accreditati in più casse;
- sono esclusi i lavoratori che possiedono contributi in gestioni previdenziali diverse dall’INPS;
- e non vengono considerati i periodi riscattati (laurea, servizio di leva, ecc.).