Il decreto-legge numero 4 del 28 gennaio 2019 (Dl 4/2019) recante misure urgenti su Reddito di Cittadinanza e Pensioni quota 100, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (entrata in vigore il 29/01/2019). Il cosiddetto decretone era stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 17 gennaio 2019 e si attendeva solo la firma del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in GU per l’entrata in vigore del provvedimento. Ora il testo dovrà essere convertito in Legge entro 60 giorni da Camera e Senato e durante l’iter parlamentare potrà subire delle modifiche.
Il testo del decreto-legge contiene oltre a reddito e pensione di cittadinanza e quota 100 anche altre importanti misure sulle pensioni fra cui Opzione Donna, APE Sociale 2019, abrogazione aumento età pensionabile legata alla speranza di vita per i lavoratori precoci, pace contributiva e altri provvedimenti legati all’INPS.
La prima parte del Decreto Legge è dedicata interamente a Reddito (e pensione) di cittadinanza, cui abbiamo dedicato una guida che trovate qui: Reddito di cittadinanza, decreto legge. La seconda parte invece contiene il pacchetto pensioni cui è dedicato anche questo approfondimento. Trovate il testo del decreto-legge 4/2019 in fondo a questa pagina, ma prima vediamo nel dettaglio cos’è e come funziona la quota 100 e poi passiamo a vedere gli altri provvedimenti in materia pensionistica.
Pensione quota 100: cos’è e come funziona
- Nel triennio 2019-2021 gli iscritti alle gestioni INPS dipendenti, autonomi e gestione separata, possono accedere alla pensione quota 100; ovvero conseguire il diritto alla pensione anticipata se hanno almeno 62 anni e 38 anni di contributi versati.
- Per conseguire la misura è possibile altresì accedere al cumulo dei contributi, da parte di chi è iscritto a 2 o più gestioni INPS. Ai fini della decorrenza della pensione si applicano le regole previste per la gestione pensionistica di ultima iscrizione.
- La pensione quota 100 non è cumulabile con redditi da lavoro dipendente o autonomo; tale divieto vige dal giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia. E’ possibile comunque cumulare redditi da lavoro autonomo occasionale fino a 5000 euro lordi annui.
- I contribuenti su elencati, che hanno maturato il diritto alla quota 100 entro il 31 dicembre 2018 possono accedere a questo trattamento pensionistico dal 1° aprile 2019.
- I dipendenti pubblici seguono regole di accesso leggermente diverse:
- chi matura il diritto entro 31/03/2019 può andare in pensione dal 1° luglio 2019;
- i dipendenti pubblici che maturano i requisiti dopo il 1° aprile 2019 conseguono il diritto al trattamento pensionistico dopo 6 mesi dalla maturazione dei requisiti stessi;
- la domanda di collocamento a riposo deve essere presentata all’amministrazione di appartenenza con un preavviso di 6 mesi;
- limitatamente alla quota 100 non si applica il collocamento a riposo d’ufficio.
Differimento TFR/TFS dipendenti pubblici
Ai dipendenti pubblici che vanno in pensione con la quota 100 o altro anticipo pensionistico il pagamento del TFR / TFS viene differito al momento in cui gli stessi avrebbero maturato i normali requisiti di pensionamento.
Altre misure pensionistiche contenute nel decreto-legge
Come anticipato in premessa il decreto legge contiene oltre al reddito (e pensione) di cittadinanza e pensione quota 100, anche altre misure pensionistiche.
Opzione donna
Per il 2019 torna la famosa opzione donna, la misura dedicata alle lavoratrici permette di accedere alla pensione in anticipo rispetto alle norme vigenti:
- lavoratrici dipendenti nate entro il 31/12/1959 possono andare in pensione con almeno 35 anni di contributi;
- lavoratrici autonome nate entro il 31/12/1958 possono andare in pensione con almeno 35 anni di contributi.
Leggi anche: opzione donna 2019
Lavoratori precoci
Abrogazione degli incrementi dell’età pensionabile per effetto dell’aumento della speranza di vita per i lavoratori precoci.
Ape sociale
Si tratta di una norma speculare alla Legge 232 del 2016; in sostanza l’APE social viene riproposta anche dal 1 gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2019.
Gli iscritti alle gestioni contributive INPS (dipendenti, autonomi, gestione separata ecc.) con almeno 63 anni possono accedere all’anticipo pensionistico con garanzia a carico dell’INPS.
Leggi anche: APE social 2019
Pace contributiva
Per il triennio 2019-201 gli iscritti alle gestioni INPS privi di anzianità contributiva al 31/12/1995 e non già titolari di pensione possono riscattare in tutto o in parte fino a 5 anni di periodi di scoperture contributive; ovvero per i periodi in cui non sono stati versati contributi e non vi era obbligo contributivo. L’importo del riscatto può essere effettuato in 60 rate senza interessi. E’ inoltre previsto il riscatto della laurea agevolato.
Leggi anche: Pace contributiva: cos’è e quanto costa il riscatto dei contributi
Pensioni quota 100, testo DECRETO-LEGGE numero 4 del 28 gennaio 2019
Ecco il testo definitivo del DECRETO-LEGGE 28 gennaio 2019, n. 4 su Quota 100 pensione, pace contributiva, .
DECRETO-LEGGE 28 gennaio 2019, n. 4 (227,5 KiB, 8.214 hits)