Lo stipendio riveste un’importanza capitale nella vita delle persone da cui dipendono innumerevoli scelte di vita personale, familiare e sociale: come si dice si lavora per vivere e non si vive per lavorare! Eccezion fatta per coloro che possono vivere grazie a rendite di capitali o affitti di immobili, la principale fonte di guadagno mensile per la stragrande maggioranza delle persone è la retribuzione riconosciuta dal datore di lavoro a fronte della prestazione lavorativa manuale e / o intellettuale garantita dal dipendente.
Ecco perchè chiedere un aumento dello stipendio in busta paga può essere un passo delicato, ma necessario nella propria carriera professionale. Questa guida aiuterà a prepararsi al meglio, offrendo consigli pratici e una procedura da seguire per aumentare le possibilità di successo.
Chi ha diritto ad un aumento dello stipendio in busta paga
Una volta entrati nel mondo del lavoro o dopo aver iniziato una nuova esperienza lavorativa è normale che maturi l’esigenza e il bisogno di ricevere uno stipendio superiore, nell’ottica ad esempio di dover far fronte a nuove spese come nel caso dell’arrivo di un figlio.
In queste situazioni ci si può quindi rivolgere al datore di lavoro per ottenere un aumento in busta paga. Tuttavia, è lecito chiedersi come procedere in questi casi, quali margini di manovra e quante alternative ha il dipendente?
La questione dev’essere analizzata in dettaglio distinguendo tra:
- Aumento in busta paga conseguente all’attribuzione di indennità, superminimi ed altre voci retributive, aggiuntive al trattamento minimo previsto dal Ccnl applicato;
- Aumento in busta paga conseguente ad un passaggio di livello, a seguito dello svolgimento di mansioni superiori;
- Aumento in busta paga per passaggio all’orario full-time.
Diritto ad un aumento dello stipendio? Come fare un’autovalutazione
Quello che ci sentiamo di consigliare per sapere se si ha diritto ad un amento della retribuzione è di fare una autovalutazione della propria situazione lavorativa sulla base di questi dati:
- Prestazioni lavorative: Analizza i tuoi successi e i tuoi contributi all’azienda. Hai raggiunto o superato gli obiettivi prefissati? Hai assunto nuove responsabilità?
- Competenze acquisite: Hai migliorato le tue competenze attraverso corsi di formazione, certificazioni o esperienze lavorative?
- Anzianità: Da quanto tempo lavori nella tua posizione attuale? Di solito, gli aumenti vengono considerati dopo un certo periodo di permanenza.
Aumento in busta paga grazie a indennità e superminimi: cosa sono e come richiederli
Il dipendente può ottenere un aumento in busta paga a seguito del riconoscimento di una o più voci retributive aggiuntive a quelle minime previste dalla contrattazione collettiva nazionale o territoriale.
Cos’è il superminimo e come richiederlo
Tra le voci aggiuntive ai minimi retributivi figurano i superminimi, da intendersi come un compenso pattuito:
- Nel contratto individuale (i cosiddetti “superminimi individuali”) riconosciuti per particolari meriti o dell’esperienza del lavoratore;
- Nella contrattazione collettiva aziendale (i cosiddetti “superminimi collettivi”) riconosciuti a determinate categorie contrattuali.
Il dipendente che vuol chiedere un aumento in busta paga grazie al riconoscimento di un superminimo individuale è tenuto a prendere contatto con il datore di lavoro e far valere la propria posizione in termini di esperienza lavorativa, capacità / qualità personali e professionali, risultati concreti conseguiti nel corso della permanenza in azienda.
Dal momento che il datore di lavoro è libero di riconoscere o meno voci retributive aggiuntive ai minimi contrattuali, a titolo di superminimi, di fronte al diniego di quest’ultimo al dipendente non restano altre soluzioni se non quella, peraltro estrema, di minacciare le dimissioni e cercare un’altra occupazione.
Soluzione, quest’ultima, da adottare con estrema cautela, per le ripercussioni che tali minacce hanno sul clima aziendale.
Un’eccezione a quanto appena descritto riguarda i superminimi collettivi. Se il dipendente ritiene di averne diritto, in base ai requisiti previsti dall’accordo aziendale, può far valere la sua posizione nei confronti del datore di lavoro. A fronte dell’eventuale diniego aziendale, l’interessato potrà:
- Rivolgersi a un sindacalista e / o avvocato che prenderà contatto con il datore di lavoro al fine di ottenere il riconoscimento del superminimo collettivo;
- Se i colloqui del sindacalista / avvocato non portano ad alcun aumento in busta paga, al dipendente non resta che minacciare di rassegnare le dimissioni o ricorrere in giudizio.
Altre voci aggiuntive ai minimi retributivi
La procedura appena descritta (eccezion fatta per la particolarità relativa ai superminimi collettivi) opera anche per i lavoratori che intendono conseguire un aumento in busta paga grazie al riconoscimento:
- Di altre voci aggiuntive ai minimi retributivi, come indennità ad personam;
- Di un livello di inquadramento superiore.
Svolgimento di mansioni superiori: quando si ha diritto ad un amento della retribuzione?
Il dipendente può chiedere un aumento in busta paga se lo stesso svolge concretamente mansioni superiori rispetto a quelle attribuite nel contratto di assunzione o nelle intese successivamente intercorse.
Per mansioni superiori si intendono quelle caratterizzate da un più elevato contenuto professionale e, di conseguenza, inserite in un livello di inquadramento retributivo superiore.
Il datore di lavoro, è utile ricordarlo, può assegnare il dipendente a mansioni superiori temporaneamente:
- In caso di sostituzione di altro lavoratore assente, sino al rientro di quest’ultimo;
- In alternativa, per altre ragioni diverse da quelle sopra descritte.
In entrambe le ipotesi il dipendente ha il diritto di pretendere e chiedere al datore di lavoro il trattamento economico corrispondente alla mansione superiore, con conseguente aumento in busta paga.
Eccezion per le ipotesi di sostituzione di altro lavoratore assente, in tutte le altre casistiche l’assegnazione a mansioni superiori è ammessa per il periodo di tempo fissato dai contratti collettivi o, in mancanza di disposizione contrattuale, per un periodo non superiore a sei mesi continuativi.
Trascorsi i sei mesi citati o il diverso periodo fissato dal Ccnl il dipendente che ha concretamente ricoperto mansioni superiori ha diritto al riconoscimento definitivo del trattamento economico corrispondente e, di conseguenza, può pretendere dal datore di lavoro un aumento in busta paga.
Per esercitare i diritti descritti, legati allo svolgimento di mansioni superiori, è necessario trasmettere apposita comunicazione scritta al datore di lavoro.
Se la situazione non cambia il dipendente può agire in giudizio per ottenere l’aumento in busta paga e il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale.
Passaggio dall’orario part-time a full-time
Il dipendente part-time può ottenere un aumento in busta paga attraverso la trasformazione del contratto a tempo pieno.
La normativa riconosce a tal proposito, a beneficio del lavoratore che in passato ha trasformato il suo rapporto da tempo pieno a part-time, il diritto di precedenza per trasformare di nuovo il contratto da part-time a tempo pieno.
Il diritto in parola opera con riguardo a nuove assunzioni che il datore di lavoro intende effettuare con riguardo alle stesse mansioni ovvero mansioni di pari livello e categoria legale.
Di conseguenza, il dipendente interessato può comunicare per iscritto al datore di lavoro la sua intenzione di far valere il diritto di precedenza in parola. Ricevuta la comunicazione, l’azienda è tenuta a dare priorità alla trasformazione a tempo pieno del dipendente piuttosto che ricorrere a nuove assunzioni per le stesse mansioni o mansioni di pari livello e categoria legale del dipendente titolare del diritto.
Il datore di lavoro che non rispetta il diritto di precedenza può essere chiamato in giudizio dal lavoratore (se i colloqui informali non hanno dato alcun risultato) per ottenere la trasformazione a tempo pieno e il risarcimento del danno patrimoniale.
Preparazione della richiesta di aumento
Detto questo ricordiamo che, tranne se si lavora in una micro impresa, dove le richieste sono fatte per lo più a voce, nelle medie e grandi aziende tutto va fatto per iscritto. Quindi è fondamentale in questo caso preparare tutta la documentazione necessaria.
In tutti i casi infine contano molto le tempistiche della richiesta di aumento come vedremo.
Documentazione
Raccolta di evidenze: Raccogli prove concrete dei tuoi successi e del valore che apporti all’azienda, come report di performance, feedback positivi, progetti completati e qualsiasi altro documento rilevante.
Proposta di aumento: Decidi l’importo o la percentuale di aumento che desideri chiedere, basandoti sulle tue ricerche di mercato e sui tuoi successi.
Tempistiche
Cerca di scegliere un momento appropriato per fare la tua richiesta, come alla fine di un progetto di successo, durante la revisione annuale delle performance o in un periodo in cui l’azienda sta andando bene.
A questo punto raccogli le tue forze, richiedi un appuntamento con il tuo titolare o capo del personale, preparati un bel discorso e presenta la richiesta di aumento.
Come chiedere un aumento dello stipendio?
Detto questo per chiedere un aumento dello stipendio segui questi passaggi:
- Valuta il tuo stipendio: Confronta la tua retribuzione con quella di altri nel tuo settore usando risorse umane, colleghi, siti di confronto e offerte di lavoro online come EURES.
- Prepara la tua richiesta: Documenta i tuoi successi e i risultati raggiunti con dati concreti e esempi specifici di lavoro straordinario e responsabilità aggiuntive.
- Scegli il momento giusto: Evita periodi di stress aziendale e approfitta di momenti di successo aziendale o attendi il raggiungimento di un traguardo significativo.
- Richiedi un incontro di persona: Preferisci un colloquio diretto o una videochiamata anziché un’email per discutere dell’aumento.
- Non sminuirti: Chiedi l’aumento che pensi di meritare senza compromessi. Se credi di meritare un aumento del 10%, chiedilo.
- Mostra fiducia e positività: Utilizza un linguaggio del corpo sicuro, mantenendo la postura corretta e il contatto visivo, e dimostra gratitudine per il tuo lavoro.
- Sii pronto ad assumere nuove responsabilità: Se l’aumento non viene concesso, chiedi cosa puoi fare per ottenerlo in futuro, dimostrando la tua disponibilità a prendere ulteriori incarichi.
Conclusioni
Seguendo questi consigli e preparando la tua richiesta con cura, aumenterai significativamente le tue possibilità di ottenere un aumento in busta paga.
Ricorda, il valore che apporti alla tua azienda merita di essere riconosciuto e premiato. Buona fortuna!