Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2021 il Decreto Legislativo numero 230 del 21 dicembre 2021 per l’istituzione dell’assegno unico e universale per i figli a carico.
Si tratta dell’atteso provvedimento che regola e disciplina nel dettaglio il funzionamento dell’assegno per i figli, che scatta dal 1° gennaio 2022.
DECRETO LEGISLATIVO 21 dicembre 2021, n. 230 – Istituzione dell’assegno unico e universale per i figli a carico, in attuazione della delega conferita al Governo ai sensi della legge 1° aprile 2021, n. 46.
DECRETO LEGISLATIVO 21 dicembre 2021, n. 230 (69,7 KiB, 317 hits)
Vediamo allora alcuni interessanti dettagli di questo sussidio, per capire come funziona in concreto il meccanismo.
Assegno unico e universale per i figli a carico 2022: che cos’è e perché si chiama così
Si tratta di un sostegno economico per le famiglie con figli a carico che è versato, previa domanda, a cominciare dal settimo mese di gravidanza e fino al 21º anno di età del figlio, se ancora a carico. La somma effettiva erogata mensilmente cambia in rapporto all’ISEE della famiglia e all’età dei figli a carico. L’importo dell’assegno unico non rileva ai fini del reddito.
In particolare, l’assegno unico vale per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, se ricorre per esso una delle seguenti condizioni:
- svolgimento del servizio civile universale;
- frequentazione di un corso di formazione scolastica o professionale;
- svolgimento di un tirocinio o un’attività lavorativa, con un reddito totale al di sotto di 8.000 euro all’anno;
- registrazione come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego.
L’assegno unico spetta altresì per ciascun figlio con disabilità a carico, per cui non vi sono limiti di età.
Ci si potrebbe domandare perché si chiama assegno unico e universale, ecco di seguito la risposta:
- è detto “assegno unico” in quanto il provvedimento che lo ha introdotto ha la finalità di unificare, razionalizzare e sostituire una serie di misure a sostegno delle famiglie (assegni familiari, bonus, detrazioni ecc.);
- è detto “assegno universale” poiché è attribuito a tutte le famiglie con figli a carico residenti e domiciliate nel nostro paese.
L’assegno è inoltre cumulabile con altre prestazioni sociali ma, ad esempio, in ipotesi di versamento del reddito di cittadinanza, il calcolo sarà compiuto, eliminando la quota di RdC oggi correlata al numero di figli.
Quali sono i requisiti
Chi intende domandare ed ottenere l’assegno unico figli, ha bisogno di avere i seguenti requisiti di cittadinanza, residenza o soggiorno:
- residenza e domicilio in Italia;
- cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea (o familiare di chi ha la cittadinanza); o titolarità del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; oppure cittadinanza di uno Stato non facente parte dell’UE in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo; o titolarità del permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo al di sopra dei sei mesi; o, ancora, titolarità di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare nel nostro paese per un lasso di tempo maggiore di sei mesi;
- obbligo di pagamento dell’imposta sul reddito nel nostro paese.
L’assegno unico potrà essere richiesto da un genitore oppure da entrambi (in questa seconda ipotesi l’importo sarà suddiviso a metà).
La domanda va presentata all’Inps in modo telematico, o con patronati, dal mese di gennaio 2022. Le modalità saranno rese note dallo stesso Istituto di previdenza entro 20 giorni dalla pubblicazione in GU della relativa legge, che dovrebbe comunque essere varata prima della fine del 2021. Tuttavia, al momento non c’è ancora una data di riferimento per quanto attiene all’apertura delle domande. Ciò in quanto non si sanno ancora di preciso i tempi complessivi dell’iter parlamentare.
Già si sa però che le domande andranno rinnovate ogni anno, sulla base dell’ISEE aggiornato.
Quanto spetta: importi e maggiorazioni
Rimarchiamo che l’assegno unico figli è universale, e perciò sarà assegnato a tutte le famiglie con almeno un figlio con:
- una quota base minima per tutte le famiglie con ISEE sopra i 40mila euro, fissata a 50 euro per un figlio;
- una quota variabile modulata in maniera progressiva, sulla scorta dell’ISEE familiare. La soglia per ottenere il trattamento massimo è a 15mila euro.
In dettaglio, l’importo dell’assegno va dai 50 ai 175 euro al mese che divengono 25 e 85 per i figli tra i 18 e i 21 anni. Come accennato, per determinarlo avrà un peso decisivo il reddito del nucleo famigliare calcolato con l’Isee.
Sono inoltre previste maggiorazioni dell’importo dell’assegno unico per le famiglie particolarmente numerose; per le mamme di età inferiore a 21 anni e per le famiglie in cui ambo i genitori lavorano. Sono previste maggiorazioni altresì in caso di presenza di figli disabili.
Leggi anche: Assegno unico, importi e tabelle ISEE 2022: ecco quanto spetta
Erogazione dal primo marzo, domanda dal 1° gennaio 2022
Per quanto attiene alla data della prima erogazione, occorrerà attendere il mese di marzo 2022, ma le domande potranno essere inviate a partire dal primo gennaio del prossimo anno. Ne consegue che soltanto da marzo 2022 detrazioni e assegni familiari saranno di fatto abrogati.
Vero è che l’entrata in vigore del nuovo assegno unico figli a carico era prevista per gennaio 2022, ma la necessità per la quasi totalità delle famiglie di presentare un ISEE aggiornato ha imposto lo spostamento in avanti di alcuni mesi. Ciò nell’evidente finalità di permettere ai genitori aventi diritto di presentare le domande con un tempo adeguato a disposizione, e all’INPS di cominciare ad analizzarle.
Tuttavia è possibile ottenere l’assegno unico senza ISEE.