Disoccupazione Naspi requisiti 2021: le novità sui requisiti NASpI 2021, tra le tante novità introdotte dal recente primo decreto Sostegni, che incidono su una pluralità di settori, tra cui lavoro e fisco, troviamo anche una molto importante sull’indennità di disoccupazione NASpI. L’attesa proroga della Naspi è stata invece sostituita con l’estensione del Reddito di Emergenza anche a chi ha terminato il sussidio di disoccupazione.
La platea dei destinatari dell’assegno di disoccupazione risulta quindi ampliata, in quanto tra il 23 marzo e il 31 dicembre 2021, detto sussidio di disoccupazione è assegnato anche a chi non ha almeno 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi anteriori. Quest’ultimo finora era stato un requisito imprescindibile per ottenere questo aiuto per disoccupati.
Con la Circolare numero 65 l’INPS ha recepito le novità e illustrato i nuovi requisiti NASpI 2021 di accesso alla disoccupazione validi per l’anno in corso. Si tratta di requisiti straordinari rispetto alle regole normali di accesso dovuti alla crisi economica derivante dalla pandemia.
Cerchiamo dunque di capire più nel dettaglio quali sono le novità disposte dal dl Sostegni 1; ma prima ricordiamo in breve cos’è e come funziona la nuova assicurazione sociale per l’impiego.
Naspi INPS: cos’è e come funziona
La Naspi consiste in una prestazione economica prevista per gli eventi di disoccupazione involontaria ossia non dipendente direttamente dal comportamento o condotta del lavoratore.
Di detto contributo possono beneficiare la generalità:
- dei lavoratori subordinati (o dipendenti)
- gli apprendisti
- e i dipendenti a tempo determinato della PA.
L’indennità citata ha la peculiarità di sostituire i precedenti aiuti economici contro la disoccupazione, denominati Aspi e Mini-Aspi e prima ancora disoccupazione ordinaria e disoccupazione con requisiti ridotti. Chiaramente, finalità della Naspi è dare una concreta tutela economica a chi non ha più un reddito da lavoro.
Il sussidio di disoccupazione è stato introdotto dal decreto legislativo 22/2015 dal primo Maggio dello stesso anno, in attuazione del Jobs Act.
Chi non ha diritto alla NASpI
Come indicato dal sito ufficiale dell’Inps, vi sono alcune categorie di soggetti che sono escluse dal beneficio. Vediamo nell’elenco che segue quali sono:
- dipendenti a tempo indeterminato delle PA;
- lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per cui permane confermata la specifica normativa;
- lavoratori che hanno ottenuto i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
- operai agricoli, sia a tempo determinato che indeterminato;
- lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, se non optano per la Naspi.
Ricordiamo altresì che la Naspi è erogata su specifica iniziativa e domanda di disoccupazione a cura dell’interessato. In ogni caso, per tutte le informazioni di dettaglio sulla nuova assicurazione sociale per l’impiego, rimandiamo alla nostra guida completa sull’indennità Naspi 2021 INPS con le novità anche per l’importo.
Requisiti NASpI 2021: semplificazione con il decreto Sostegni
Come anticipato in premessa il sussidio di disoccupazione, in base alle regole del Dl Sostegni spetta ad un maggior numero di soggetti. Infatti la norma dispone che per i trattamenti concessi a partire dalla data di entrata in vigore del decreto, vale a dire il 23 marzo, e fino al 31 dicembre 2021, l’indennità in oggetto sia riconosciuta senza indugio, a tutti coloro che abbiano perso il lavoro senza loro colpa, e che in ragione di ciò, risultino disoccupati e abbiano almeno 13 settimane di contribuzione, nei 4 anni anteriori al periodo di disoccupazione.
Ciò che balza all’occhio, leggendo con un po’ di attenzione il testo del decreto legge, è che non è previsto il requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo, indipendentemente dal minimale contributivo. Insomma i requisiti per la disoccupazione Naspi 2021 sono più leggeri in quanto le nuove regole escludono il requisito lavorativo delle trenta giornate di lavoro nei dodici mesi anteriori all’inizio del periodo di disoccupazione. Per completezza, ricordiamo comunque che per il calcolo di questo requisito, si faceva riferimento finora alle giornate di effettiva presenza al lavoro, senza contare la loro durata oraria. E si parlava finora di giornate di calendario, quindi valeva il periodo dal – al (non dovevano essere giornate lavorate).
Insomma, detto requisito lavorativo per la disoccupazione temporaneamente viene meno, seppur ordinariamente previsto per il diritto alla Naspi. In altre parole, non viene richiesto nel dal 23 marzo al 31 dicembre 2021, in ragione dell’emergenza coronavirus e delle conseguenze derivate sul piano economico e lavorativo.
Disoccupazione Naspi requisiti 2021
Ricapitolando, per le prossime domande di nuova Naspi da qui a fine anno, per poter conseguire il diritto alla prestazione in oggetto, occorre semplicemente avere i requisiti relativi:
- allo status di disoccupato involontario;
- alle 13 settimane di contribuzione pagate nel quadriennio anteriore all’inizio del periodo di disoccupazione.
In questo nuovo contesto normativo, dovrebbero così essere ammessi tra gli aventi diritto al sussidio di disoccupazione dei dipendenti e assimilati, una platea di potenziali ulteriori beneficiari corrispondente a circa 130mila persone; rimasti esclusi fino ad adesso in ragione del requisito ordinario delle 30 giornate, di cui al decreto legislativo n. 22 del 2015.
Concludendo, rimarchiamo altresì che l’indennità in oggetto è parametrata alle settimane di lavoro svolto. E’ infatti versata per un numero di settimane corrispondente alla metà di quelle degli ultimi 4 anni con relativo pagamento dei contributi. Ne consegue che il massimo che si può incassare è un sussidio pari ad un biennio di durata. E, circa l’importo della prestazione, si può ottenere il 75% dell’ultima retribuzione mensile media percepita.
Proroga Naspi 2021: si passa al Reddito di Emergenza
I più attenti osservatori hanno già notato che nel testo del DL Sostegni, la Naspi è stata dunque – da un lato – resa più accessibile; ma dall’altro non è stata prevista una proroga dell’ammortizzatore sociale, sostituita invece da ulteriori mesi di reddito di emergenza; ossia quella misura di sostegno specificamente rivolta a chi non accede già ad altri aiuti, tra cui il reddito di cittadinanza.
Il decreto Sostegni dispone tre quote di reddito di emergenza per chi ha terminato di usufruire, tra luglio 2020 e febbraio 2021 della Naspi. Attenzione però ad un requisito imprescindibile per ottenere il REM: è obbligatorio avere un ISEE massimo entro i 30mila euro, altrimenti non sarà maturato il diritto alle quote.